La via Spluga (in latino via Speluca) era una strada romana consolare che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga. Era anche conosciuta come via Aurea perché gli antichi Romani chiamavano Cunus Aureus il passo dello Spluga.
Lungo l'arco alpino compreso tra il versante ligure e il fiume Ticino, si estraeva infatti l'oro in miniere ricavate nei massicci montuosi, che erano spesso costituite da grotte e caverne naturali. Nelle Alpi occidentali c'erano notevoli venature del prezioso metallo per cui era molto conveniente estrarlo metallo, mentre nel resto della catena alpina, essendo più scarsa la quantità del metallo, non era conveniente impiantare miniere.
- Luca Merisio - Via Sett Via Spluga - da Thusis a Chiavenna: due percorsi, mille emozioni - Lyasis Edizioni -
Dal nome del Cuneus Aureus, la porta cittadina di Milano da cui usciva la via Spluga, fu chiamata Porta Aurea. La via Spluga fu realizzata dagli antichi Romani alla fine del I secolo a.c. su volere di Augusto per facilitare la conquista dell'arco alpino e della Rezia, che avvenne tra il 16 e il 7 a.c., con l'intenzione di proseguire poi la conquista della Germania inferiore.
Dopo l'ampliamento della via voluto da Augusto, venne chiamata via Drusilla Augusta in onore a Livia Drusilla, terza moglie dell'imperatore, anche se il nome più usato sui documenti fu via Spluga. Infatti una pietra miliare trovata presso la Cascina Papina di Arcore, riportava il nome dell'imperatrice.
Il passo dello Spluga, che si trova nella valle più occidentale della Valtellina, in Valchiavenna, rappresenta quindi il "confine" orientale dei giacimenti auriferi, visto che l'ultima valle a est, dove è presente ancora una notevole quantità d'oro, è la valle fluviale scavata dal Ticino.
- la via delle Gallie,
- la via Regina, nome comune a una strada iniziava da Mediolanum, giungeva a Comum (Como) e terminava a Clavenna, e a un'altra strada che iniziava a Mediolanum e terminava a Cremona.
- la via Mediolanum-Bellasium, metteva in comunicazione Mediolanum con Bellasium realizzata sembra da Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.c..
- la via Mediolanum-Bilitio, situata nella Regio XI Transpadana che metteva in comunicazione Mediolanum con Bilitio, forse anche Curia Raetorum (Coira) passando da Varisium (Varese) e magari da Luganum (Lugano).
- la via Mediolanum-Brixia, metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Brixia (Brescia).
- la via Mediolanum-Placentia, nella Regio XI Transpadana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Placentia (Piacenza) passando da Laus Pompeia (Lodi Vecchio)
- la via Mediolanum-Ticinum, nella regio XI Transpadana, che congiungeva Ticinum (Pavia) con Mediolanum (Milano).
- la via Mediolanum-Verbannus, nella regio XI Transpadana, tra la fine dell'era repubblicana e i primi decenni dell'età imperiale, che congiungeva Mediolanum con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore) e poi con il passo del Sempione, grazie al quale si potevano valicare le Alpi-
La via Spluga proseguiva poi passando per Sextus ab Urbe Lapis (Sesto San Giovanni), dove intersecava la via Regina, continuando verso:
- Ad Octavum (Occhiate), la cascina più antica di Brugherio. Sorgeva nella località denominata Ad Octavum, perché si trovava all'ottavo miglio da Milano lungo la via Spluga,
- Modoetia (Monza), In epoca romana attestata come Moguntiacum (J. G. Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium), ma altri autori segnalano il vicus di Modicia, anche se nel territorio monzese sono state rinvenute presenze umane molto anteriori.
- Arculae (Arcore), la più antica testimonianza è una lastra marmorea dedicata a tale Giulia Drusilla.
- Uximatum (Usmate Velate), anticamente chiamata Uocimate e, prima che Vimercate divenisse Martesana, segnava il confine meridionale della Brianza.
