Nome: Tribonianus
Nascita: Panfili, 500
Morte: 542
Professione: Giurista romano
Dobbiamo soprattutto a lui che si sia potuto terminare in tempi relativamente brevi un'opera monumentale come quello che sarebbe stato più tardi denominato "Corpus Iuris Civilis", che ha rappresentato per secoli una fondamentale compilazione del diritto romano.
Quando Giustiniano ordinò nel 528 la compilazione del Codice, chiamò Triboniano, che era "magister officiorum", a far parte della commissione, e quando ordinò nel 530, quella dei Digesta, Triboniano, diventato "magister sacri palatii", vi ebbe una posizione di primo piano e forse ne fu l'ispiratore.
Dal 530 al 532, e dal 534 alla sua morte, Triboniano servì sotto Giustiniano come quaestor sacri palatii, un ministero paragonabile al titolo medievale di cancelliere inglese. Forse a torto, venne accusato di venalità nel suo ufficio e di non essere ortodosso nella sua religione, probabilmente basato sul suo interesse per la filosofia e l'astronomia, considerate di interesse pagano.
Nella rivolta di Nika, sanguinosa sommossa nell'Ippodromo di Costantinopoli nel 532, dove al grido di "Nikā, Nikā", (Vinci! Vinci!), con cui il popolo incitava i campioni nelle corse di carri, la folla tentò di rovesciare l'imperatore Giustiniano I, Triboniano venne sostituito probabilmente per le pressioni dei suoi nemici.
Ben presto fu tuttavia richiamato e il suo ruolo fu decisivo nella redazione del:
- Digesto (compilazione in 50 libri di frammenti di opere di giuristi romani realizzata su incarico dell'imperatore Giustiniano),
- delle Istituzioni (opera didattica in 4 libri voluta dall'imperatore Giustiniano),
- delle "Novelle" (Le Novellae constitutiones) ovvero le costituzioni imperiali emanate da Giustiniano dal 535, anno successivo alla pubblicazione del "Codex Iustinianus repetitae praelectionis", fino alla morte dell'imperatore, nel 565.
Nel frattempo Triboniano aveva ricoperto pure l'importante ufficio di magister officiorum. Lo storico Procopio di Cesarea lo descrive come personaggio corrotto.
"Non si può negare a Triboniano la maggior lode dal lato della scienza, ma la disonorava con una codarda avarizia, la quale il recava a pubblicare o sopprimere le leggi secondo gli interessi de' privati che il presentavano doni ".
- A. Arthur Schiller - Roman Law: Mechanisms of Development - 1978 -
Nel frattempo Triboniano aveva ricoperto pure l'importante ufficio di magister officiorum. Lo storico Procopio di Cesarea lo descrive come personaggio corrotto.
"Non si può negare a Triboniano la maggior lode dal lato della scienza, ma la disonorava con una codarda avarizia, la quale il recava a pubblicare o sopprimere le leggi secondo gli interessi de' privati che il presentavano doni ".
(Mathieu-Richard-Auguste Henrion)
In ogni caso la sua competenza giuridica non potrà mai essere messa in discussione. Morì nel 542 a causa di una epidemia di peste.
LE OPERE
- alcune opere attribuite dal lessico Suida a un suo contemporaneo e omonimo:
- una revisione dei fasti consolari fino al suo tempo (῾Υπατικὸς καταλογάδην εἰς ᾿Ιουστινιανὸν αὐτοκράτορα);
- una cronologia degli imperatori (Βασιλικὸς εἰς ᾿Ιουστινιανόν);
- una storia del calendario (Περὶ μηνῶν απαλλαγῆς).
Treboniano presiedette anche le commissioni incaricate di redigere le Istituzioni (533) e la nuova edizione del Codice (534), e in seguito collaborò attivamente alle nuove costituzioni (Novellae). Sono pertanto da ascrivere a lui:
- le norme direttive osservate nell'opera di compilazione,
- le interpolazioni, destinate ad adeguare i testi classici al nuovo diritto (dette perciò nel sec. 16º emblemata Triboniani),
- la risoluzione delle questioni agitate nell'antica giurisprudenza e rimaste insolute mediante costituzioni, in gran parte raccolte sotto il nome di Quinquaginta decisiones.
BIBLIO
- John Martindale - The Prosopography of the Later Roman Empire IIIb. - Cambridge - 1992 -
- Y. Lassard & A. Kopter - Iustiniani Novellae - in "The Roman Law Library" -
- alcune opere attribuite dal lessico Suida a un suo contemporaneo e omonimo:
- una revisione dei fasti consolari fino al suo tempo (῾Υπατικὸς καταλογάδην εἰς ᾿Ιουστινιανὸν αὐτοκράτορα);
- una cronologia degli imperatori (Βασιλικὸς εἰς ᾿Ιουστινιανόν);
- una storia del calendario (Περὶ μηνῶν απαλλαγῆς).
Treboniano presiedette anche le commissioni incaricate di redigere le Istituzioni (533) e la nuova edizione del Codice (534), e in seguito collaborò attivamente alle nuove costituzioni (Novellae). Sono pertanto da ascrivere a lui:
- le norme direttive osservate nell'opera di compilazione,
- le interpolazioni, destinate ad adeguare i testi classici al nuovo diritto (dette perciò nel sec. 16º emblemata Triboniani),
- la risoluzione delle questioni agitate nell'antica giurisprudenza e rimaste insolute mediante costituzioni, in gran parte raccolte sotto il nome di Quinquaginta decisiones.
- John Martindale - The Prosopography of the Later Roman Empire IIIb. - Cambridge - 1992 -
- Y. Lassard & A. Kopter - Iustiniani Novellae - in "The Roman Law Library" -
- Codex Iustinianus - recogn. Paul Krüger - 1892 -
- Gregor Haloander - Corpus Iuris civilis - Venezia - 1529 -
- Gregor Haloander - Corpus Iuris civilis - Venezia - 1529 -