Morte: Mistra, 15 giugno 1383
Regno: 31 maggio 1347 - 10 dicembre 1354
Padre: Michele Cantacuzeno, il primo despota della Morea
Madre: Angela Cantacuzena, discendente della casata imperiale bizantina dei Paleologi
Moglie: Irene Asanina, figlia di Andronico Asan (figlio di Ivan Asen III di Bulgaria e di Irene Paleologa, figlia di Michele VIII Paleologo),
Figli:
- Matteo Cantacuzeno, co-imperatore dal 1353–1357, ed in seguito despota della Morea;
- Manuele Cantacuzeno, despota della Morea;
- Andronico Cantacuzeno;
- Maria Cantacuzena, sposò Niceforo II Orsini despota d'Epiro;
- Teodora Cantacuzena, sposò Orhan I sultano dell'impero ottomano;
- Elena Cantacuzena, sposò l'imperatore Giovanni V Paleologo.
- Matteo Cantacuzeno, co-imperatore dal 1353–1357, ed in seguito despota della Morea;
- Manuele Cantacuzeno, despota della Morea;
- Andronico Cantacuzeno;
- Maria Cantacuzena, sposò Niceforo II Orsini despota d'Epiro;
- Teodora Cantacuzena, sposò Orhan I sultano dell'impero ottomano;
- Elena Cantacuzena, sposò l'imperatore Giovanni V Paleologo.
Giovanni VI Cantacuzeno, (in greco: Ιωάννης ΣΤ΄ Καντακουζηνός, Iōannēs VI Kantakouzēnos) è stato un imperatore bizantino. Fu basileus dei romei, insieme a Giovanni V Paleologo, dal 31 maggio 1347 fino al 10 dicembre 1354, e dopo la sua abdicazione divenne monaco con il nome di Giosafà Cristodoulo.
Egli discendeva da una famiglia nobile bizantina: il padre era Michele Cantacuzeno, il primo despota della Morea, nominato dall'imperatore Andronico II Paleologo nel 1308 e imparentato con le potenti famiglie dei Paleologi e degli Angeli. La madre era Angela Cantacuzena, discendente della casata imperiale dei Paleologi.
Giovanni VI sposò poi Irene Asanina, cugina di secondo grado di Andronico III Paleologo. In passato aveva comprato una carica nobiliare in Tracia, e possedeva grandi proprietà, oltre che in Tracia, anche in Macedonia e in Tessaglia.
Da giovane determinò il successo di Andronico III Paleologo nella lotta contro Andronico II per la conquista del potere. Elevato per questo ai più alti gradi nell'amministrazione, si dimostrò valoroso generale, specialmente nelle imprese di Lesbo e dell'Etolia, riconquistate all'Impero.
ANDRONICO III L'USURPATORE
Giovanni Cantacuzeno si pose a capo dell'aristocrazia militare appoggiando Andronico III Paleologo, a cui Giovanni era fedelissimo, contro Andronico II Paleologo,. Nella notte del 23 maggio del 1328 Andronico III Paleologo e Giovanni Catacuzeno, con ventiquattro uomini scalarono le mura di Costantinopoli e aprirono le porte all'esercito ribelle.
L'imperatore, saputo che suo nipote era entrato in città, abdicò e si ritirò nel palazzo delle Blacherne. uno dei palazzi imperiali di Costantinopoli. Poi Andronico III nominò Cesare Giovanni Catacuzeno e gli affidò le redini dell'impero bizantino per tutto il regno di Andronico III.
MORTE DI ANDRONICO III
Poiché l'Asia Minore era in mano agli ottomani, Andronico III e Giovanni vi sbarcarono con 4.000 soldati l'esercito bizantino che marciò per tre giorni fino all'accampamento nemico. Il 10 giugno del 1329 iniziò la battaglia di Pelecano. Verso sera i bizantini pur essendo in vantaggio, avevano perso molti uomini, quindi Giovanni consigliò ad Andronico III di ritirarsi ma vennero attaccati dagli ottomani che li accerchiarono.