- Lomagna (Lomagna), come da testo conservato presso la Biblioteca Ambrosiana, nel XVI secolo vennero qui arse vive, dall'Inquisizione, delle donne accusate di stregoneria.
- Osnagum (Osnago), vi passava la via Spluga, che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga. Osnago rimase comunque per molti secoli un piccolo centro agricolo,
- Cisnusculum (Cernusco Lombardone), della provincia di Lecco in Lombardia, situato nel territorio del Meratese.
- Melatum (Merate), le origini di Merate sembrano risalire all'epoca Gallo-Romana. Anticamente era chiamata Melate.
- Ebunus (Airuno), vi è stata rinvenuta una stele funeraria di forma lanceolata, con iscrizioni latine del periodo tardo romano venuta alla luce durante scavi presso l'attuale via Postale Vecchia.
- Greghentinum (Valgreghentino), in epoca romana vi passava la via Spluga, che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga.
- Olginatum (Olginate), Le prime testimonianze di insediamenti, favoriti dal vicino guado del fiume Adda, risalgono al III-IV secolo, con alcune sepolture e i resti di un ponte romano. In epoca romana era attraversato da due strade: la via Spluga, strada romana che collegava Mediolanum con il passo dello Spluga, e la via Bergomum-Comum.
- Pescatum (Pescate) vi sono emersi reperti di età romana (anfore cinerarie del II secolo e utensili di bronzo).
- Leucum (Lecco). poco prima del 1000 a.c. popolazioni di Galli e Celti emigrarono nel territorio lecchese per motivi di commercio. Leucos fu il nome dato dai Galli che abitarono queste zone sino all'epoca romana che si chiamò Leucum intorno al I secolo a.c. sotto il dominio di Giulio Cesare. Questo esclude l'ipotesi che Lecco sia stata fondata nel 95 a.c. da Licinio Crasso nell'area lariana con il nome di Leucera.
- Balabium (Ballabio), abitata dagli Orobi, poi dagli Etruschi, dai Galli e infine dai Romani.
- Cremenum (Cremeno) in Valsassina, nella provincia di Lecco in Lombardia.
- Barcium (Barzio), che sorge all'interno di una conca del cosiddetto Altopiano Valsassinese.
- Pasturium (Pasturo), della provincia di Lecco in Lombardia.
- Introbium (Introbio), prima etrusco e poi romano.
- Curtis Nova (Cortenova), sulla sponda sinistra del torrente Pioverna, sulle pendici della Grigna, nel cuore della Valsassina.
- Tacenum (Taceno), all'inizio della Val Muggiasca, sovrastato dai monti Cimone di Margno e Croce di Muggio.
- Vendronium (Vendrogno), reperiti un'olpe, brocca con collo allungato e bocca rotonda, e un cippo romani nel suo territorio.
- Bellanum (Bellano), nel secolo scorso furono frequenti i ritrovamenti di sepolture d'età romana.
- Dervium (Dervio), situato sulla sponda orientale del Lago di Como, in Lombardia.
- Agatha Catanensis (Sant'Agata di Gera Lario), si è scoperta una necropoli romana presso la frazione di Sant'Agata e, presso la chiesa di San Vincenzo, un mosaico del duecento e un architrave di un tempio dedicato a Giove con un'iscrizione commemorativa di un voto fatto dagli Auneuniates. Da Gera passava inoltre la via Regina, strada romana che collegava il porto fluviale di Cremona (Cremona) con Clavenna (Chiavenna) passando da Mediolanum (Milano).
- Novatum (Novate Mezzola), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Summus Lacus (Samolaco), sotto il dominio romano la Valchiavenna godette di una certa indipendenza, sebbene la "Tabula Clesiana", documento che attestava che la Valchiavenna era un "Municipium" di Como, fosse ancora in vigore nel 16 a.c.
