LA FONDAZIONE
Questa legione venne fondata tra il 165 e il 166 dall'imperatore Marcus Aurelius (121 - 180) che necessitava di un nuovo contingente di legionari per affrontare i Germani Marcomanni (Cassius Dio, Roman Histories, 55.24.4), dato che suo fratello d'adozione e co-imperatore Lucius Verus stava già impegnando le legioni contro la guerra contro i Parti.
Proprio a indicare che le legioni appartenevano a entrambi i fratelli, come emblema venne scelto la lupa che allattava i gemelli. Nonostante Lucio Vero fosse il fratello minore e nonostante fosse un condottiero che lasciasse molto a desiderare, Marco Aurelio era molto protettivo nei suoi confronti, cosa non usuale nelle famiglie imperiali. Ma Marco Aurelio dimostrò sempre grande pazienza e generosità con tutti.
IL RECLUTAMENTO
IL VESSILLO DELLA LEGIONE |
Nel 171 è certa la presenza della II Italica nel Norico. È probabile che la legione facesse parte, insieme a I Adiutrix e III Italica, di un'armata comandata da Publius Helvius Pertinax, il futuro imperatore, con il compito di mettere in sicurezza le province di Raetia e Norico. Contemporaneamente, i soldati del II e III Italica stavano costruendo le mura della città di Salona (Spalato).
TORRE ROMANA DI COMMAGENA |
STELE FUNERARIA RECANTE LE DECORAZIONI DI UN CENTURIONE DELLA II ITALICA |
Il primo quartier generale fu stabilito ad Albing; durante il regno di Commodo (attorno al 190), fu trasferita nella vicina Lauriacum, la moderna Enns.
Coasì nel 180 la II Italica trovò una base permanente a Lauriacum (Lorch) alla confluenza dell'Enns e del Danubio. Lauriaco, conquistata dall'Impero romano sotto Claudio (10 a.c. - 54 d.c.), divenne un importante forte di milizie ausiliare a guardia del confine danubiano, di fronte alle tribù germaniche di Naristi e Marcomanni.
Nel 205, questa base, sicuramente in legno, venne ricostruita in pietra, e sarebbe rimasta in uso fino alla fine della presenza romana a Norico.
SETTIMIO SEVERO
Il I gennaio 193, Pertinax divenne imperatore, ma fu ucciso dopo un brevissimo regno e divenne imperatore un ricco senatore, Didius Julianus. Immediatamente, il governatore della Pannonia Superiore, Lucio Settimio Severo, marciò su Roma, dove fu riconosciuto imperatore. La II Italica era tra le sue truppe sostenitrici, e potrebbe aver avuto un ruolo nell'assicurare il Norico.
LAURICUM |
SETTIMIO SEVERO
Il I gennaio 193, Pertinax divenne imperatore, ma fu ucciso dopo un brevissimo regno e divenne imperatore un ricco senatore, Didius Julianus. Immediatamente, il governatore della Pannonia Superiore, Lucio Settimio Severo, marciò su Roma, dove fu riconosciuto imperatore. La II Italica era tra le sue truppe sostenitrici, e potrebbe aver avuto un ruolo nell'assicurare il Norico.
Infatti la legione fu premiata con il titolo di Fidelis ("fedele"). In seguito, le sottounità della legione furono impiegate durante le campagne di Severo contro i suoi rivali Pescenio Niger e Clodio Albino, e forse durante le sue Guerre Partiche.
GALLIENO
Nel III secolo la II Italica partecipò alle guerre di Massimino in Dacia e ad almeno una campagna contro i Visigoti. Durante il conflitto tra l'imperatore Gallieno e il suo rivale Postumus, la legione sostenne il primo citato, per il quale fu premiata con cognomi come Pia V Fidelis V ("cinque volte fedele e leale"), Pia VI Fidelis VI, e infine Pia VII Fidelis VII.
Nel frattempo, la II legione Italica e la I Noricorum facevano ancora la guardia al Danubio a Lorch. La II Italica Pia Fidelis è ancora attestata all'inizio del V secolo; la legione era ancora a Lorch nel Norico all'epoca dell'imperatore Diocleziano, che creò il I Noricorum appunto per assistere la II Italica.
Una generazione dopo, una sottounità fu trasferita a Divitia (Deutz), un castello sul basso Reno vicino a Colonia. Questa sottounità divenne una legione indipendente, la II Italica Divitensium, e svolse un ruolo molto importante durante la marcia su Roma di Costantino I il Grande e nella famosa battaglia presso il ponte Milvio (312). Nel IV secolo, questa duplice legione di II Italica apparteneva all'esercito mobile da campo.
BIBLIO
- Vegezio - Epitoma Rei militaris -- Giovanni Brizzi - Studi militari romani - Bologna - CLUEB - 1983 -
- B. Lorincz, "Legio II Italica" - Yann Le Bohec, Les légions de Rome sous le Haut-Empire - 2000 -Lyon -
- G. Cascarino - L’esercito Romano - Vol. II E.N. -
- D. B. Campbell - Roman legionary fortresses - 27 BC 378 AD - Oxford - 2006 -
- Edward N. Luttwak - La grande strategia dell’Impero romano -
- D. B. Campbell - Roman legionary fortresses - 27 BC 378 AD - Oxford - 2006 -
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