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AULO LARCIO PRISCO - AULUS LARCIUS PRISCUS

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GENS ROMANA

Nome: Aulo Larcio Prisco, Aulus Larcius Priscus
Nascita: ... ...
Morte: ... ...
Professione: militare e politico
Padre: Aulus Larcius Lepidus Sulpicianus
Madre: Caecina Larga
Sorella: Larcia Priscilla
Nonno materno: Aulo Larcius Gallus
Nonno paterno: Aulo Larcius Gallus
Nonna paterna: Sulpicia Telero
Cariche: 
- sevir equitum Romanorum, 
- decemviri stlitibus judicandis, 
- quaestor, 
- governatore proconsolare dell'Asia, 
- comandante della Legio IV Scythica, 
- governatore della Siria, 
- tribuno della plebe, 
- pretore, 
- legato del governatore proconsolare della Hispania Baetica, 
- praefectus frumenti dandi, 
- legato della Legio II Augusta nella Britannia romana, 
- legato della Legio III Augusta, cioè governatore della Numidia, 
- governatore proconsolare della Gallia Narbonensis.
- sacerdote tra i Septemviri epulonum.

Aulus Larcius Priscus fu un senatore e generale romano che ricoprì diversi incarichi al servizio dell'imperatore facendo però uno strano cursum honorum in quanto Prisco ricoprì una carica molto elevata, ottenendo da molto giovane il governatorato della Siria. Fu anche console suffetto per il nundinium dell'ottobre-dicembre 110, con Sesto Marcio Onorato come collega. Conosciamo la sua vita quasi esclusivamente dalle iscrizioni.

Martha W. Baldwin Bowsky, membro dell'"Athens University Review of Archaeology (AURA)", ha scoperto l'ascendenza di Priscus. Era figlio di Aulus Larcius Lepidus Sulpicianus e di Caecina Larga; aveva una sorella, Larcia Priscilla. Il padre Sulpicianus è noto soprattutto come questore del governatore proconsolare di Creta e Cirenaica e comandante della Legio X Fretensis nell'anno 70. 

Il suo cursus honorum non elenca alcuna carica da quella di pretore in poi, quindi è possibile che Sulpicianus sia morto prima di raggiungere quel grado. Il nonno materno di Priscus era Gaio Silio, console nel 13 d.c.. I suoi nonni paterni erano Aulo Larcius Gallus, un membro della classe equestre, e Sulpicia Telero, una figlia dell'aristocrazia di Creta.



LA CARRIERA

Grazie a un'iscrizione eretta a Timgad, attuale Algeria, da un consiglio civico per commemorare il suo prestigioso status di patrono della città, un riconoscimento assolutamente eccezionale e di grandissima importanza, conosciamo la sua carriera fino al momento in cui ricoprì il consolato. Qualche anno prima Prisco aveva eretto una dedica a Giove Ottimo Massimo a Foum-Meriel, sempre in Algeria, che aiuta a determinare la sequenza di alcune delle sue cariche.

AE 1908, 237
I(ovi) O(ptimo) M(aximo) A(ulus) LARCIUS A(uli) F(ilius) QUIR(ina) PRISCUS SEVIRUM / 
DECEMVIRUM STLITIB(us) IUDICANDIS /
QUAESTOR PROVINCIAE ASIAE / 
LEGATUS AUGUSTI LEG(ionis) IIII SCYTHICAE / 
PRO LEGATO CONSULARE PROVINC(iae) SYRIAE / 
TRIBUNUS PLEBEI PRAETOR / 
LEG(ionis) PROVINCIAE HISPANIAE BAETICAE / 
PRAEFECTUS FRUMENTI DANDI / 
LEGATUS AUGUS(ti) LEG(ionis) II AUG(ustae) / 
LEGATUS AUG(usti) PRO PR(aetore) EXERCITUS AFRICAE / 
V(otum) S(olvit) L(ibens)  / 
[---]IMMIUS VALENS  / 
(centurio) LEG(ionis) III AUG(ustae)

- Dunque Priscus iniziò la sua carriera come "sevir equitum Romanorum" in occasione della revisione annuale degli equites. 

- Successivamente fu uno dei magistrati "decemviri stlitibus judicandis", uno dei quattro consigli che formavano i vigintiviri; un passo necessario per entrare nel Senato romano. 

- Successivamente Prisco fu nominato questore, il che lo ammise al senato. Dei venti questori nominati ogni anno, dieci erano destinati ad assistere i proconsoli delle province pubbliche; 

- Prisco fu assegnato al governatore proconsolare dell'Asia, una posizione di grande prestigio.

- Mentre Prisco era questore d'Asia, la sua carica successiva era quella di "legatus legionis" o comandante della Legio IV Scythica, che era di stanza nella provincia adiacente della Siria; ma a un senatore non veniva MAI assegnato il comando di una legione prima di essere stato pretore, un grado molto più alto ancora da raggiungere. E a questa carica poteva seguirne una più alta: governatore della provincia di Siria, carica che non si dava MAI all'uomo che non fosse stato già console. 

- Invece Prisco fu governatore della Siria nel 97/98, dodici anni prima di diventare console.

