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REGIONI ROMANE - ABRUZZO

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Si riscontrano tracce umane fin dall'età paleolitica, con insediamenti numerosi e sparsi in tutta la Regione. Presso Chieti e Popoli sono stati rinvenuti strumenti litici ed ossa di animali lavorate. 
Di epoca neolitica è invece il celebre insediamento di Ripoli i del 2.200 a.c., nella valle del torrente Vibrata, vicino Corropoli. 

E' un grande villaggio di capanne in cui si producevano ceramiche dipinte che si diffusero poi in molte zone d'Abruzzo. La popolazione di Ripoli era stanziale, praticava l'inumazione, l'allevamento, l'agricoltura e il commercio. 

Altri insediamenti neolitici si trovano a Lama dei Peligni, Lanciano e Bolognano. I culti neolitici in Abruzzo si riscontrano sia in grotta che in abitato e riguardano il Neolitico antico, medio e recente. Dell'Eneolitico restano nella piana del Fucino le ceramiche nere a incisioni geometriche e una gran quantità di strumenti ed oggetti in bronzo. La cultura appenninica si sviluppò infatti in Abruzzo durante l'età del bronzo medio (a partire dal 1500 a.c.).

Gli antichi popoli d'Abruzzo furono comunque:

GUERRIERO CAPESTRANO
- Carricini (gruppo sannitico), tra il fiume Sangro e le pendici della Maiella;
- Equi, tra il lago Fucino e la valle dell’Aniene:
- Frentani, di lingua osca insediati nella regione costiera dell’Adriatico centrale, tra le foci dei fiumi Sangro (territorio dei Marrucini) e Biferno (territorio dei Dauni);
- Marrucini, in una striscia di territorio lungo la costa adriatica, tra i vestini a nord, frentani e carricini a sud, peligni a ovest, mentre ad est si affacciava sull'Adriatico sulla costa compreso tra Ostia Aterni (Pescara) e Ortona (CH).
- , sulla riva sud-orientale del lago del Fucino, nelle tre vallate del Giovenco, di Ortucchio (AQ) e di Trasacco (AQ); confinando a nord con i Vestini Cismontani, a est con i Peligni, a sud con i Pentri e a ovest con gli Equi e i Volsci.
Marsi
- Peligni, confinavano a ovest con la catena del Sirente e i Monti della Meta che li dividevano dai Marsi, la catena Morrone-Majella dai Marrucini e dai Carricini, a est; il corso del fiume Aterno dai Vestini, a nord; l’altopiano delle Cinque Miglia dai Sanniti Pentri, a sud.
Pentri, abitavano il Sannio settentrionale nell’attuale territorio tra Abruzzo e Molise, tra le province di Campobasso, Isernia, L’Aquila e Chieti.
- Pretuzi, nel territorio compreso tra i fiumi Salinello e Vomano.



GLI EVENTI
  • 11 maggio 1181 a.c. mitica fondazione di Teate (Chieti) dai guerrieri Achei seguaci di Achille. Il piede di Achille viene rappresentato ancora oggi nello stemma della città di Chieti.
  • 1180 a.c. l'eroe troiano Solima, compagno di Enea, fondò le città di Solima-Sulmo (Sulmona) e di Anxia-Anxanon-Anxanum-Lanzano (Lanciano) quest'ultima ebbe nome in memoria di Anxa fratello di Solima.
  • 1000 a.c. mitica fondazione dai fenici di Petrut-Pretut-Interamnea Pretutia/Pretutianum-Pretutia (Teramo)
  • fondazione dai liburni (dalmati) di Truentum-Castrum Truentinum
  • fondazione di Hatria (Atri)
  • fondazione dai sabini di Amiternum
  • VIII - VI sec. a.c. Popolamento dell'appennino abruzzese dai sabini, seguendo il rito del Ver Sacrum (primavera sacra), con il quale si consacravano agli dei i nati durante la primavera. Essi, una volta divenuti adulti, lasciavano il proprio territorio per colonizzare una nuova terra, costituendo così un nuovo popolo. Le nuove tribù si consacravano nel nome di una divinità: Pico per i piceni, Marte per i marsi, Vesta per i vestini
  • 435 i romani conquistano Anxanum (l'odierna Lanciano) che diviene prima colonia romana e poi municipium
  • 325 a.c. nel corso della II guerra sannitica, una coalizione di vestini, peligni, marrucini e frentani viene sconfitta dai romani 
  • 320 ac. i romani affrontano e sconfiggono i Frentani 
  • 313 ac. le vicende spingono tutte le popolazioni osco-sabelliche a schierarsi al fianco sannita contro Roma.
  • 308 a.c. Peligni, Marrucini e Marsi dichiarano guerra a Roma che già due anni dopo ha ragione dei nemici, assicurandosi il transito nel loro territorio. 
  • 304 ac. definitiva sconfitta di Peligni, Marrucini e Marsi
  • 304 a.c. i romani fondano la colonia di Alba Fucens 
CISTERNA DI ATRI