L'Imperatore, ferito, fu trasportato a Costantinopoli in barella, ma si diffuse la notizia della sua morte. Dopo la sconfitta Giovanni Cantacuzeno si recò per ordine dell'imperatore da Umar emiro di Aydin, per offrire un'alleanza contro i genovesi, nemici di entrambi, alleanza subito accettata. Il 15 giugno 1341 Andronico III morì.
STEFANO UROS IV DUSAN |
LA GUERRA CIVILE
Alla sua morte Andronico III non aveva nominato alcun successore e anche se aveva un figlio di nove anni, Giovanni V Paleologo, a Costantinopoli la corona non era necessariamente ereditaria. Giovanni Cantacuzeno era fedele al giovane principe e all'imperatrice madre, Anna di Savoia, ma era anche Cesare e aveva da tredici anni il governo dell'Impero bizantino per cui si trasferì nella reggia.
Ma la stessa madre Anna e il patriarca Giovanni Caleca che gli doveva la nomina a patriarca, ambivano al trono tramando ambedue contro di lui. Giovanni Cantacuzeno fu costretto a fuggire da Costantinopoli e si rifugiò a Didymoteicho, in Tracia, dove sì fece incoronare basileus dei romei.
Ne seguì una guerra civile che durò sei anni: dove Anna di Savoia fu appoggiata dai bulgari e Giovanni Cantacuzeno dal re dei Serbi Stefano IV Dušan, grazie alla moglie di quest'ultimo, Elena, che consigliò ai due di stringere un accordo per cui ogni conquista nel territorio bizantino di uno dei due non sarebbe stata ostacolata dall'altro.
Ma Giovanni VI Cantacuzeno si accorse che le conquiste serbe costituivano una minaccia per l'impero bizantino e chiese l'aiuto dei turchi ottomani per riavere le terre sottratte dalla Serbia all'impero bizantino. Gli ottomani accettarono la richiesta di aiuto di Giovanni VI e Giovanni VI e il sultano Orhan I divennero amici. si che Teodora Cantacuzena venne data in sposa al sultano senza che dovesse convertirsi alla fede musulmana.
Ma l'alleanza con gli ottomani costò al sovrano molta impopolarità. Grazie all'intervento ottomano, l'esercito di Dušan fu sconfitto nella battaglia di Stefanijane nel 1344 ma Stefano IV Dusan riuscì a riorganizzare l'esercito serbo e nel 1345 occupò tutta la penisola compresa la zona del Monte Athos.
Dušan, la notte di Natale si proclamò Zar e autocrate dei Serbi e dei Greci, a favore della cristianità ortodossa contro gli ottomani. Comunque Giovanni VI, grazie all'aiuto degli ottomani, riuscì infine a vincere la guerra civile.
IMPERATORE E POI MONACO |
Nel 1347 Giovanni VI ritornò a Costantinopoli e, dopo sei anni di esilio, entrò in trionfo nella capitale bizantina con 1.000 soldati, divenne ufficialmente co-imperatore, insieme a Giovanni V, dato che il Cantacuzeno non voleva usurpare il trono essendo fedele alla famiglia dei Paleologi, che aveva sempre servito fedelmente.
Ma i serbi, guidati da Stefano IV Dušan, volevano le terre dell'impero bizantino, i pirati turchi imperversavano sulle coste bizantine ed il commercio era nelle mani dei genovesi. All'impero bizantino restavano la Tracia e mezza Morea.
Giovanni VI per allontanare i serbi chiese al patriarca di Costantinopoli di scomunicarli, e lo ottenne facendo di Dušan un eretico.
Nel frattempo (1348) Stefano aveva conquistato l'Epiro e la Tessaglia, gli mancava solo Tessalonica, per poi marciare verso la capitale bizantina. Dušan chiese aiuto alla repubblica di Venezia, che lo negò, allora chiese alla repubblica di Genova.
Nella lotta per il trono di Costantinopoli, nacque una guerra totale con Stefano Dušan, Ivan Alessandro e Giovanni V da una parte e Giovanni VI con il sultano Orhan I dall'altra. I due eserciti si fronteggiarono nel 1352 ma nessuno prevalse, però Giovanni VI riuscì a catturare Giovanni V obbligandolo all'esilio nell'isola di Tenendo.
