MONETA AUREA DEI PARISII |
La città di Parigi, attestata come Lutetiam Oppidum Parisiorum da Cesare (Parisione nel V sec. d.c., Parigi nel 1265), prende il nome dalla tribù gallica. I Parisii si insediarono nel territorio circostante il loro capoluogo (o oppidum) intorno al 250 a.c., come menzionato per la prima volta nei Commentarii de Bello Gallico di Giulio Cesare.
I Parisii (in gallico: Parisioi) erano una tribù gallica che abitava sulle rive della Senna durante l'età del ferro e l'era romana. Sono menzionati come Parisii da Cesare (metà I sec. a.c.), Parísioi (Παρίσιοι; var. Παρήσιοι) da Strabone (inizi I sec. d.c.) e Tolomeo (II sec. d.c.), Parisi da Plinio (metà I sec. d.c.), e come Parisius e Parisios nella Notitia Dignitatum (V sec. d.c.). Un'altra tribù chiamata Parisii è documentata anche in Gran Bretagna.
Il nome etnico Parisii è una forma latinizzata del gallico Parisioi (sing. Parisios). Si trattava di un popolo a livello tribale molto combattivo e coraggioso, ma anche con alcune capacità manuali. Infatti già prima del periodo romano, i Parisii avevano una propria moneta d'oro, come si vede dall'immagine in alto. per il resto i guerrieri avevano facoltà di vita e di morte su mogli e figli finchè non erano in età di combattere.
Secondo i Commentarii de Bello Gallico, quando i Romani sotto Cesare entrarono in questo territorio, i Parisii iniziarono a bruciare le proprie città perché erano disposti a rinunciare a questi possedimenti piuttosto che farli prendere dai Romani.
Ma dopo sei anni di combattimenti, Gaio Giulio Cesare nel 53 a.c. convocò un’assemblea di tutti popoli gallici a Lutezia per stabilire la pace, ma poiché alcuni popoli non aderirono, inviò contro di loro le sue legioni, e al termine della riunione, Cesare poté annunciare che la Gallia centrale era “pacificata”, ovvero sottomessa a Roma. Tra i popoli sottomessi vi erano i Parisii.
ESUS, DIVINITA' GALLICA COLLEGATA AI SACRIFICI UMANI, RINVENUTA A PARIGI |
LUTEZIA
Nel 52 a.c., durante le guerre galliche, l’abitato celtico fu distrutto dai romani e ricostruito su un’isola della Senna; il nucleo urbano principale fu poi sviluppato sulla collina di Sainte-Geneviève, poiché la parte a nord della Senna era esposta a inondazioni. Questa zona della città rimase, infatti, quasi disabitata nell’alto impero, a differenza dell’insediamento meridionale, dove sono localizzati gli edifici pubblici romani.
Nel 52 a.c, di concerto con i Suessiones, i Parisii parteciparono all'insurrezione generale di Vercingetorige contro Giulio Cesare. Molti popoli si erano infatti ribellati contro i romani, compresi i Parisii, che si erano uniti alla coalizione dei popoli gallici, ma Cesare costrinse Vercingetorige a cercare protezione ad Alesia, nel territorio dei Mandubii.
PILASTRO PARISIO |
Le ricerche archeologiche svolte negli ultimi decenni a Parigi hanno mostrato che le più antiche costruzioni urbane della città gallo-romana sono state erette almeno cinquant’anni dopo la distruzione nel 52 a.c. dell’oppidum dei parisi.
Alcuni ritrovamenti archeologici sulla collina di Sainte-Geneviève fanno pensare che lì si stabilì un gruppo di militari gallici al servizio di Roma, per mantenere la vigilanza sui parisi, ostili al governo straniero.
La ‘‘rifondazione’’ di Augusto
Dall'analisi degli strati più profondi del terreno, la fondazione di Lutezia può essere datata alla fine dell’epoca augustea; dalla fine del I secolo il tessuto urbano s’infittì e le abitazioni furono costruite in muratura.
Lutezia, ovvero Parigi, conserva in particolare due di queste magnifiche opere architettoniche: la prima è l’anfiteatro, conosciuto come l’arena di Lutezia, una costruzione gallo-romana destinata a diversi spettacoli, dallo svolgimento dei ludi gladiatorii alle venationes (caccia e uccisione di animali selvatici) ma pure di rappresentazioni teatrali.
Costruito all’esterno delle mura, si crede che contenesse oltre 15mila spettatori: è uno dei monumenti più grandi di Parigi risalente all’epoca romana. Il secondo edificio di notevole importanza è rappresentato dalle imponenti terme di Cluny, uno dei tre bagni pubblici che la città ancora oggi conserva di epoca augustea.
A Lutezia, l’élite dominante era formata da un importante gruppo di galli romanizzati, soprattutto dai commercianti fluviali, i cosiddetti "nautae parisiaci" (navigatori parigini). Il commercio portò alla creazione di corporazioni che impiegavano manodopera per il trasporto delle merci e per le altre attività collaterali.
RIPRODUZIONE DELL'ANFITEATRO DI LUTEZIA |
Alla crisi dell’impero romano, Lutezia, come tutte le città della Gallia, subì un progressivo abbandono: i cittadini notabili lasciarono gli incarichi pubblici e i monumenti decaddero perdendo la propria funzione e importanza. Le strade non furono più conservate e riparate e le condizioni di vita della popolazione divennero sempre più precarie.
A partire dalla seconda metà del III secolo, all’epoca delle invasioni della Gallia da parte dei popoli barbari, i principali edifici cittadini furono circondati da mura e per la costruzione delle sue fondamenta furono utilizzati grossi blocchi di pietra provenienti dagli edifici dell’antica città, principalmente dall’anfiteatro.
IL TESORO DI PUTEAUX
Le monete furono scoperte nel dipartimento della regione dell'"Île-de-France", nella Francia settentrionale, a 8.7 chilometri dal centro di Parigi, ed emersero mentre erano in corso i lavori per allargare una strada a Puteaux. Alcuni operai scoprirono un contenitore con molte monete d'oro, del peso di circa 800 grammi. Le circostanze esatte della scoperta rimangono imprecise secondo il Dipartimento di monete e medaglie in Francia e viene da chiedersi la ragione di tanta segretezza.
BIBLIO
- Giulio Cesare - Commentarii de Bello Gallico -
- Strabone - Geōgraphiká, 4:3:5;
- Claudius Ptolemaeus - Geōgraphikḕ Hyphḗgēsis -
- Plinio il Vecchio - Naturalis Historia, 4:107.
- Notitia Dignitatum -
- H. Sauval - Histoire et recherches des antiquités de la ville de Paris - C. Moette - 1724 - 2017 -
- Ernest Nègre - Toponymie générale de la France - Librairie Droz - 1990 -