La Colonna Menia (latino Columna Maenia) era un'antica colonna nel Foro Romano che si trovava nella zona del Comizio (Comitium), il centro politico di Roma, dove si svolgevano le più antiche assemblee dei cittadini (comizi curiati). Oggi ne sono visibili solo pochi resti, anticamente occupava l'angolo nord-orientale del Foro, tra la basilica Emilia, l'Arco di Settimio Severo e il Foro di Cesare. Proprio quest'ultimo ne invase gran parte della superficie per l'edificazione della nuova Curia Iulia.
La Colonna Menia distava poco dal Carcere Mamertino, (Carcer o Tullianum) dove oggi passa la via che fiancheggia l'arco di Settimio Severo. E' il carcere più antico di Roma, a ridosso della Via Sacra nel Foro, di due piani sovrapposti di grotte scavate alle pendici meridionali del Campidoglio, a fianco delle Scale Gemonie per questo dette Scale dei sospiri, verso il Comitium.
La colonna Menia, di cui l'origine del nome è dibattuta, è citata da Cicerone (106 a.c. - 43 a.c.) come luogo "presso il quale i debitori erano perseguiti dai creditori", e si trovava davanti al tribunale del pretore ed ai Rostra dove si affiggevano le proscriptiones (le proscrizioni).
Molti pensano che la colonna riguardasse il console Gaio Menio, un politico e generale romano, eletto console nel 338 a.c.. avendo come collega Lucio Furio Camillo. Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini. Presa Pedo, i due consoli espugnarono ogni singola città latina del Lazio che si era ribellata, ottenendo la definitiva sconfitta dei Latini e la fine della guerra latina.
Censore nel 318, Menio costruì i maeniana, gallerie per assistere agli spettacoli, e fece altri lavori nel Foro. Fu poi eletto dittatore nel 314 a.c., per il timore di una defezione di Capua, mentre l'esercito romano si trovava in Apulia per combattere contro i Luceri. Capua non defezionò, perché il capo della rivolta si suicidò alla notizia dell'investitura di un dittatore a Roma, mentre la successiva indagine a Roma, per verificare se qualche Senatore, fosse coinvolto nella congiura, non portò ad alcun risultato.
Ovvero si ritenne che Menio, primo console plebeo, tentasse in quel modo di colpire la nobiltà, procedendo a un'inchiesta intorno alle associazioni elettorali. Ma. pagando l'ardire di tanta sfrontatezza, fu costretto ad abbandonare la carica, fu sottoposto a processo e tuttavia infine venne prosciolto perchè non riuscirono ad accusarlo di alcuna corruzione o tanto meno errore da lui commesso.
- Camillo Ravioli - Ragionamento del Foro Romano: e de' principali suoi monumenti - Roma, Tipografia Delle Belle Arti - 1859 -
- Flaminio Vacca - Memorie di varie antichità trovate in diversi luoghi della città di Roma - 1594 -
- Filippo Coarelli - Storia dell'arte romana. Le origini di Roma - Milano - ed. Jaca Book -
- Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari - I tempi dell'arte - volume 1 - Bompiani - Milano - 1999 -
- Rodolfo Lanciani - Ancient Rome in the Lights of Recent Discoveries - Boston - New York - Houghton - Mifflin and Co. - 1888 - L'antica Roma - Roma - Newton e Compton - 2005 -
BIBLIO
- Tito Livio - Ab urbe condita libri -- Camillo Ravioli - Ragionamento del Foro Romano: e de' principali suoi monumenti - Roma, Tipografia Delle Belle Arti - 1859 -
- Flaminio Vacca - Memorie di varie antichità trovate in diversi luoghi della città di Roma - 1594 -
- Filippo Coarelli - Storia dell'arte romana. Le origini di Roma - Milano - ed. Jaca Book -
- Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari - I tempi dell'arte - volume 1 - Bompiani - Milano - 1999 -
- Rodolfo Lanciani - Ancient Rome in the Lights of Recent Discoveries - Boston - New York - Houghton - Mifflin and Co. - 1888 - L'antica Roma - Roma - Newton e Compton - 2005 -