L'ESTERNO |
Il mausoleo di Ummidia Quadratilla è un sepolcro sito nell'area archeologica di Cassino, provincia di Frosinone nel Lazio, e sorge sulle pendici sud orientali di Montecassino, incorporata nelle mura dell'antica città di Casinum. La sua struttura è in massi squadrati saldati tra loro attraverso graffe interne in piombo.
Plinio il Giovane, nella sua lettera a Gemino, informa che la gens Ummidia viveva prevalentemente nell’Urbe. Vivere a Roma costava parecchio e solo i più ricchi potevano permetterselo, o almeno se vivevano in belle dimore.
Poi, dopo aver tracciato una breve biografia della generosa e altruista matrona, afferma che la nobildonna Ummidia lasciò i due terzi della sua eredità al nipote prediletto, Quadrato, che andò ad abitare nella casa che era appartenuta al giurista Gaio Cassio, morto nel 69 d.c.
La casa a cui si allude doveva essere la grandiosa Villa Cassia presso S. Gregorio da Sassola, non distante da Tivoli, di cui sono ancora visibili imponenti resti; evidentemente parte delle proprietà dei ricchi Ummidi.
BIBLIO
- M. Fora - Ummidia Quadratilla ed il restauro del teatro di Cassino (per una nuova lettura di AE 1946, 174) - Aus: zeitschrift für papyrologie und epigraphik 94 - 1992 -
Il Mausoleo, situato a metà del percorso che va dall’Anfiteatro (anche noto come Colosseo) al Teatro Romano, ha pianta a croce greca e la parte centrale dell’edificio è coperta da una cupola mentre i quattro bracci presentano copertura a botte.
L’ingresso al Mausoleo è ricavato dall’allungamento di uno dei quattro bracci simmetrici (prof. 2,75 m ognuno), esattamente del braccio sud-est. La tomba venne edificata con grandi blocchi squadrati e perfettamente connessi senza malta, tenuti insieme solo da graffe di ferro saldate a piombo.
L’ingresso al Mausoleo è ricavato dall’allungamento di uno dei quattro bracci simmetrici (prof. 2,75 m ognuno), esattamente del braccio sud-est. La tomba venne edificata con grandi blocchi squadrati e perfettamente connessi senza malta, tenuti insieme solo da graffe di ferro saldate a piombo.
DA PAGANO A CRISTIANO
Nel Medioevo attaccato al Mausoleo venne realizzata una chiesa, detta Chiesa del Crocifisso, che in parte invase il monumento. La chiesa venne distrutta nell'ultima guerra e successivamente ne vennero cancellati i suoi resti per riportare finalmente il monumento funerario al suo stato originale.
UMMIDIA QUADRATILLA
La costruzione risale al I-II secolo a.c. Nel 1757 venne ritrovata una lapide che recitava:
Il cronista cassinese Leone Ostiense (sec. XI-XII), riporta un "templum idolorum in Castro Casino", quindi tempio pagano, trasformato, nel sec. VIII, da Scauniperga, moglie di Gisulfo II, duca di Benevento, nella chiesa in onore di san Pietro: potrebbe essere il templum dell'antica iscrizione, chiaramente distinto quindi dal mausoleo, dedicato invece, nel 1693, a San Nicola di Bari e successivamente a Nostro Signore Crocifisso.
E' di parere diverso l’esimio archeologo Filippo Coarelli, che, con varie argomentazioni, identifica il sepolcro come depositario delle spoglie di Marco Terenzio Varrone:
« L’ultimo edificio che possiamo probabilmente collegare con il grande studioso è l’imponente mausoleo, che sorge sulla terrazza sottostante al teatro, e che in genere – ma senza argomenti – è attribuito ad Ummidia Quadratilla, la figlia del primo Cassinate che fu console, nel 40 d.C., Lucius Ummidius Durmius Quadratus, morta in tarda età, nel 107 d.C. (come ricorda Plinio il Giovane) … esso non può che appartenere a un personaggio di grande rilievo, che per i suoi meriti dovette godere di una vera e propria eroinizzazione».
La tesi di Coarelli farebbe anticipare la costruzione al periodo varroniano (Varrone è morto il 27 a.c.), mentre pare accertato, secondo studi più recenti, che il mausoleo debba risalire alla metà del I secolo d.c. Pertanto a tutt'oggi sembra più verosimile la sepoltura di Ummidia Quadratilla, benefattrice della città. Si badi bene, benefattrice e non evergetista, perchè le donne all'epoca non potevano farsi eleggere e nemmeno votare, quindi per pura generosità.
