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CULTO DI DISCORDIA - ERIS

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DISCORDIA ERIS

A questi Marte, a quei Minerva 
è sprone, e quinci e quindi
lo Spavento e la Fuga, e del crudele
Marte suora e compagna la Contesa
insaziabilmente furibonda
” 

(Eris - Iliade - Omero)



IL CARATTERE

Eris, in italiano anche "Eride" viene dal greco antico Ἔρις, «conflitto, lite, contesa», era nell'antica Grecia, la Dea della discordia. Il nome corrispettivo a Roma era Discordia. Ella era raffigurata sullo scudo di Eracle, nell'atto di volteggiare intorno a Phobos (la paura), e sullo scudo di Achille.

Ella era una Dea spietata, sanguinaria e animatrice di conflitti e guerre tra gli uomini, delle quali si inebria. Virgilio la pone all'ingresso dell'Ade, con serpi in luogo dei capelli, che tiene annodate con bende intrise di sangue.

Omero la descrive come «una piccola cosa, all'inizio» che cresce fino ad «avanzare a grandi falcate sulla terra, con la testa che giunge a colpire i cieli», seminando odio fra gli uomini e acuendone le sofferenze, come “signora del dolore”.

Per il poeta greco Quinto Calabro mentre Eris cresce a dismisura, la terra trema sotto i suoi piedi, la sua lancia ferisce il cielo, dalla sua bocca si sprigionano fiamme spaventose, mentre la sua voce tonante accende gli animi degli uomini al furore della guerra.

Divinità marginale, con apparizioni sui campi di battaglia, specie durante la guerra di Troia, inviata da Zeus per aizzare con le sue grida i combattenti sia greci che troiani. Eris spesso gioisce del sangue degli uomini anche dopo che gli altri Dei si sono ritirati, amando passeggiare fra i corpi di morti e morenti quando lo scontro è già concluso.

Ma Eris o Eride ha anche un aspetto più elevato di quello di divinità minore del panteon greco e romano, perchè aveva un'altra funzionalità arcaica da Titanide delle ere più antiche, in cui veniva venerata da tutti gli Dei, in qualità di protettrice cosmica dalla distruzione finale dell'universo.
Eris proteggeva il mondo dalla sua catastrofica distruzione, e in questa veste superava l'Ananke, il destino.



APORIA

In una favola di Esopo: Eracle attraversando uno stretto passaggio, nota una mela in terra, a colpisce con la clava, ma la mela ad ogni colpo raddoppia le sue dimensioni, fino a ostruire il passaggio. Atena, spiega allora a Eracle che la mela sia in realtà Aporia ed Eris: se lasciata a sé stessa, rimane piccola, ma a combatterla si ottiene solo di ingigantirla. 

Aporia (in greco strada senza uscita), nella filosofia greca indicava l'impossibilità di rispondere a un problema, o perchè ci si trovava di fronte a due soluzioni che sembravano entrambe valide, o perchè effettivamente non si trovava una soluzione.



COMPETIZIONE

Esiodo narra pure che Eris si presenta in forma di competizione, spingendo gli uomini a superare i propri limiti. Eris è considerata comunque protettrice dell'umanità, permettendo ad ogni uomo una battaglia per salvare se stessi dopo la morte. Infatti i Greci pensavano che un combattente ucciso in battaglia era un eroe, e come tale veniva ospitato in eterno nei Campi Elisi.


DEA NOCTIS

LE ORIGINI

- Per Omero e Quinto Smirneo, Eris è figlia di Era e Zeus, quindi sorella minore di Ares.
- Per Ovidio Eris venne concepita da Era solo toccando un fiore, come d'altronde per Marte. Ciò si rifà ad un mito più antico secondo cui la Dea Grande Madre partoriva pur essendo vergine, mito ripreso poi nella Vergine Maria.
- Per Esiodo fu figlia della Notte, che anch'essa la generò senza accoppiarsi sempre per il Mito della Dea Vergine.
- Per lo scrittore romano Igino Astronomo fu figlia della Notte e di Erebo, personificazione dell'oscurità e degli inferi. Pertanto divinità di era preolimpica, incarnazione di una delle forze cui sono soggetti i mortali e le stesse divinità.