Giovanni VI Cantacuzeno divise l'impero in due zone di influenza, dei Paleologi e dei Cantacuzeni. Sotto il suo regno a Costantinopoli arrivarono i primi cannoni, che furono usati per rafforzare le difese delle mura. Nel 1353, nominò il figlio, Matteo Cantacuzeno, coimperatore ma poi abdicò nel 1357, facendosi monaco facendosi chiamare Giosafà Cristodoulo. L'impero rimase così nelle mani di Giovanni V Paleologo.
Ritiratosi sul Monte Athos Giovanni VI visse a Mistra ma divenne il rappresentante della chiesa ortodossa. negoziando con Paolo di Smirne, patriarca latino di Costantinopoli, per tentare di riunire la chiesa orientale con quella occidentale. Volevano convocare un grande concilio ecumenico per entrambe le chiese ma papa Urbano V rifiutò.
Giovanni VI Cantacuzeno, morì il 15 giugno 1383 a Mistra, dove fu sepolto insieme ad alcuni figli che l'avevano preceduto.
LE OPERE
Nella lotta per il trono di Costantinopoli, nacque una guerra totale con Stefano Dušan, Ivan Alessandro e Giovanni V da una parte e Giovanni VI con il sultano Orhan I dall'altra. I due eserciti si fronteggiarono nel 1352 ma nessuno prevalse, però Giovanni VI riuscì a catturare Giovanni V obbligandolo all'esilio nell'isola di Tenendo.
Giovanni VI Cantacuzeno divise l'impero in due zone di influenza, dei Paleologi e dei Cantacuzeni. Sotto il suo regno a Costantinopoli arrivarono i primi cannoni, che furono usati per rafforzare le difese delle mura. Nel 1353, nominò il figlio, Matteo Cantacuzeno, coimperatore ma poi abdicò nel 1357, facendosi monaco facendosi chiamare Giosafà Cristodoulo. L'impero rimase così nelle mani di Giovanni V Paleologo.
Ritiratosi sul Monte Athos Giovanni VI visse a Mistra ma divenne il rappresentante della chiesa ortodossa. negoziando con Paolo di Smirne, patriarca latino di Costantinopoli, per tentare di riunire la chiesa orientale con quella occidentale. Volevano convocare un grande concilio ecumenico per entrambe le chiese ma papa Urbano V rifiutò.
Giovanni VI Cantacuzeno, morì il 15 giugno 1383 a Mistra, dove fu sepolto insieme ad alcuni figli che l'avevano preceduto.
LE OPERE
- Giovanni Cantacuzeno in convento scrisse un libro che chiamò "Storia" dove raccontò le vicende dell'impero bizantino dal 1320 al 1356. Un altro storico, Niceforo Gregora, che trattò lo stesso periodo corresse gli errori di Giovanni. Ma l'opera è comunque ben fatta e omogenea, anche se le informazioni a volte sono difettose sulle questioni che non riguardano direttamente lo scrittore.
- Scrisse inoltre un'opera dedicata alla difesa del Esicasmo, una dottrina mistica bizantina.
BIBLIO
- Norwich, John Julius. Byzantium: The Decline and Fall, New York: Alfred A. Knopf, 1996 -
- Ducas - Historia turco-bizantina 1341-1462 - a cura di Michele Puglia - il Cerchio - Rimini -2008 -
- Giovanni VI Cantacuzeno - Storia - 1369 -
- Giovanni VI Cantacuzeno - Storia - 1369 -
- Giorgio Ravegnani - La storia di Bisanzio - Roma - Jouvence - 2004 -
- Alain Ducellier - Michel Kapla - Bisanzio (IV-XV secolo) - Milano - San Paolo - 2005 -
- Charles Diehl - Figure bizantine - introduzione di Silvia Ronchey - Einaudi - 2007 -
- Giorgio Ravegnani - Imperatori di Bisanzio - Bologna - Il Mulino - 2008 -
- Alain Ducellier - Michel Kapla - Bisanzio (IV-XV secolo) - Milano - San Paolo - 2005 -
- Charles Diehl - Figure bizantine - introduzione di Silvia Ronchey - Einaudi - 2007 -
- Giorgio Ravegnani - Imperatori di Bisanzio - Bologna - Il Mulino - 2008 -