EUDOCIA E ROMANO IV INCORONATI DA CRISTO |
Nome: Eudocia Macrembolitissa, in greco: Εὐδοκία Μακρεμβολίτισσα
Nascita: 1021 circa
Morte: 1096
Regno da sola: 22 maggio 1067 - 1 gennaio 1068
Nascita: 1021 circa
Morte: 1096
Regno da sola: 22 maggio 1067 - 1 gennaio 1068
Padre: Giovanni Macrembolites
Primo marito: Costantino X Ducas
Figli:
- Michele VII Ducas
- Andronikos Doukas (1057 circa-dopo il 1081)
- Konstantios Doukas (1060-1082)
- Anna Doukaina, divenne suora
- Theodora Anna Doukaina (1058-1083), sposò Domenico Silvo, doge di Venezia
- Zoe Doukaina, sposò Adrianos Komnenos, fratello dell'imperatore Alessio I Comneno
Secondo marito: Romano IV Diogene
Figli:
- Nikephoros Diogenes (1070-?), coimperatore di Alessio I Commeno
- Leon Diogenes, coimperatore di Alessio I Commeno
Primo marito: Costantino X Ducas
Figli:
- Michele VII Ducas
- Andronikos Doukas (1057 circa-dopo il 1081)
- Konstantios Doukas (1060-1082)
- Anna Doukaina, divenne suora
- Theodora Anna Doukaina (1058-1083), sposò Domenico Silvo, doge di Venezia
- Zoe Doukaina, sposò Adrianos Komnenos, fratello dell'imperatore Alessio I Comneno
Secondo marito: Romano IV Diogene
Figli:
- Nikephoros Diogenes (1070-?), coimperatore di Alessio I Commeno
- Leon Diogenes, coimperatore di Alessio I Commeno
Secondo lo storico Michele Psello, Eudocia era molto nobile nei tratti e nel comportamento, era anche bella, forte e volitiva, appassionata alle arti ed intelligente. Lo storico Niceforo Gregora (1295 circa - 1360 circa), descrisse Eudocia, in base ai documenti e agli studi su di lei, come una "seconda Ipazia"; dotata di una grande passione e di una grande perspicacia per la scienza ma pure di una grande cultura sulle arti e sulla filosofia classica.
Era la seconda moglie dell'imperatore bizantino Costantino X Ducas e, dopo la sua morte, avvenuta nel 1067 ella divenne reggente a pieno titolo con il titolo di Basilissa per i figli Michele VII Ducas e Konstantios (1060-1082) insieme al cognato, il Cesare Giovanni Ducas.
Fu la quarta e ultima sovrana, con Irene d'Atene, Zoe Porfirogenita e Teodora Porfirogenita, che riuscì a regnare, seppur per un breve periodo, da sola sull'Impero. In realtà Michele sarebbe stato giusto in età per governare autonomamente, ma non di meno venne sempre considerato come co-imperatore insieme al fratello minore, mentre l'effettiva amministrazione dell'impero restò nelle mani della madre, che di fatto fu imperatrice regnante.
Poi annunciò la volontà di sposare Romano Diogene, senza chiedere l'approvazione del cognato, del Patriarca di Costantinopoli Giovanni VIII o del figlio Michele, da quella donna determinata che era, sicura che non avrebbero approvato.
Tuttavia riuscì infine a convincere il patriarca sia a restituirle il giuramento scritto che lei aveva fatto in tal proposito, sia a pronunciarsi a favore di queste nozze per il bene dello stato, e alla fine anche il Senato diede la propria approvazione. Il matrimonio ebbe luogo il 1º gennaio 1068 e Romano venne proclamato co-imperatore con il nome di Romano IV Diogene.
Non appena sposata associò il generale Romano IV sul trono, e governò con lui, ma il matrimonio di dispiacque al partito di corte e specialmente a Psello, il quale vedeva diminuita la sua influenza.
Romano era un validissimo generale per cui Eudocia fu in grado di disperdere le minacce che provenivano dall'est. Dal nuovo marito ella ebbe due figli, Niceforo e Leone, e Romano proclamò co-imperatore un altro dei suoi figliastri, Andronico Ducas (1057 dopo il 1081), nonostante i suoi genitori e i suoi fratelli lo avessero in precedenza escluso dal potere. Ma Il nuovo matrimonio di Eudocia non fu felice, Romano amava la guerra e il comando per cui escluse la moglie dalla gestione del potere.