  • 294 a.c. i Marsi si ribellano a Roma contro l’istituzione della colonia latina a Carseoli, subendo una sconfitta definitiva.
  • 293 a.c. Roma conquista Amiternum 
  • 290 a.c. dopo la battaglia di Camerino, tra piceni-romani contro i sanniti, le popolazioni dell'Abruzzo entrano a far parte come alleati dello stato romano
  • 286 a.c. il console Marco Valerio Massimo completa la via consolare Tiburtina che poi diventa Tiburtina-Valeria in suo onore. L'Abruzzo e l'Adriatico sono collegati a Roma. La strada passa in mezzo a Teate (l'attuale Corso Marrucino a Chieti) e termina a Ostia Aterni (il porto dell' Aterno, dov'è ora Pescara)
  • 76 a.c. nascita di Asinio Pollione a Teate
  • 142 - 117 a.c. costruzione della Via Cecilia 
  • 91- 89 a.c. Nella Guerra sociale contro Roma gli italici mettono in campo un esercito di 100.000 guerrieri, il gruppo dei Marsi è capeggiato da Quinto Poppedio Silone; Il comandante Marrucino Asinio Herio muore sconfitto da Gaio Mario
  • 91 a.c. Piceni, Marsi, Sanniti, Frentani, Peligni e Marrucini, a cui si aggiunsero poi tutti i popoli dell’Italia peninsulare, si unirono nella Lega Italica, scelsero Corfinio, ribattezzata "Italia", come capitale della nuova confederazione da opporre a Roma. È di questo periodo la prima attestazione storica del nome "Italia", rinvenuto infatti per la prima volta su una moneta della lega sociale con capitale a Corfinium
  • 89 a.c. la Lex Plautia Papiria dà la cittadinanza romana a tutti i popoli italici
  • costruzione della via Traiana
  • colonie romane a Anxanum, Alba Fucens, Castrum Novum e Castrum Truentum
  • 86 a.c. nascita di Sallustio a Amiternum
  • 85 a.c. Teate diventa capoluogo della neo costituita unità amministrativa romana "Tribus Arnensis", il futuro Abruzzo Citeriore
  • 43 a.c. nascita di Ovidio a Sulmo
  • Augusto divide l'Abruzzo tra le regioni Picenum e Samnium
  • 41 dc. l'imperatore Claudio fa scavare i tunnell  a sud di Avezzano per la famosa galleria con cui prosciugherà il Fucino.
  • 42 d.c. l'imperatore Claudio prosciuga temporaneamente il lago del Fucino 
  • 47 - 49 d.c. l'imperatore Claudio costruisce la via Claudia Nova rimette a nuovo la Valeria
  • 68 terremoto a Teate (l'attuale Chieti)
  • 101 terremoto a San Valentino in Abruzzo Citerio
  • 384 lastra di bronzo rinvenuta a San Salvo (CH), con inciso un decreto dell’assemblea municipale della città di Cluviae, dove si menzionano i “Cluvienses Carricini”
La conquista romana invade le città marse (ocres) di Milonia, Plestinia, Fresilia e Cesennia; di quelle volsche di Sora, Atina, Arpi e Comino; e di quelle pentre di Aquilonia e Aufidena. Roma, nella sua espansione verso est con le guerre sannitiche (343-291 a.c.) subisce un arresto nel carseolano e quindi nella zona occidentale del Fucino, dove gli Equi resisteranno per molti anni, cedendo solo nel 304 ac. il territorio che i Romani chiameranno Alba Fucens.

PELTUINUM
I romani danno il via collegamento tra la Tiburtina ed il Fucino con la Via Valeria. Tramite questo collegamento conquistano il territorio degli Equi, e poi il Fucino fino all’Alto Sangro. Qui i Romani si spingono a sud-est e conquistano il Sannio: le guerre sannitiche termineranno nel 290 ac., con la firma dei foedera, i trattati con i quali gli Italici vengono associati a Roma, concedendogli stessi, in cambio di sostegno in caso di guerra, ampia autonomia politico-amministrativa interna.

Con l'avvento dei Romani le antiche città vennero ristrutturate secondo le norme urbanistiche romane e vennero abbellite con la costruzione di grandiose opere pubbliche, come teatri, anfiteatri e terme. La realizzazione delle strade permise l’intensificazione dei traffici e degli scambi commerciali.

