SANTA PUDENZIANA |
La basilica di Santa Pudenziana, sorella di santa Prassede e figlia del senatore romano Pudente, situata in via Urbana (l'antico vicus Patricius) nel rione Monti, risale al V secolo, ed è la chiesa nazionale dei Filippini.
La chiesa sarebbe stata costruita sulla domus del senatore Pudente, che si trova nove metri sotto la basilica. Pudente, con le sue due figlie Pudenziana e Prassede, sarebbe stato convertito dall'apostolo Pietro che avrebbe dimorato sette anni nell'abitazione dell'amico.
In realtà lavori di restauro degli anni quaranta mostrarono che le strutture della chiesa farebbero parte delle Terme di Novato del II secolo, un secolo dopo l'arrivo di Pietro, e la trasformazione delle terme in una chiesa sarebbe avvenuta alla fine del IV secolo, sotto il pontificato di papa Siricio.
Pastore, prete di Roma, scrive a Timoteo discepolo di s. Paolo, che Pudente ‘amico degli Apostoli’, dopo la morte di genitori e moglie, aveva trasformato la sua casa in una chiesa con l’aiuto dello stesso Pastore.
Poi Pudente muore lasciando quattro figli, due maschi Timoteo e Novato e due femmine Pudenziana e Prassede. Le due donne con l’accordo del prete Pastore e del papa Pio I (140-155), costruiscono un battistero nella chiesa, convertendo e amministrando il battesimo ai numerosi domestici e a molti pagani. Le donne impartiscono il battesimo ai cristiani? E quando mai? San Paolo proibisce alle donne addirittura di parlare in chiesa!
Comunque il papa visita spesso la chiesa e i fedeli, celebrando la Messa per le loro intenzioni. E a che titolo concede un così alto onore? Non si sa.
Pudenziana (Potentiana) muore all’età di sedici anni, forse martire e viene sepolta presso il padre Pudente, nel cimitero di Priscilla, sulla via Salaria. Dopo un certo tempo, anche il fratello Novato si ammala e prima di morire dona i suoi beni a Prassede, a Pastore e al papa Pio I che chiedono
all’altro fratello Timoteo, di approvare la donazione ricevuta e Timoteo approva.
Allora Prassede chiede al papa Pio I, di edificare una chiesa nelle terme di Novato ‘in vico Patricius’, il papa acconsente intitolandola alla beata vergine Pudenziana (Potentiana). Due anni dopo scoppia un’altra persecuzione e Prassede nasconde nella sua chiesa molti cristiani.
L’imperatore Antonino Pio (138-161) informato dai delatori, ne arresta e condanna a morte molti, compreso il prete Semetrius. Prassede addolorata, ottiene di morire martire anche lei qualche giorno dopo, venendo sepolta accanto al padre Pudente e alla sorella Pudenziana.
Il racconto delle ‘Gesta’ delle due sante è pura fantasia, nell'817 il papa Pasquale I fece trasferire i corpi di 2300 martiri dalle catacombe o cimiteri, all’interno della città, per preservarli dalle devastazioni e sacrilegi già verificatesi durante le invasioni dei Longobardi, e le reliquie furono distribuite nelle varie chiese di Roma. Ma quali reliquie? Dopo 6 secoli di quei corpi non c'era nemmeno la polvere delle ossa!
Il corpo di s. Pudenziana (Potentiana) venne traslato sotto l’altare maggiore e la chiesa portava il nome del fondatore Pudente (Ecclesiae Pudentiana); dal 1600 diventa chiesa di S. Pudenziana, e le reliquie di s. Prassede riposano nella chiesa, insieme ad alcune della sorella e di altri martiri (spesso le reliquie venivano fatte a pezzi per farne donativi ad altre chiese in quanto portavano i soldi dei fedeli), raccolte nella cripta.
Una delle più antiche rappresentazioni delle due sante sorelle è un affresco del IX secolo ritrovato nel 1891 nella chiesa Pudenziana, che le raffigura insieme a s. Pietro.
Mosaico dell'abside
Nel mosaico dell'abside le figure compaiono davanti a un'esedra porticata, dietro cui si intravedono gli edifici di una città, forse Gerusalemme, di cui si intravedono le chiese costruite da Costantino I, visto la croce ricoperta di gemme che, secondo la tradizione, sarebbe stata fatta erigere dall'imperatore Teodosio II, nel 416, alla sommità del Calvario, in ricordo di una miracolosa apparizione della croce.
Accanto alla Croce si erigono i quattro Viventi dell'Apocalisse (l'angelo, il toro, il leone e l'aquila), in realtà i quattro elementi di acqua, terra, sole e aria di cui si riteneva fosse costituito il mondo, riferiti non si sa come poi ai 4 evangelisti.
