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LEGIO XVI GALLICA

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CESARE


La Legio XVI Gallica (proveniente dalla Gallia cisalpina) fu una legione attiva dal 49 a.c. al 70 d.c.
che venne arruolata inizialmente da Gaio Giulio Cesare allo scoppio della Guerra Civile del 49-45 a.c. svolta soprattutto tra Cesare e Pompeo. La legione fu probabilmente creata subito dopo la formazione della legio V, in quanto Cesare numerava le legioni dalla "V" alla "XV".

LO STENDARDO
Però la legio XV insieme alla legio I erano state trasferite in Italia in vista di una campagna contro i Parti (Persiani), che non venne mai realizzata, togliendo a Cesare due legioni che avevano da poco concluso la conquista della Gallia. 

Ma il futuro dittatore con i bottini di guerra aveva ormai tanto denaro da poter arruolare da solo chi voleva senza nulla chiedere al senato romano, per cui procedette alla formazione delle legioni XVI, XVII, XVIII, XIX e XX. 

Le sue prime reclute erano originarie della Gallia cisalpina a cui si aggiunsero pompeiani arresisi dopo l'assedio di Corfinio. La legione, a fine marzo del 49 a.c., marciò con Cesare fino a Brundisium (Brindisi), ma Pompeo riuscì a sottrarsi al combattimento salpando per l'Epiro.



MARCO EMILIO LEPIDO

Con la morte di Cesare, nel 15 marzo del 44 a.c., la sedicesima passò sotto il comando del triumviro Marco Emilio Lepido. Però poi, a seguito dell'aiuto fornito a Sesto Pompeo durante la guerra condotta contro quest'ultimo da Ottaviano, dopo la sua sconfitta (36 a.c.) venne relegato a un volontario esilio al Circeo.



OTTAVIANO

A partire dal 36 a.c. passò, insieme ad altre ventidue o venticinque legioni di Lepido, al giovane Ottaviano. che doveva porre fine all'occupazione della Sicilia da parte di Sesto Pompeo, che minacciava l'approvvigionamento di grano di Roma. Sconfitto Pompeo nello stesso anno, l'unità venne inviata in Africa, dove sono state rinvenute diverse monete con la leggenda GAMBA XVI e un ritratto di un giovanissimo Ottaviano. 

Dopo la battaglia di Azio, nel 31 a.c., la legio XVI venne inviata nell'Africa proconsolare, per poi passare in Gallia a sedare una rivolta in Aquitania sotto Marco Valerio Messalla Corvino nel 28 a.c.. Da questo momento acquisisce il nome di legio XVI Gallica e il suo simbolo diventa il leone.

La XVI Gallica venne poi inviata sul Reno, insieme ad altre tre legioni fondate contemporaneamente: la XVII, la XVIII e la XIX. La base della sedicesima, nella Germania Superior fu probabilmente Magonza, ma secondo altri Raetia.



DRUSO E GERMANICO

In questo periodo partecipò alle guerre che si succedettero per la conquista della Germania Magna a partire da Druso maggiore a Germanico Giulio Cesare (12 a.c. - 16 d.c.). La Germania Magna era la provincia costituita dopo le prime campagne di Druso del 12-9 a.c., sotto Augusto, ad oriente del fiume Reno, Comprendeva Paesi Bassi e Germania.

Nel 6 d.c., Tiberio, genero di Augusto, doveva guidare almeno otto legioni (VIII Augusta dalla Pannonia, XV Apollinare e XX Valeria Vittoria dall'Illirico, XXI Rapace dalla Raetia, XIII Gemina, XIV Gemina e XVI Gallica dalla Germania Superiore e un'unità sconosciuta) contro il re Maroboduus dei Marcomanni in Cechia. 

Intanto la I Germanica, la V Alaudae, la XVII, la XVIII e la XIX avrebbero aggredito il territorio corrispondente alla Repubblica Ceca, attaccandola lungo l'Elba. Sarebbe stata l'operazione più grandiosa mai condotta da un esercito romano, ma una ribellione in Pannonia bloccò il progetto.


BOLLO DELLA XVI GALLICA


TEUTOBURGO

Nell'autunno del 9 d.c., quando XVII, XVIII e XIX furono distrutti nella foresta di Teutoburgo, la sedicesima legione occupò la città di Colonia e prevenne un attacco germanico alla Gallia Belgica. Tuttavia, la base della legione rimase a Mainz, dove si trovava nell'anno della morte di Augusto, il 14, insieme alla XIV.

Nell'inverno del 40/41, Servius Sulpicius Galba (il futuro imperatore) affrontò i Chatti, che vivevano nei pressi di Magonza, e sebbene la XVI Gallica non sia menzionata nella breve descrizione della guerra di Cassio Dio, deve aver preso parte alla lotta.

Nel 43, quando l'imperatore Claudio portò via la XX Valeria Victrix da Neuss per invadere la Gran Bretagna, la XVI venne trasferita a Neuss nella Germania Inferiore. I legionari ricostruirono parte della nuova fortezza, probabilmente con pietre estratte nella valle del Brohl. Intorno al 55 ne era legato Lucio Cornelio Pusione e il centurione Marco Vibrio Marcello

Nel 67 Nerone era inviso ai senatori e a diversi governatori, tra questi c'erano Lucio Clodio Macer d'Africa (che reclutò la I Macriana Liberatrix) e Gaio Giulio Vindice di una delle province della Gallia. Questi sostenevano il governatore della Hispania Tarraconensis, Servius Sulpicius Galba, quando  proclamò di voler detronizzare Nerone.


IL CONGEDO

La sedicesima venne congedata nel 70  dopo la resa durante la rivolta dei Batavi e l'imperatore Vespasiano creò una nuova legione, la legio XVI Flavia Firma, il cui simbolo era un leone. Dopo la Battaglia della foresta di Teutoburgo, fu posizionata a Mogontiacum.


BIBLIO

- Appiano di Alessandria - Historia Romana - libro III -
- Cesare - Commentarii de bello Gallico - libri VII-VIII -
- Cesare - Commentarii de bello civili - libri I-III -
- Plutarco - Vite parallele - Vita di Cesare e Vita di Pompeo -
- Svetonio - De vita Caesarum - libri VIII - Cesare -
- Velleio Patercolo - Historiae romanae ad M. Vinicium - libri duo -
- J.R.Gonzalez - Historia del las legiones romanas - Madrid - 2003 -
- H.Parker - Roman legions - Cambridge - 1928 -


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