Il diritto di cittadinanza negato a suo tempo agli Equi, sottomessi intorno al 300, viene di nuovo richiesto e a causa del rifiuto del senato romano darà luogo alla guerra sociale (91-88 a.c.), vinta ancora una volta dai Romani, ma con la concessione ai Marsi della cittadinanza romana.

Con la concessione della cittadinanza l’Abruzzo divenne provincia augustea entrando, insieme al Molise, nella IV Regio Augustea “Sabina et Samnium” e successivamente, in epoca imperiale, nella Provincia Valeria.
I principali centri fiorenti abruzzesi furono i municipi romani di Chieti, Teramo e le città di Alba Fucens, Atri, Penne, Amiterno, Forcona, Aveia, Peltuino, Corfinio.  
Nella divisione augustea dell'Italia l'Abruzzo, con il Molise, a eccezione del Teramano, fece parte della Regio IV, denominata Sabina et Sannium; questa fu la premessa per il definitivo ingresso nel sistema di Roma, sancito dalla concessione della cittadinanza (nella prima metà del I secolo d.c.).


Alba Fucens
- nei pressi dell'odierna Avezzano - L'Aquila - Romani - Area archeologica comprendente mura poligonali, foro, basilica e edifici annessi; macellum: terme; varie domus romane: poco distante si trova l'anfiteatro.


Amiternum 
- nei pressi dell'odierna L'Aquila - Sabini e Romani - Anfiteatro romano; Teatro romano; Foro: terme: Villa con mosaici e affreschi:; resti delle terme: resti dell'acquedotto.


Anxanon
ALBA FUCENS
(Lanciano) insediamenti neolitici. Fondata circa nel 1180 a.c., da un compagno di Enea esule dalla guerra di Troia, Solima, che chiamò la città Anxanon dal nome di suo fratello Anxa. Il nome si sarebbe poi evoluto in Anxanum con la conquista romana (II sec. a.c.). Il parco archologico conserva: terme, teatro, ponte sulla valle Pietrosa (dedicato a Diocleziano), acquedotti, fontane e templi (dedicati a Giunone, Apollo, Marte). All'interno del Seminario si possono ammirare altri resti della Anxanum romana.


Allfedena
Fa parte della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia e del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Di origine sannitica, poi romana. Le tracce romane e dell'antica necropoli furono distrutte e trafugate dai tedeschi nell'ultima guerra. 


Aufidena
Tito Livio narra che venne conquistata dai Romani durante la III guerra sannitica nel 298 ac. dal console Gneo Fulvio Massimo Centumalo. Dopo la conquista romana divenne municipio nella II metà del I sec. a.c. e i suoi cittadini furono iscritti nella tribù Voltinia e fece parte della "regio IV Sabina et Samnium".


Aveia  
- Oggi Fossa, Aveia vestina nella IV regione augustea, nella conca aquilana, dove oggi è situato Fossa, piccolo comune nel cui territorio è stata rinvenuta una grande necropoli con tombe dal IX al I sec. a.c. Rinvenute: Iscrizione su roccia che attesta il culto di Bacco e Silvano, tracce di mura megalitiche, ara Fossae: sotto una grotta artificiale una lapide attesta il culto del Sole Invitto, Necropoli, un piccolo acquedotto. La città era lambita dalla strada consolare Claudia nova, costruita dall'imperatore Claudio nel 47.


Cluviae 
- nei pressi di Casoli - Chieti - Carricini e Romani - ritrovato un teatro, delle terme e delle strade lastricate, reti fognarie ben conservate e porzioni di murature in opera reticolata sovrastate da muretti a secco in ciottoli di fiume, cisterne per il deposito di cereali, interrate sia sotto che a fianco alle abitazioni romane riutilizzate.


AMITERUM
Corfinium 
- Corfinio - L'Aquila - Peligni e Romani sono stati rinvenuti frammenti di costruzioni intorno all'antica chiesa di S. Pelino, e il ponte sopra l'Aternus. Rinvenute invece molte iscrizioni ed epigrafi.


Forconium
- Forcona, strutture romane sottostanti l'antica Cattedrale di San Massimo, resti di un complesso termale che sono stati inglobati nelle fondazioni dell'edificio cinquecentesco di Villa Oliva, il tempio dedicato a Feronia, rinvenuto e reinterrato negli anni Settanta, oltre a numerose iscrizioni funerarie e dedicatorie, che confermano l'esistenza di un centro abitato d'età romana.


Hatria
- Atri, nelle Terre del Cerrano, prov. Teramo - Mura romane e teatro romano.