- Gardona (Gordona), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Prata (Prata Camportaccio), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Clavenna (Chiavenna), traversata dalla Via Regina e dalla Via Spluga,
- Tarvessedum (Campodolcino), situato in Val San Giacomo, lungo la strada che conduce da Chiavenna al Passo dello Spluga.
- Madesimum (Madesimo), nella provincia di Sondrio in Lombardia. raggiungendo poi il passo dello Spluga (Cunus Aureus).
Dopo il valico alpino, la via Regina attraversava Speluca (Splügen, frazione del comune svizzero di Rheinwald, nel Canton Grigioni) per poi dirigersi verso Lindavia (Lindau, "Lago di Costanza" città della Baviera, in Germania) passando da:
- Lapidaria (Andeer), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Viamala. Il nome romano era Lapidaria. I ritrovamenti di monete del primo periodo imperiale indicano che i Romani nella conquista della provincia, la Raetia (dal 15 ac), passarono da Andeer.
- Salugus (Scharans), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Viamala.
- Ruzunnes (Rhäzüns), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Beneduces (Bonaduz), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Amedes (Ems), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden di cui è capoluogo.
- Fagonium (Felsberg), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Curia Raetorum (Coira), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Plessur.
- Tremunis (Trimmis), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Landquart.
- Zizuris (Zizers), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Landquart.
- L'Austria celebra la città romana di Brigantium - su Numismatica e storia - 2012 -
- Kurt Wanner - VIASPLUGA, Comunità Montana della Valchiavenna - 2001 -
Il passo dello Spluga, che si trova nella valle più occidentale della Valtellina, in Valchiavenna, rappresenta quindi il "confine" orientale dei giacimenti auriferi, visto che l'ultima valle a est, dove è presente ancora una notevole quantità d'oro, è la valle fluviale scavata dal Ticino.
La via Spluga iniziava a Mediolanum (Milano), dove incrociava:
- la via Gallica, che collegava i maggiori municipia della Pianura Padana, da Gradum (Grado) a Patavium (Padova), Vicetia (Vicenza), Verona (Verona), Brixia (Brescia), Bergomum (Bergamo), Mediolanum (Milano) fino ad Augusta Taurinorum (Torino).
- la via Gallica, che collegava i maggiori municipia della Pianura Padana, da Gradum (Grado) a Patavium (Padova), Vicetia (Vicenza), Verona (Verona), Brixia (Brescia), Bergomum (Bergamo), Mediolanum (Milano) fino ad Augusta Taurinorum (Torino).
- la via delle Gallie,
- la via Regina, nome comune a una strada iniziava da Mediolanum, giungeva a Comum (Como) e terminava a Clavenna, e a un'altra strada che iniziava a Mediolanum e terminava a Cremona.
- la via Mediolanum-Bellasium, metteva in comunicazione Mediolanum con Bellasium realizzata sembra da Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.c..
- la via Mediolanum-Bilitio, situata nella Regio XI Transpadana che metteva in comunicazione Mediolanum con Bilitio, forse anche Curia Raetorum (Coira) passando da Varisium (Varese) e magari da Luganum (Lugano).
- la via Mediolanum-Brixia, metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Brixia (Brescia).
- la via Mediolanum-Placentia, nella Regio XI Transpadana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Placentia (Piacenza) passando da Laus Pompeia (Lodi Vecchio)
- la via Mediolanum-Ticinum, nella regio XI Transpadana, che congiungeva Ticinum (Pavia) con Mediolanum (Milano).