I FRATELLI E LE SORELLE

- Moros - il destino avverso, onnipresente, onnisciente e onnipotente, neppure Zeus può sconfiggerlo
- Ker, la morte violenta che nell'Iliade viene raffigurata, assieme a Eris (la Discordia) e a Cidoimo ( il Tumulto) nel campo di battaglia, con un lungo mantello macchiato dal sangue degli uomini uccisi. che da lei stessa venivano portati al cancello dell'oltretomba.
- Thanatos - Orco, la morte.
- Morfeo - Hypnos - il sonno
- La tribù degli Oneiroi - Dei minori dei sogni dei mortali, generati da Notte, che abitano sulle sponde dell'oceano dell'ovest, in una caverna confinante con il dominio di Ade, Dio degli Inferi. Essi inviano i sogni ai mortali attraverso due portali: l'uno di corno, cioè i sogni veri, l'altro in avorio. i sogni ingannatori.
- Momo - Dio della colpa e del biasimo, Cicerone lo dice figlio della Notte e di Hypnos. Rappresentato come un omino calvo e minuto, senza vestiti e con in mano una maschera ed un bastone. Secondo Esiodo personificava il sarcasmo e la mania di censurare.
- Oizys - Miseria, Dea della miseria, della sventura, e dei veleni, figlia della Notte e gemella del dio Momo, rappresentata seduta su una roccia, magrissima con le vesti lacere.
- Nemesi - la vendetta o la giustizia divina, secondo alcuni figlia di Zeus, secondo altri figlia di Oceano e della Notte,
- Apate - l'inganno, uno degli spiriti contenuti nel vaso di Pandora, figlia di Notte ed Erebo.
- Philotes - l'amicizia e l'affetto, figlia della Notte, ed è personificazione dell'affetto e della passione.
- Geras - la vecchiaia, raffigurato come un vecchietto piccolo e raggrinzito, nella mitologia romana Senectus, mentre il suo opposto era Ebe, Dea della giovinezza.
- Le Esperidi - ninfe guardiane del giardino dei pomi d'oro.
Letum - la dissoluzione. 
Lysimele - l'affetto.
- Epifrone - la prudenza.
- Styx - l'odio.
- Eufrosine - la benevolenza. una delle tre Grazie
Porfirione - uno dei Giganti, nato dalle gocce di sangue di Urano cadute su Gea.
- Epafo - padre di Líbia avuta dalla sposa Cassiopea.
- Continenza - molto osannata da Orazio.
Petulanza - ritenuta dai romani Dea ispiratrice delle donne che si lamentano dei mariti.
- Misericordia - equivalente alla Clementia di Giulio Cesare a cui egli elevò un tempio.
- Disnomia - la disobbedienza alle leggi, il malgoverno.
Ate - l'errore, la rovina.
- Le Makhai - spiriti delle battaglie, tra cui Homados (Il rumore della battaglia), Alalà (Il grido di guerra), Proioxis (L'avanzata impetuosa), Palioxis (La ritirata confusa) e Cidoimo (La confusione).
- Ponos - il travaglio, la fatica, soprattutto nell'agricoltura.
- Lethe - l'oblio, la dimenticanza, le anime dei Campi Elisi si tuffano nel fiume divino quando devono reincarnarsi dimenticando le vite passate,
Limós - la fame.
Algea - i dolori.
- Isminai - i combattimenti.
- Fonoi - spiriti maschili di assassinio, omicidio e macello.
- Androktasiai - personificazioni femminili delle stragi.
- Neikea - Dee di litigi, faide e rancori.
- Pseudo-logoi - le bugie.
- Amfilogie - le dispute.
- Horkos - il giuramento, assistita nel parto dalle Erinni, che perseguitavano e uccidevano chi non mantiene i propri voti

IL GIUDIZIO DI PARIDE


I MITI


LA MELA DELLA DISCORDIA

Eris è legata al mito della "mela della discordia", raccontato nei Canti Ciprii, antico poema epico greco, poi perduto. Faceva parte del Ciclo Troiano, che raccontava in versi la storia della guerra di Troia. Evidentemente vi fu una lotta tra gli adoratori degli antichi dei Titani e il nuovo polo invasore credente negli Dei Olimpici, vinta da questi ultimi.