Histonium - Vasto - Chieti - Frentani e Romani - Teatro romano: Teramo ; II sec. d.c. a pochi m dall'Anfiteatro romano. Anfiteatro romano: resti I sec. d.c.. In via Antonio Bosco rinvenuto un tempietto romano. Necropoli di Ponte Messato: quartiere Cona vi è il Parco archeologico di Ponte Messato con strada romana e tombe. Di origine pre-romana e ampliata nel periodo romano, ai lati dell'antica strada lastricata, contornata di monumenti, Via sacra d'Interamnia. Domus e Mosaico del Leone: Mosaico del Leone, in Corso Cerulli. (Domus del Leone), il Mosaico del Leone databile I sec. a.c., uno degli esempi più alti dell'arte del mosaico.


Interamnia Praetutiorum 
- Teramo - Pretuzi, Romani - Sito archeologico di Torre Bruciata: Piazza S.Anna, fianco Chiesa omonima, resti di una sontuosa villa romana I sec. a.c. Sito archeologico di Largo Madonna delle Grazie: resti di abitazioni romane di età augustea e di un impianto industriale. Domus di Vico delle Ninfe: resti antica pavimentazione a mosaico, primi secoli d.c.


Iulianova
- Giulianova, nel III sec. a.c. i romani crearono presso le foci del Tordino, a meno di 2 km dall'attuale centro storico, una nuova colonia denominata Castrum Novum (o Castrum Novum Piceni), che si trasformò in un attivo centro commerciale e un nodo di comunicazioni Citata da Velleio Patercolo e da Strabone, si dotò di bagni termali e forse raggiunse in età imperiale un perimetro di 2 km-


Juvanum 
JUVANUM
- nei pressi di Montenerodomo - Chieti - Romani - foro, un tempio e una basilica, resti di un insediamento romano successivo alla guerra sociale; a sud est del foro sono stati ritrovati alcuni vani:uno di cucina per il focolare al centro; uno di taberna di un medico; uno la stanza di una ornatrix; a sud est del portico del foro, una mola olearia utilizzata per il riempimento della pavimentazione; tomba di un bambino con due bronzetti raffiguranti Ercole recante una lamina d'argento con un'incisione riempita a niello; statue di togati di cui uno con una bulla.


Lucus Angitiae 
- nei pressi 'odierna Luco dei Marsi - Marsi e Romani - tempio di età augustea, colonne doriche e sepolture; sculture a bassorilievo, monete.


Marruvium
- S.Benedetto dei Marsi, Dell'antico centro rimangono resti delle mura e dell'anfiteatro, iscrizioni, statue antiche e reperti vari. Recentemente sono stati ritrovati i resti di una domus di epoca romana, riportata alla luce ed oggi visitabile. Altri monumenti di notevole interesse sono i morroni, due strutture in muratura, probabilmente sepolture di epoca romana, e i resti della cattedrale di S. Sabina risalente al periodo paleocristiano. Nel sottosuolo della città è altresì visitabile una strada romana in buono stato di conservazione


Ocriticum 
- nei pressi dell'odierna Cansano - L'Aquila - Romani - parco naturalistico con tempio italico, tempio romano, sacello di divinità femminili, fornace.


Pallanum 
- Monte Pallano - Chieti - Frentani e Romani - mura megalitiche con due porte, rovine di un insediamento di medie dimensioni, un complesso di costruzioni attorno ad uno spazio centrale, tegole di terracotta, varie monete romane, numerosi manufatti di ferro, pavimentazioni in argilla, gesso e pozzolana in opus signinum.


ERCOLE DI SULMO
Peltuinum 
- Prata d'Ansidonia - L'Aquila - Vestini e Romani - teatro di età augustea, tratti di mura, un tempio forse di Apollo.


Penne
- nell'anno 87 acquistò il diritto di "civitas romana".


Sulmo
- « Mi è patria Sulmona, ricchissima di gelide acque, che dista nove volte dieci miglia da Roma. » (Ovidio, Tristia IV,10). Fondata da un compagno di Enea, Solima, esule dalla guerra di Troia.
(Ovidio, Tristia IV,10). Già oppidum dei Peligni, successivamente municipio romano, nel 43 a.c. Dagli scavi è emerso il Tempio di Ercole Curino, ai piedi del monte Morrone, con un bronzetto di Ercole del III sec. ac.


Teate 
- Chieti - Marrucini Romani - anfiteatro, teatro, terme, templi romani.


Teramo
- Nel centro storico dell'antica Interamnia Petruzia sono i resti del teatro e dell'anfiteatro romano e ruderi delle terme.


Truentum - Martinsicuro - Teramo - Castrum Truentinum. - Gli scavi condotti hanno riportato alla luce i resti della città, con un quartiere commerciale, già esistente nel II sec. a.c. e impiantato secondo un'urbanistica regolare. In epoca augustea prolungata fino alla foce del Tronto e a Castrum Truentinum la via Salaria.


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