- la via Mediolanum-Verbannus, nella regio XI Transpadana, tra la fine dell'era repubblicana e i primi decenni dell'età imperiale, che congiungeva Mediolanum con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore) e poi con il passo del Sempione, grazie al quale si potevano valicare le Alpi-
La via Spluga proseguiva poi passando per Sextus ab Urbe Lapis (Sesto San Giovanni), dove intersecava la via Regina, continuando verso:
- Ad Octavum (Occhiate), la cascina più antica di Brugherio. Sorgeva nella località denominata Ad Octavum, perché si trovava all'ottavo miglio da Milano lungo la via Spluga,
- Modoetia (Monza), In epoca romana attestata come Moguntiacum (J. G. Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium), ma altri autori segnalano il vicus di Modicia, anche se nel territorio monzese sono state rinvenute presenze umane molto anteriori.
- Arculae (Arcore), la più antica testimonianza è una lastra marmorea dedicata a tale Giulia Drusilla.
- Uximatum (Usmate Velate), anticamente chiamata Uocimate e, prima che Vimercate divenisse Martesana, segnava il confine meridionale della Brianza.
- Lomagna (Lomagna), come da testo conservato presso la Biblioteca Ambrosiana, nel XVI secolo vennero qui arse vive, dall'Inquisizione, delle donne accusate di stregoneria.
- Osnagum (Osnago), vi passava la via Spluga, che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga. Osnago rimase comunque per molti secoli un piccolo centro agricolo,
- Cisnusculum (Cernusco Lombardone), della provincia di Lecco in Lombardia, situato nel territorio del Meratese.
- Melatum (Merate), le origini di Merate sembrano risalire all'epoca Gallo-Romana. Anticamente era chiamata Melate.
- Ebunus (Airuno), vi è stata rinvenuta una stele funeraria di forma lanceolata, con iscrizioni latine del periodo tardo romano venuta alla luce durante scavi presso l'attuale via Postale Vecchia.
- Greghentinum (Valgreghentino), in epoca romana vi passava la via Spluga, che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga.
- Olginatum (Olginate), Le prime testimonianze di insediamenti, favoriti dal vicino guado del fiume Adda, risalgono al III-IV secolo, con alcune sepolture e i resti di un ponte romano. In epoca romana era attraversato da due strade: la via Spluga, strada romana che collegava Mediolanum con il passo dello Spluga, e la via Bergomum-Comum.
- Curtis Garlinda (Garlate), attestato dalla scoperta di alcune tombe antiche negli anni '70, il territorio era già frequentato in epoca romana.
- Leucum (Lecco). poco prima del 1000 a.c. popolazioni di Galli e Celti emigrarono nel territorio lecchese per motivi di commercio. Leucos fu il nome dato dai Galli che abitarono queste zone sino all'epoca romana che si chiamò Leucum intorno al I secolo a.c. sotto il dominio di Giulio Cesare. Questo esclude l'ipotesi che Lecco sia stata fondata nel 95 a.c. da Licinio Crasso nell'area lariana con il nome di Leucera.
- Balabium (Ballabio), abitata dagli Orobi, poi dagli Etruschi, dai Galli e infine dai Romani.
- Cremenum (Cremeno) in Valsassina, nella provincia di Lecco in Lombardia.
- Barcium (Barzio), che sorge all'interno di una conca del cosiddetto Altopiano Valsassinese.
- Pasturium (Pasturo), della provincia di Lecco in Lombardia.
- Introbium (Introbio), prima etrusco e poi romano.
- Curtis Nova (Cortenova), sulla sponda sinistra del torrente Pioverna, sulle pendici della Grigna, nel cuore della Valsassina.
- Tacenum (Taceno), all'inizio della Val Muggiasca, sovrastato dai monti Cimone di Margno e Croce di Muggio.
- Vendronium (Vendrogno), reperiti un'olpe, brocca con collo allungato e bocca rotonda, e un cippo romani nel suo territorio.
- Bellanum (Bellano), nel secolo scorso furono frequenti i ritrovamenti di sepolture d'età romana.
- Dervium (Dervio), situato sulla sponda orientale del Lago di Como, in Lombardia.
- Dorium (Dorio), situato sulla sponda orientale dell'Alto Lago di Como.