Particolare la volta del mausoleo, alta 8,50 m e perfettamente circolare, con 4 finestre in corrispondenza dei bracci che però oggi sono totalmente occluse. Qualche studioso ha ipotizzato trattarsi di un tempio, ma i moderni tendono a interpretare il monumento come una tomba gentilizia, come analoghi esempi di tombe romane e soprattutto per la struttura a ipogeo, accessibile dall'esterno della città tramite un dromos.
Anche l'ipotesi di una sua ascendenza etrusca è stata scartata, propendendo per un'antesignana anticipazione di mausolei simili, di molto posteriori, come quello di Teodorico e quello di Galla Placidia.
LA BELLA CUPOLA CAPOLAVORO DI INGENERIA |
UMMIDIA QUADRATILLA
La costruzione risale al I-II secolo a.c. Nel 1757 venne ritrovata una lapide che recitava:
UMMIDIA C.F. QUADRATILLA AMPHITEATRUM ET TEMPLUM CASINATIBUS SUA PECUNIA FECIT
(Ummidia Quadratilla, figlia di Caio, fece costruire l'anfiteatro e il tempio per i Cassinesi a sue spese)
Si credette allora di poter identificare il mausoleo con il "tempio" citato nell'iscrizione, anche perchè per la mania di cancellare i templi pagani, i cattolici si erano affrettati a trasformare in chiesa l'edificio.
Infatti intorno all'anno 1000, con le grandi paure millenaristiche della fine del mondo, venne collocata nel mausoleo una chiesa dedicata a san Nicola di Bari, con affreschi in stile benedettino, poi rinominata al Santo Crocefisso, forse ispirati dalla pianta a croce del mausoleo, e arricchita di decorazioni barocche nel Seicento.
DA CRISTIANO A PAGANO
Comunque oggi si è certi trattarsi di un mausoleo, anche se permane la tradizionale attribuzione (sia pure senza prove positive) alla benefattrice cassinate Ummidia Quadratilla, figlia del console Ummidio Durmio Quadrato, legatus Augusti pro praetore in Lusitania sotto Tiberio e membro della gens Ummidia, una famiglia originaria di Casinum, nel Latium, da poco entrata a far parte del patriziato romano.
QUADRATILLA O VARRONE
« L’ultimo edificio che possiamo probabilmente collegare con il grande studioso è l’imponente mausoleo, che sorge sulla terrazza sottostante al teatro, e che in genere – ma senza argomenti – è attribuito ad Ummidia Quadratilla, la figlia del primo Cassinate che fu console, nel 40 d.C., Lucius Ummidius Durmius Quadratus, morta in tarda età, nel 107 d.C. (come ricorda Plinio il Giovane) … esso non può che appartenere a un personaggio di grande rilievo, che per i suoi meriti dovette godere di una vera e propria eroinizzazione».
La tesi di Coarelli farebbe anticipare la costruzione al periodo varroniano (Varrone è morto il 27 a.c.), mentre pare accertato, secondo studi più recenti, che il mausoleo debba risalire alla metà del I secolo d.c. Pertanto a tutt'oggi sembra più verosimile la sepoltura di Ummidia Quadratilla, benefattrice della città. Si badi bene, benefattrice e non evergetista, perchè le donne all'epoca non potevano farsi eleggere e nemmeno votare, quindi per pura generosità.
IL NIPOTE UMMIDIO
ANGOLO ESTERNO |
La casa a cui si allude doveva essere la grandiosa Villa Cassia presso S. Gregorio da Sassola, non distante da Tivoli, di cui sono ancora visibili imponenti resti; evidentemente parte delle proprietà dei ricchi Ummidi.
- Filippo Coarelli - Le mausolée de Varron à Casinum? Une hypothèse d’identification - REL 75 - 1997 -
- Filippo Coarelli - Varrone e Cassino - in «Studi Cassinati» - 2008 -
- Filippo Coarelli - Lazio - Guide Archeologiche Laterza - Roma-Bari - 1982 -
- Giuseppe Rocco Volpi - Vetus Latium Profanum - Roma - 1745 -