LUCIO ELIO CESARE |
Tuttavia Elio Vero non divenne mai imperatore, in quanto morì poco prima di Adriano. Era il padre di Lucio Vero (15 dicembre, 130 - 169) che diventerà poi co-imperatore di Marco Aurelio (161-169).
Nato con il nome di Lucio Ceionio Commodo, apparteneva ad una famiglia di rango consolare originaria dell'Etruria e suo padre, anche lui di nome Lucio Ceionio Commodo, fu console nel 106 e suo nonno, anche lui con lo stesso nome, fu console nel 78. Sua madre fu Aelia or Fundania Plautia.
Sappiamo che prima del 130 sposò Avidia Plauzia, figlia del senatore Gaio Avidio Nigrino, console suffetto nel 110 durante il principato di Traiano di cui era un parente. Traiano avrebbe voluto come suo successore Gaio Avidio Nigrino, ma Adriano l'aveva fatto ben presto assassinare, designando ne però come suo successore il genero Lucio Ceionio Commodo.
Sappiamo che prima del 130 sposò Avidia Plauzia, figlia del senatore Gaio Avidio Nigrino, console suffetto nel 110 durante il principato di Traiano di cui era un parente. Traiano avrebbe voluto come suo successore Gaio Avidio Nigrino, ma Adriano l'aveva fatto ben presto assassinare, designando ne però come suo successore il genero Lucio Ceionio Commodo.
- Nel 130 venne eletto pretore,
- nel 136 ottenne il titolo di Caesar da Adriano,
- nel 137 venne eletto console insieme al collega Publius Coelius Balbinus Vibullius Rufus);
- nello stesso anno venne eletto proconsole in Pannonia.
Fu quindi inviato in Pannonia, nel 137, in qualità di proconsole, nel castrum di Carnuntum, in quello stesso anno, per combattere le popolazioni suebe di Marcomanni e Quadi che avevano compiuto scorrerie lungo il limes di questo settore strategico.
Lucio Elio tornò a Roma per pronunciarvi, il capodanno del 138, un discorso davanti al Senato riunito. La notte prima del discorso, però, si ammalò e morì di emorragia nel corso della giornata, all'età di 37 anni. Probabilmente ebbe un aneurisma o aveva un tumore o una qualsiasi malattia, di cui forse ignorava l'esistenza.
Il 24 gennaio del 138 Adriano scelse allora Tito Aurelio Antonino, il futuro Antonino Pio, che sarà imperatore dal 138 al 161 come suo nuovo successore e che a sua volta adottò il giovane Lucio Vero e il suo nipote acquisito, Marco Aurelio Antonino Augusto (26 aprile, 121 - 17 marzo, 180).
Da Avidia Lucio ebbe due figli e due figlie:
- Lucio Ceionio Commodo, che diventerà poi il co-imperatore Lucio Vero;
- Gaio Avidio Ceionio Commodo,
- Ceionia Fabia (125 d.c. - II metà II secolo d.c.) che Adriano promise in sposa al giovane Marco Aurelio, ma alla morte di Elio Cesare e quella di Adriano, Antonino Pio, nuovo principe, propose a Marco di annullare il fidanzamento con Ceionia Fabia e di sposare al suo posto la propria figlia, Faustina minore. Marco, erede designato, accettò la proposta. In seguito, Fabia sposò il nobile Plauzio Quintillo, appartenente ad una famiglia di rango consolare.
- Ceionia Plauzia.
- Gaio Avidio Ceionio Commodo,
- Ceionia Fabia (125 d.c. - II metà II secolo d.c.) che Adriano promise in sposa al giovane Marco Aurelio, ma alla morte di Elio Cesare e quella di Adriano, Antonino Pio, nuovo principe, propose a Marco di annullare il fidanzamento con Ceionia Fabia e di sposare al suo posto la propria figlia, Faustina minore. Marco, erede designato, accettò la proposta. In seguito, Fabia sposò il nobile Plauzio Quintillo, appartenente ad una famiglia di rango consolare.
- Ceionia Plauzia.
Il senatore Elio Cesare beneficiava di grandi alleanze politiche, ma forse non godeva di ottima salute. I suoi gusti erano lussuriosi e orgiastici e la sua vita frivola e annoiata. Si diceva che avesse vicino al letto un libro di poesie erotiche di Ovidio ma soprattutto "un libro riguardo Apicio" (presumibilmente Sulla lussuria di Apicio del sofista Apione Plistonice).
IL TETRAFARMACUM
Di lui si diceva che avesse inventato il lussurioso "tetrafarmacum", un costoso e complicato piatto della cucina romana, contenente mammelle di scrofa, fagiano, cinghiale e prosciutto che si supponeva donasse grande energia sessuale.
La sola fonte che ha permesso di conoscere e di tramandare fino ai giorni nostri il "tetrafarmacum"è la Historia Augusta, che lo menziona tre volte traendolo dalla biografia di Adriano, che però non è giunta a noi. Si dice che la ricetta inventata da Lucio Elio Cesare piacesse molto all'imperatore Adriano, ma anche al morigeratissimo Alessandro Severo.
LA SUCCESSIONE
Nel 136 fu dunque adottato, all'età di 35 anni, dal vecchio e malato Adriano e nominato suo successore al trono sebbene tutte le persone a lui vicine glielo avessero sconsigliato, non godendo Lucio Elio di buona considerazione. In seguito all'adozione imperiale Lucio Ceionio cambiò nome in Lucio Elio Cesare.
Di lui si diceva che avesse inventato il lussurioso "tetrafarmacum", un costoso e complicato piatto della cucina romana, contenente mammelle di scrofa, fagiano, cinghiale e prosciutto che si supponeva donasse grande energia sessuale.
La sola fonte che ha permesso di conoscere e di tramandare fino ai giorni nostri il "tetrafarmacum"è la Historia Augusta, che lo menziona tre volte traendolo dalla biografia di Adriano, che però non è giunta a noi. Si dice che la ricetta inventata da Lucio Elio Cesare piacesse molto all'imperatore Adriano, ma anche al morigeratissimo Alessandro Severo.
LA SUCCESSIONE
Nel 136 fu dunque adottato, all'età di 35 anni, dal vecchio e malato Adriano e nominato suo successore al trono sebbene tutte le persone a lui vicine glielo avessero sconsigliato, non godendo Lucio Elio di buona considerazione. In seguito all'adozione imperiale Lucio Ceionio cambiò nome in Lucio Elio Cesare.
Fu quindi inviato in Pannonia, nel 137, in qualità di proconsole, nel castrum di Carnuntum, in quello stesso anno, per combattere le popolazioni suebe di Marcomanni e Quadi che avevano compiuto scorrerie lungo il limes di questo settore strategico.
Lucio Elio tornò a Roma per pronunciarvi, il capodanno del 138, un discorso davanti al Senato riunito. La notte prima del discorso, però, si ammalò e morì di emorragia nel corso della giornata, all'età di 37 anni. Probabilmente ebbe un aneurisma o aveva un tumore o una qualsiasi malattia, di cui forse ignorava l'esistenza.
Il 24 gennaio del 138 Adriano scelse allora Tito Aurelio Antonino, il futuro Antonino Pio, che sarà imperatore dal 138 al 161 come suo nuovo successore e che a sua volta adottò il giovane Lucio Vero e il suo nipote acquisito, Marco Aurelio Antonino Augusto (26 aprile, 121 - 17 marzo, 180).