Furiosa per l'esclusione dal banchetto nuziale di Peleo e Teti, Eris pensò di aizzare i Titani, gli Dei più antichi, nati prima degli Olimpi e generati da Urano (Cielo) e Gea (Terra) contro i dodici Dei successivi, gli Olimpi, che erano stati tutti invitati, e così detronizzare Zeus. Per cui giunta al banchetto, Eris fece scivolare una mela d'oro, presa nel giardino delle Esperidi, ninfe custodi del giardino di Era, dichiarandola destinata "alla più bella".

La disputa che sorse fra Era, Atena e Afrodite condusse al giudizio di Paride e al ratto di Elena che scatenò la guerra di Troia. Inizialmente la scelta spettava a Zeus, che però affidò il compito al principe troiano Paride, noto come abile e giusto nel giudicare.



L'ALABARDA DI PENTESILEA

Forgiò l'alabarda con cui l'amazzone Pentesilea, figlia di Ares, che combatté al fianco dei troiani, nella guerra di Troia, e apparve in sogno a Dioniso, sotto le spoglie di Rea, per rimproverare i suoi ozi ed esortarlo alla battaglia con il re d'India, allettandolo con l'ascesa all'Olimpo. 



LA COLLANA DI ARMONIA
 
Afrodite fu sorpresa da Efesto in rapporto amoroso con Marte per cui il Dio del fuoco giurò di vendicarsi sulla discendenza della Dea fedifraga. Venere partorì Armonia che poi fu promessa in sposa a Cadmo re di Tebe ed Efesto donò a Cadmo un peplo ed una collana da lui forgiata (e maledetta) come regalo di nozze e quella maledizione avrebbe afflitto chiunque l'avesse indossata.

Eris aveva aiutato Efesto a forgiare la collana di Armonia, che svolse il suo ruolo funesto nelle vicende dei Sette contro Tebe (compimento della maledizione sulla stirpe di Edipo, poiché Eteocle e Polinice, come le sorelle Antigone e Ismene, erano stati maledetti da Edipo perché nati da Giocasta, a sua volta madre di Edipo. e dei loro Epigoni, i figli dei sette capi che combatterono contro Tebe.

GIASONE CON IL VELLO D'ORO

IL VELLO D'ORO

Eris ebbe un ruolo nella vicenda del vello d'oro, nell'epoca in possesso di Tieste, consentendogli di diventare re di Micene, ai danni di Atreo. Zeus, che prediligeva quest'ultimo, ottenne da Tieste la promessa che avrebbe ceduto il trono se il sole avesse cambiato il suo corso. 

Zeus inviò Eris sul cammino del carro di Elio, Dio del Sole, e la Dea pose il sentiero della sera sotto gli zoccoli del cavallo dell'alba, di modo che il sole quel giorno, giunto a metà della volta celeste, invertì il suo normale tragitto e tramontò a oriente. Tieste non poté rimangiarsi la promessa e dovette cedere il trono.


POLITECNO E AEDONA

Quando Politecno e Aedona di Colofone vantarono di amarsi più di Zeus e Era, la Dea infuriata inviò Eris fra di loro per far nascere una disputa, il cui esito finale fu l'assassinio del marito da parte di Aedona.


ERIS E TIFONE

Stando al poeta greco Nonno di Panopoli, Eris fu l'ancella di Tifone nella battaglia contro Zeus che invece era fiancheggiato da Nike.


BIBLIO

- Igino - Fabulae - Proemio - Fabio Gasti (Cur.) - Rusconi Libri - 2017 -
- Omero - Iliade - Alessandro Baricco - Feltrinelli - IBS -
- Esopo - Favole - Rizzoli - BUR Classici -
- Esiodo - Teogonia - Le opere e i giorni - Mondadori Electa - IBS
- Virgilio - Eneide - Giulio Einaudi Editore -
- Apollodoro - Epitome -
- Nonno - Dionisiache - Adelphi Edizioni -
- Stazio - La Tebaide - BUR Classici greci e latini -

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