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FOSSAE CLUILIAE

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LA VIA APPIA


LE FOSSE DI RE GAIO CLUILIO

Le Fossae Cluiliae erano una trincea, cioè una fortificazione militare difensiva costituita, nella sua forma più semplice, da un fossato lineare scavato nel terreno per ospitare al suo interno le truppe, che in questo modo si trovano protette dal tiro delle armi nemiche. 

Questa trincea circondava la città di Roma a circa 6 - 8 km dalle mura della città, scavata dall'armata di Alba Longa verso la metà del VII secolo a.c. durante la prima fase della guerra contro Roma. Le Fossae Cluiliae prendono pertanto il nome dal generale Gaio Cluilio, re di Alba Longa al tempo del re di Roma Tullo Ostilio.



CORIOLANO ALLE FOSSE CLUILIAE

Le Fossae Cluiliae sono menzionate di nuovo da Tito Livio e da Plutarco in una guerra della metà del IV secolo a.c.. In quella circostanza il generale Coriolano, passato ai Volsci e vittorioso in una serie di battaglie contro i romani, marciò su Roma e si accampò a 5 miglia della città in un luogo detto Fossae Cluiliae. 

Detta località, situata al quinto miglio della via Appia, prese il nome probabilmente da uno degli antichi confini dell'ager primitivo di Roma, dove i Romani compirono un'opera di bonifica (cluere) consacrandola a qualche divinità.

Pertanto non è chiaro se il nome del fossato derivasse dal generale Gaio Cluilio o dall'operazione di bonifica. Comunque la leggenda poneva le Fossae Cluiliae al limite del "Sacer campus Horatiorum", in ricordo della famosa battaglia degli Orazî e Curiazî, dove cinque tumuli innalzati nell'età storica stavano a indicare i luoghi dove i cinque eroi sarebbero caduti per la patria.

Certamente le Fossae Cluiliae si ricollegano a una delle memorie più antiche di Roma, perché qui, come in un altro sito poco più oltre, la via Appia, rettilinea fino ad Albano, compie eccezionalmente una curva, rispettata fino nel tardo Impero.

TUMULI DEGLI ORAZI E CURIAZI

Infatti sul lato destro della Via Appia, a 150 m di distanza dai sepolcri in laterizio, si ergono i tumuli cosiddetti degli Orazi e Curiazi. Il nome deriva dalla legenda secondo cui, al tempo del re Tullio Ostilio, Roma entrò in conflitto con Alba Longa e gli eserciti si incontrarono proprio qui, perchè esattamente qui era il confine tra i due stati marcato da un fossato, appunto le Fossae Cluiliae.

Secondo  "The Cambridge ancient History, the rise of Rome to 220 B.C."  le Fossae Cluiliae, che compaiono in varie tradizioni come confine di Roma sulla Via Latina, erano a cinque miglia dal Foro (cfr Livio r. 25). Un calcolo approssimativo dà circa 2 km al più antico ager conosciuto dei romani. 

Naturalmente ci sono stati guadagni e perdite: sappiamo che i cosiddetti 'septem pagi' ('sette cantoni') erano un pomo di contesa con gli Etruschi. Ma alla fine della monarchia, quando Roma aveva assorbito più o meno infine molti comuni limitrofi, come Alba Longa, Crustumerium, Nomentum, Collatia, Corniculum, Ficulea, Cameria, ecc., il territorio romano ammontava a qualcosa come 800 kmq.

Fu allora o poco più tardi che venne distribuito tra sedici tribù "rustiche" e quattro tribù "urbane" che ricevettero i loro nomi individuali principalmente dal clan principale che possiede i terreni nel territorio di ciascuno.  


BIBLIO

- Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane -  VII -
- Tito Livio, Ab urbe condita (Storia di Roma), libri 1 e 2, su gutenberg.org. - 2008 - 
- G. Tomassetti - La Campagna Romana - II - Roma - 1910 -
- The Cambridge Ancient History - The rise of Rome to 220 B.C. - ed. F. W. Walbank - 1989 -
- G. Pinza, Ricerche... al V miglio dell'Appia, in Jahreshefte d. Österr. arch. Instituts, IX, Vienna 1906 -
- E. Pais, Storia critica di Roma, I, ii, Roma 1913.


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