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BERGOMUM - COMUM (Vie del settentrione)

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PONTE LEMINE CHE CONGIUNGEVA  LA VIA BERGOMUM-COMUM

La via Bergomum-Comum, parte della trasversale che collegava Aquileia con i valichi alpini occidentali, si snodava lungo la fascia pedemontana della Lombardia centrale attraversando le attuali province di Bergamo, Lecco, Monza, Brianza e Como ponendosi in posizione intermedia tra l’ambiente prealpino e la fascia delle risorgive dell’alta pianura.

La via Bergomum - Comum, citata anche come via Comum-Bergomum, era una strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Bergomum (Bergamo) e Comum (Como), ma, come spesso avviene per queste vie non consolari, non se ne conosce il nome originario. 

L'esistenza della strada Bergomum - Comum è attestata solamente dalla Tabula Peutingeriana, copia medioevale di una mappa delle vie dell'impero romano, che però non ci mostra il percorso. A questa via sarebbero riconducibili i pochi resti di due ponti romani che attraversavano il Brembo ad Almenno San Salvatore e l'Adda tra Calolziocorte e Olginate. 

VIA BERGOMUM-COMUM

Qui sopra il Ponte di Lemine, o "ponte della Regina", presso Almenno San Salvatore, da cui entrava e usciva la via Bergomum - Comum. Almenno deriva da "Lemine", la cui etimologia è dibattuta ma probabilmente è il termine romano di limen o limes, ciò che segnava il confine dell'Impero romano. 
 
In epoca romana, Almenno S. Salvatore comprendeva un ampio territorio strutturato in pagus. Il centro amministrativo si trovava nell'area del Castello in prossimità del ponte di Lemine, noto altrimenti come Ponte della Regina, fatto risalire grosso modo all'epoca di Traiano.

Il territorio almennese, abitato fin dalla protostoria, ha visto il passaggio dei Celti, dei Galli Cenomani e dei Romani che, oltre al ponte che essi edificarono sul fiume Brembo, lasciarono diverse testimonianze archeologiche. Bergamo a sua volta venne occupata dai Liguri, dai Celti, dagli Orobi, dai Cenomani e dai Senoni e poi dalla Repubblica romana che, dal 49 a.c., le concesse di diventare municipio romano.

In epoca romana Como era uno dei due terminali della via Novaria - Comum, strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Novaria (Novara) e Comum (Como) passando per Sibrium (Castel Seprio). Ma da Como passava anche la via Regina, strada romana che collegava il porto fluviale di Cremona (la moderna Cremona) con Clavenna (Chiavenna) passando da Mediolanum (Milano).

La strada era un tratto di un percorso già utilizzato in epoca pre-romana che collegava Aquileia, fondata nel 181 a.c. dai Romani, nel territorio degli antichi Carni, con i centri lombardi pedemontani, da dove altre strade raggiungevano le Alpi dirette verso la Rezia. 

RESTI DEL PONTE SUL BREMBO

Questa via, che attraversava la pianura Padana al margine settentrionale della pianura, ai piedi delle Prealpi, più a nord delle altre strade consolari, avrebbe acquisito importanza in epoca imperiale, quando vennero realizzati i due ponti monumentali sui fiumi Brembo e Adda.

Oggi, da quando è stata chiusa la diga, il bacino del fiume Adda si è abbassato ulteriormente e la magra delle sue acque, mostra ciò che esso, in tempi normali è invisibile agli occhi degli abitanti. Passeggiando a bordo fiume, tra la diga ed il ponte, infatti si vedono le fondamenta dell'antico ponte, costruito in epoca Romana, principale via di collegamento tra Lecco, Milano, Bergamo e Como.

Alla località in cui la strada attraversava il Rio Torto fra il Cornizzolo ed il monte Barro, i romani assegnarono l'attribuzione di Clavis, ossia chiave, radice del nome Clavate - Clivate - Civate. (Origine del nome comune ad altre località di transito fortificate come Chiavenna, Chiusa ecc.)

La strada è andata persa nelle sue caratteristiche originali in quanto sostituita da percorsi più agevoli o ricoperta da massicciate adatte al traffico pesante moderno. Solo il tratto da Al Pozzo in Civate fino a Pusiano sembra conservare la struttura (almeno per i primi due chilometri in terra battuta) dell'itinerario romano passando a mezza costa lungo le pendici del monte Cornizzolo.

Gli studiosi si sono molto adoperati per ricostruire il percorso della strada romana, ma ancora non sono riusciti a trovare un inconfutabile accordo. Tutti concordano sul passaggio del Brembo ad Almenno San Salvatore, ma hanno opinioni divergenti per il tratto tra Cisano Bergamasco, dove c'erano solo piccole abitazioni che servivano ai militari ai messaggeri e ai mercanti, e la città di Como.

Infatti mentre alcuni ritengono che da qui il percorso proveniente da Bergamo deviasse per la valle San Martino e attraversasse il ponte tra Olginate e Calolziocorte, altri sostengono l'ipotesi dell'attraversamento dell'Adda a Brivio, con un percorso più diretto, a sud della precedente.


I DUE PONTI

Il Ponte di Lemine. Era il ponte sul Brembo ad Almenno San Salvatore. Detto popolarmente "ponte della Regina", fu costruito probabilmente nel II secolo, al tempo dell'imperatore Traiano. Più volte restaurato, fu utilizzato fino al XV secolo, quando crollò per una disastrosa alluvione nel 1493. Dai rilievi dello studioso ottocentesco Elia Fornoni risulta che la struttura avesse otto arcate alte 25 metri ed una lunghezza complessiva di 180 metri. Tre pilastri sono ancora visibili nell’alveo del fiume Brembo.

Ponte sull'Adda tra Olginate e Calolziocorte. Fu costruito probabilmente nel III secolo andando a sostituire un precedente ponte di barche in corrispondenza di un restringimento del fiume già utilizzato da secoli come guado. Poggiava su 16 o 18 pile, con una lunghezza complessiva di 150 metri e una carreggiata di 4 metri. Nei periodi di magra del fiume sono ancora visibili i pochi resti delle basi di cinque pile esagonali. Come accennato, non tutti gli storici concordano che la via transitasse su questo ponte.

Questa strada era un tratto di un percorso già utilizzato in epoca pre-romana che collegava Aquileia con i centri lombardi pedemontani, da dove altre strade raggiungevano le Alpi dirette verso la Rezia. Questa via, che attraversava la pianura Padana al margine settentrionale della pianura, ai piedi delle Prealpi, più a nord delle altre strade consolari, avrebbe acquisito importanza in epoca imperiale, quando vennero realizzati i due ponti monumentali sul Brembo e sull'Adda.


BIBLIO

- Viabilità antica - Via Bergamo-Como (PDF), su provincia.bergamo.it. 
- l ponte romano sull'Adda tra Olginate e Calolzio, su academia.edu.
- Il territorio di Bergamo in età romana - su fondazionestoriaeconomicabergamo.it.
- Abelàse: quaderni di documentazione locale - a cura del Sistema bibliotecario Area Nord-Ovest della Provincia di Bergamo -

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