Dopo la devastante sconfitta di Mazincerta inflitta dai turchi all'imperatore, Eudocia Macrembolitissa tentò di conservare il trono per il marito ma l'opposizione aristocratica e la fronda del Senato, capeggiata da Giovanni Ducas e da Michele Psello, costrinse l'imperatrice a ritirarsi in monastero; il trattato di Romano con i turchi fu revocato e l'imperatore fu deposto, dando a Michele VII i pieni poteri.
Nel 1078 Niceforo III Botaniate richiamò Eudocia dal convento in cui era stata segregata e le offrì di diventare sua moglie, ma per l'opposizione di suo cognato Giovanni Ducas, Eudocia non potè lasciare il convento dove morì dopo la nomina a imperatore di Alessio I Comneno nel 1081, nel 1096.
Attribuito a Eudocia è un dizionario di storia e mitologia, chiamato Ἰωνιά ("raccolta" o "letto di viole"), preceduto da uno scritto al marito Romano IV, definito "una raccolta di genealogie di dei, eroi e eroine, le loro metamorfosi e delle favole e delle storie riprese da scritti antichi; contiene anche citazioni di vari filosofi". Recentemente il libro è stato riconosciuto non di Eudocia, ma del contraffattore Costantino Paleocappa scritto intorno al 1540.
Tuttavia riuscì infine a convincere il patriarca sia a restituirle il giuramento scritto che lei aveva fatto in tal proposito, sia a pronunciarsi a favore di queste nozze per il bene dello stato, e alla fine anche il Senato diede la propria approvazione. Il matrimonio ebbe luogo il 1º gennaio 1068 e Romano venne proclamato co-imperatore con il nome di Romano IV Diogene.
Romano era un validissimo generale per cui Eudocia fu in grado di disperdere le minacce che provenivano dall'est. Dal nuovo marito ella ebbe due figli, Niceforo e Leone, e Romano proclamò co-imperatore un altro dei suoi figliastri, Andronico Ducas (1057 dopo il 1081), nonostante i suoi genitori e i suoi fratelli lo avessero in precedenza escluso dal potere. Ma Il nuovo matrimonio di Eudocia non fu felice, Romano amava la guerra e il comando per cui escluse la moglie dalla gestione del potere.
SCONFITTA DI MAZINCERTA
L'imperatore, tuttavia, non accettò di farsi da parte per Michele VII Ducas e radunò un esercito che venne sconfitto a Dokeia dall'esercito dei Ducas. Giovanni Ducas il nel 29 giugno 1072, fece accecare l'ex imperatore lo confinò sull'isola di Prote, nel Mar di Marmara dove morì per la ferita. Ad Eudocia, fu consentito di onorare le sue spoglie con un funerale.
LA MORTE
Nel 1078 Niceforo III Botaniate richiamò Eudocia dal convento in cui era stata segregata e le offrì di diventare sua moglie, ma per l'opposizione di suo cognato Giovanni Ducas, Eudocia non potè lasciare il convento dove morì dopo la nomina a imperatore di Alessio I Comneno nel 1081, nel 1096.
Attribuito a Eudocia è un dizionario di storia e mitologia, chiamato Ἰωνιά ("raccolta" o "letto di viole"), preceduto da uno scritto al marito Romano IV, definito "una raccolta di genealogie di dei, eroi e eroine, le loro metamorfosi e delle favole e delle storie riprese da scritti antichi; contiene anche citazioni di vari filosofi". Recentemente il libro è stato riconosciuto non di Eudocia, ma del contraffattore Costantino Paleocappa scritto intorno al 1540.
BIBLIO
- Cronografia di Psello - ed. di E. Renauld - Parigi - 1926 -- A. Canduci - Triumph & Tragedy: The Rise and Fall of Rome's Immortal Emperors - Pier 9 - 2010 -
- Byzantine Empresses: Woman and Power in Byzantium, AD 527–1204 - Routledge - 1999 -
- Salvatore Impellizzeri - Imperatori di Bisanzio (Cronografia) 2 vol. - Vicenza - 1984 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- Charles Diehl - Figure bizantine - introduzione di Silvia Ronchey - Einaudi - 2007 -
- Gianfranco Cimino - L'esercito Romano d'Oriente - edizioni Chillemi - 2009
- Salvatore Impellizzeri - Imperatori di Bisanzio (Cronografia) 2 vol. - Vicenza - 1984 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- Charles Diehl - Figure bizantine - introduzione di Silvia Ronchey - Einaudi - 2007 -
- Gianfranco Cimino - L'esercito Romano d'Oriente - edizioni Chillemi - 2009