TRAIANO

IL RIVALE DI TRAIANO

In una lettera di Plinio il Giovane che scrive ad un amico sul breve regno dell'imperatore Nerva, sembra preoccupato da un uomo a capo di un imponente esercito nella parte orientale dell'impero che si presume fosse il governatore della Siria, fra l'altro rivale di Traiano per la successione al trono.

Il predecessore di Prisco come governatore della Siria era Marco Cornelio Nigrino Curiazio Materno, un valido generale che aveva ottenuto vittorie per Domiziano nelle guerre daciche, ma a questo punto scompare dalla storia. Qualsiasi rivale di Traiano, sarebbe stato rimosso da una posizione imperiale, se non giustiziato. Non si hanno notizie di Materno dopo il 97 d.c..

Viene pertanto da pensare che Traiano, uomo d'arme che sapeva conoscere gli uomini validi, volesse da un lato sbarazzarsi di un possibile contendente e dall'altro volesse premiare chi gli si era dimostrato sempre fedele e che aveva dimostrato molte qualità. Questo giustificherebbe la sua carriera esplosiva.



IL RITORNO A ROMA

Finita l'alta carica, Prisco tornò a Roma e riprese servizio presso l'Optimo Princeps. Ricoprì le due successive magistrature repubblicane, tribuno della plebe e pretore, quindi fu legato del governatore proconsolare della Hispania Baetica. Successivamente fu "praefectus frumenti dandi" (il prefetto responsabile della distribuzione del grano gratuito di Roma). 

Divenne poi legato della Legio II Augusta nella Britannia romana, e quindi della Legio III Augusta negli anni 105-108, che equivaleva a essere governatore della Numidia, dove la legione era di stanza. Qui Prisco si impegnò in una campagna militare, di cui però non si sa nulla. Ma dovette avere buon esito perchè per il 108/109 venne assegnato al governatorato proconsolare della Gallia Narbonensis.

Nello stesso anno in cui Prisco fu console, fu anche ammesso al sacerdozio dei "Septemviri epulonum". Le sue attività successive al consolato sono sconosciute. Anthony Birley ipotizza, sulla base di errori grammaticali in una delle iscrizioni, che la scarsa alfabetizzazione di Prisco abbia limitato il suo avanzamento. Ma siamo propensi a credere che chi scriveva sulla pietra fosse in grado di correggere eventuali errori, e che soprattutto a Roma perfino gli schiavi sapevano scrivere. Gli errori di grafia, visto le parti mancanti, sono tutte da dimostrare. Prisco potrebbe essere morto in combattimento o per cause naturali.

CIL VIII, 17891

A(ulo) LARCIO A(uli) FILIO QUIRINA PRISCO VI-VIR EQUITUM /
ROMANOR(um) X-VIR(o) STLITIB(us) IUDICAND(is) QUAESTOR(i) / 
PROVINCIAE ASIAE LEG(ato) AUG(usti) LEG(ato) LEG(ionis) IIII SCYTHICAE /
PRO LEG(ato) CONSULARE PROVINCIAE SYRIAE TRIB(uno) PLEB(is) /
PRAETORI PRAEF(ecto) FRUMENTI DANDI EX S(enatus) C(onsulto) LEG(ato) PRO/
VINCIAE BAETICAE HISPANIAE PROCO(n)S(uli) PROV /
CIAE GALLIAE NARBON(ensis) LEG(ato) AUG(usti) LEG(ionis) II AUG(ustae) LEG(ato) /
AUG(usti) PR(o) PR(aetore) EXERCITUS PROVINCIAE AFRIC(ae) VII-VIRO(o) /
EPULONUM CO(n)S(uli) DESIG(nato) PATRONO COL(oniae) D(ecreto) D(ecurionum) P(ecunia) P(ublica)

Traduzione:
Aulo Larcio figlio di Quirina Prisco seviro equitum /
romanorum, decemviro stlitibus iudicandis, questore /
della provincia d'Asia, legato di Augusto. legato della legione IIII sciitica /
prolegato consolare della provincia di Siria, tribuno della plebe /
pretore prefetto del frumento donato come da ex senato consulto, /
legato della provincia Betica Spagna, proconsole della provincia /
della Gallia Narbonense, legato di Augusto della legione II augusta, legato /
di Augusto propretore dell'esercito della provincia d'Africa, septemviro /
epulone, console designato patrono della colonia per decreto dei decurioni del denaro pubblico.


BIBLIO

- M. W: Bowsky - A. Larcius Lepidus Sulpicianus and a Newly Identified Proconsul of Crete and Cyrenaica - 1987 -
- M.W. Baldwin Bowsky - Lissos. Inscriptions found in Excavations of the Asklepieion - Athens University Review of Archaeology - Vol. 7 - 2021 -
- A. Berriman, M. Todd - A Very Roman Coup: The Hidden War of Imperial Succession, AD 96-8 - 2001-
- Alföldy and Halfmann - M. Cornelius Nigrinus Curiatius Maternus, General Domitians und Rivale - Chiron - 1973 -
- Birley - Fasti of Roman Britain -

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