LE TERME NOVAZIANE
"Con albero genalogico si prova che Novato e Timoteo non erano fratelli delle SS. VV. Pudenziana e Prassede. Si mostrano le terme di Novato irrigate dalla Marcia."
(Alberto Cassio, Corso dell'Acque Antiche - 1757)
L'attuale Chiesa di Santa Pudenziana è infatti una delle sale delle terme Novatiane. Su questo spazio si sono sovrapposte, ad iniziare dal II secolo a.c. numerose costruzioni e da ultimo, chiesa a parte, l'edificio termale fatto costruire da Novato e Timoteo, membri di una potente e ricca famiglia romana. Alcune strutture delle terme peraltro coincidono con quelle della chiesa.
SANGUE EUCARISTICO |
Il miracolo eucaristico di Roma sarebbe avvenuto nell'anno 595, durante una messa celebrata da papa Gregorio Magno nella basilica di Santa Pudenziana, le specie del pane si sarebbero mutate in carne e in sangue, un vero orrore.
Anche se la reliquia di questo miracolo eucaristico è custodita nel monastero benedettino di Andechs, in Germania, l'episodio si svolse però, come documentato nella Vita Beati Gregorii Papae (scritta nel 787 da Paolo Diacono), durante una messa celebrata dal papa Gregorio I, detto Gregorio Magno, nella basilica di Santa Pudenziana a Roma.
Durante la celebrazione eucaristica il papa, testimone diretto dei fatti, si accorse che una donna, al momento della comunione, rideva, in quanto non credeva nella reale presenza di Cristo nell'eucaristia. Il pontefice si rifiutò di comunicarla e invocò Gesù perché la illuminasse: subito dopo le specie eucaristiche si sarebbero trasformate in carne e sangue, e la donna si sarebbe inginocchiata piangendo.
II MIRACOLO
In un'altra narrazione analoga si riferisce di un sacerdote il quale, non credendo alla presenza di Gesù nell'eucaristia, e avendo lasciato cadere inavvertitamente l'ostia consacrata, avrebbe visto formarsi sul pavimento l'impronta della particola e una macchia di sangue, tuttora visibili sui gradini della cappella Caetani della stessa chiesa
Infatti nei gradini dell’altare della Cappella Caetani, costruita dalla famiglia Caetani, ancora oggi si trova l’impronta e la macchia di Sangue lasciata da un’Ostia caduta ad un sacerdote mentre celebrava la Messa.
L’uomo era in quell'epoca assalito dai dubbi circa la reale presenza di Gesù nelle specie consacrate e subito dopo aver consacrato l’Ostia, inavvertitamente la fece cadere sul pavimento in cui rimase il segno dell’impronta della Particola.
I RESTI DELLE TERME |
"L'esistenza di alcune chiese di origine molto antica, e l'attribuzione a questa zona di un grosso frammento della pianta marmorea severiana rendono oggi possibile una sufficiente conoscenza della pendice orientale del Viminale, nel tratto che confinava con la V regione (e non con la IV, come si riteneva): lungo cioè il vicus Patricius, l'attuale via Urbana.
II gruppo di resti più consistente ancora visibile è quello sottostante alla chiesa di Santa Pudenziana. Qui una pia leggenda poneva il palazzo di Pudente, un membro della potente famiglia degli Acilii Glabriones, che avrebbe ospitato San Pietro nel corso del suo soggiorno a Roma. I figli di Pudente, Novato e Timoteo, avrebbero sostituito alla casa un edificio termale, che avrebbe assunto il nome di Thermae Novatianae o Thimotinae.
E' chiaro che il dato storico, confermato del resto dagli scavi, è costituito proprio dall'esistenza in questi paraggi di uno stabilimento termale privato, che fu in seguito occupato, molto precocemente, da un titulus cristiano."
- Padre Domenica Marra (rettore della basilica) - Bolsena e le Sacre Pietre bagnate dal sangue - Tv2000 - Indagine ai confini del sacro - 2015 -
- Luigi Garlaschelli - Amido ed emoglobina: il miracolo di Bolsena - in La Chimica e l'Industria, vol. 1201 - 1998 -
- Andrea Lazzarini - Il miracolo di Bolsena. Testimonianze e documenti dei secc. XIII e XIV - Roma - Storia e Letteratura - 1952 -
- Vestigi delle Terme Novaziane, o sia dei Bagni Caldi di Novato - ed. Salmon - Roma - 1759 -
Filippo Gentili, Il miracolo eucaristico di Bolsena, Torino, Elledici, 2006
- Silvano Fuso - Pinocchio e la scienza. Come difendersi da false credenze e da bufale scientifiche - Bari - Edizioni Dedalo - 2006 -
- Maurizio Magnani - Spiegare i miracoli. Interpretazione critica di prodigi e guarigioni miracolose - Bari - Edizioni Dedalo - 2005 -