- Colicum (Colico), nel 46, secondo la Tabula Clesiana, il municipium di Como si era esteso sino alla Valchiavenna e alla Val Bregaglia. Tracce romane si hanno in un sepolcreto vicino al Trivio Fuentes nel 1848 nello scavo dell'alveo del fiume Adda, a monte del ponte sulla SS36, in due cippi marmorei trovati nel Pian di Spagna dove si citano gli "Aneuniates" come abitanti della zona, nelle tracce di selciato vicino al sepolcreto, nei frammenti di una lapide trovata ad Olgiasca e in alcune monete romane affiorate negli scavi.
- Colicum (Colico), nel 46, secondo la Tabula Clesiana, il municipium di Como si era esteso sino alla Valchiavenna e alla Val Bregaglia. Tracce romane si hanno in un sepolcreto vicino al Trivio Fuentes nel 1848 nello scavo dell'alveo del fiume Adda, a monte del ponte sulla SS36, in due cippi marmorei trovati nel Pian di Spagna dove si citano gli "Aneuniates" come abitanti della zona, nelle tracce di selciato vicino al sepolcreto, nei frammenti di una lapide trovata ad Olgiasca e in alcune monete romane affiorate negli scavi.
- Novatum (Novate Mezzola), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Summus Lacus (Samolaco), sotto il dominio romano la Valchiavenna godette di una certa indipendenza, sebbene la "Tabula Clesiana", documento che attestava che la Valchiavenna era un "Municipium" di Como, fosse ancora in vigore nel 16 a.c.
- Gardona (Gordona), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Prata (Prata Camportaccio), della provincia di Sondrio in Lombardia.
- Clavenna (Chiavenna), traversata dalla Via Regina e dalla Via Spluga,
- Tarvessedum (Campodolcino), situato in Val San Giacomo, lungo la strada che conduce da Chiavenna al Passo dello Spluga.
- Madesimum (Madesimo), nella provincia di Sondrio in Lombardia. raggiungendo poi il passo dello Spluga (Cunus Aureus).
- Lapidaria (Andeer), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Viamala. Il nome romano era Lapidaria. I ritrovamenti di monete del primo periodo imperiale indicano che i Romani nella conquista della provincia, la Raetia (dal 15 ac), passarono da Andeer.
- Salugus (Scharans), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Viamala.
- Ruzunnes (Rhäzüns), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Beneduces (Bonaduz), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Amedes (Ems), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden di cui è capoluogo.
- Fagonium (Felsberg), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Imboden.
- Curia Raetorum (Coira), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Plessur.
- Tremunis (Trimmis), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Landquart.
- Zizuris (Zizers), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Landquart.
- Lupinum (Maienfeld), comune svizzero del Canton Grigioni, nella regione Landquart.
- Vallis Dulcis (Vaduz), è la capitale del principato del Liechtenstein e la sede del Landtag.
- Vallis Dulcis (Vaduz), è la capitale del principato del Liechtenstein e la sede del Landtag.
- Campitemplum (Feldkirch), comune austriaco di 32 526 abitanti nel distretto di Feldkirch, nel Vorarlberg, del quale è capoluogo e centro maggiore.
- Brigantium (Bregenz). città dell'Austria nello Stato federato del Vorarlberg. Nel 15 a.c., i Romani la conquistarono facendone un accampamento romano, a cui venne conferito lo status di città col nome di Brigantium. Attorno al 50 a.c. fu la sede dell'ammiragliato romano del Lago di Costanza. Nel 259-260 la città romana venne distrutta dagli Alemanni, una popolazione germanica che attorno al 450 si sarebbe insediata nell'area.
Attualmente l'antica strada è ricalcata dall'ex strada statale 36 dello Spluga fino a Campodolcino: la via romana si staccava da quella moderna e percorreva i crinali per raggiungere il passo.
BIBLIO
BIBLIO
- Kurt Wanner - VIASPLUGA, Comunità Montana della Valchiavenna - 2001 -