La legione Gemella, chiamata semplicemente così senza numerazione, fu una legione di epoca tardo repubblicana, del 49 - 48 a.c. nata per combattere a favore di Pompeo Magno contro Gaio Giulio Cesare.
(De bello gallico - Cesare e T.A. Dodge, Caesar, p. 489.)
Essa venne formata da Gneo Pompeo Magno nel 49 a.c. dalla fusione di due legioni gemelle: la XVII e la XVIII, formate ambedue da Publio Cornelio Lentulo Spintere e allora posizionate in Cilicia.
(Cesare, De Bello civili, III, 4 - T.A.Dodge, Caesar, p.489 - J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.441).
Sia Gaio Giulio Cesare (100 a.c. - 44 a.c.), sia Gneo Pompeo Magno (106 a.c. - 48 a.c.) ebbero nel loro esercito una legione XVII, ma se ne ignora il destino dopo la guerra civile e si suppone che la legione cesariana, forse insieme alla XVIII e alla XIX (formate da Cesare con cittadini romani dell'Italia oppure con i pompeiani arresisi al termine dell'assedio di Corfinio), fosse stata distrutta nel corso della spedizione in Africa al comando di Gaio Scribonio Curione.
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CESARE |
La legio XVIII di Cesare era anch'essa un'unità militare romana di epoca tardo repubblicana, la cui origine è da collegarsi all'inizio della guerra civile, quando venne costituita da Gaio Giulio Cesare, nel marzo del 49 a.c.). Fu distrutta poco dopo, una volta trasferita in Africa proconsolare sotto il comando di Gaio Scribonio Curione.
Quest'ultimo era amico e sostenitore di Gneo Pompeo Magno, Gaio Giulio Cesare, Marco Antonio e Cicerone. Tra Pompeo Magno e Cesare scelse comunque Cesare ma venne esiliato da Roma.
Allo scoppio della guerra civile tra Cesare e Pompeo, Publio Cornelio Lentulo Spintere si schierò per quest'ultimo e per lui combatté nella Battaglia di Farsalo, dove trovò la morte, ucciso durante la fuga dei pompeiani in seguito alla schiacciante sconfitta subita.
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POMPEO |
Arruolata dunque per combattere contro Gaio Giulio Cesare, la Legione Gemella fu dapprima inviata in Sicilia e poi in Macedonia, dove prese parte alla successiva battaglia di Farsalo, all'ala destra dei pompeiani (Cesare, De Bello civili, III, 4; III, 88), al termine della quale fu sciolta, sia perchè la legione era stata decimata, sia perchè fortemente legata a Pompeo Magno e quindi inutilizzabile da Giulio Cesare.
Per la stessa ragione alcuni suoi legionari furono mandati in congedo a Falerii (oggi Civita Castellana) mentre altri, di maggior affidamento per il nuovo comandante, confluirono nelle nuove legioni create da Cesare, che per lui combatterono con fedeltà, la XXXV e la XXXVIII. (J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.441.)