VIA ROMANA DI NOMENTUM |
Era tra le città che si ribellarono ai romani, dopo la morte di Anco Marzio (675 - 616 a.c.) e che dovette arrendersi all'esercito romano guidato da Tarquinio Prisco, che arrivò sotto le sue mura, dopo aver distrutto Apiolae, una cittadella dei Latini localizzata a Castel Savello, tra Pavona e Albano Laziale. dopo aver sconfitto gli Apiolani in battaglia.
Nomentum fece parte della lega delle città latine sconfitte da Roma nella battaglia del lago Regillo nel 496 a.c. quando due giovani guerrieri su cavalli bianchi si gettarono a combattere nelle prime file trascinando i Romani alla vittoria. Al termine della battaglia abbandonarono il campo ma corsero a Roma a portare la notizia della vittoria, avendo abbeverato i cavalli alla fonte di Giuturna, e poi scomparvero. Erano i divini Castore e Polluce.
Così Nomentum venne definitivamente sottomessa nel 338 a.c. e divenne municipio romano. Poi venne inclusa nella IV regio Sabina et Samnium ed ebbe quindi un discreto sviluppo come centro di produzione del vino e per la presenza di una stazione termale (Aquae Labanae, nell'attuale località di Grotta Marozza). Vi possedettero ville Seneca e Marziale.
Nel 741 subì una breve occupazione ad opera dei Longobardi, per cui l'abitato venne spostato in una posizione maggiormente difendibile, dando origine all'odierna Mentana. L'ultima citazione del nome risale all'800, quando vi si incontrarono papa Leone III e Carlo Magno.
I RESTI ARCHEOLOGICI
Resti antichi, individuati nel 1967 sulla base di una ricerca di Lorenzo Quilici, e studiati fino al 1976 da Corrado Pala per conto dell'Istituto di Topografia Antica dell'Università La Sapienza di Roma, sono presenti presso il Romitorio di Casali, presso Mentana; sulla vicina collina di Montedoro si trovano avanzi di mura difensive in tufo, attribuite al IV secolo a.c. Non è nota la collocazione dell'antico foro.
Presso l'attuale via Nomentana, di fronte al parco Trentani, sito al chilometro 21 della Nomentana e facente parte della Riserva Naturale di Nomentum, sono stati rinvenuti muri in laterizio, relativi probabilmente ad alcune botteghe e tabernae.
LA RISERVA NATURALE
La Riserva prende il nome dalla città latino-sabina di Nomentum (IV secolo a.cv.), della quale rimangono resti della cinta muraria in località Montedoro al km. 21,500 della via Nomentana.
Sono ancora visibili l’antico tracciato e parti del basolato della via romana.
BIBLIO
- Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane - libro III -
- Corrado Pala - Nomentum - Istituto di Topografia Antica dell'Università La Sapienza di Roma - De Luca editore - Roma - 1976 -
- Eugenio Moscetti e Alessandro La Porta - Nomentum - Storia e archeologia, in Salvatore G. Vicario (a cura di) - Nomentum, Lamentana, Mentana - Roma - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato -1999
- Eugenio Moscetti (a cura di) - Perduti o dimenticati I reperti archeologici di Nomentum, Monterotondo - Tipografia Balzanelli - 2007 -
- Paolo Togninelli (a cura di) - Tra Eretum, Nomentum e Crustumerium: Antiche modalità insediative nel territorio di Monterotondo - Roma - L'Erma di Bretschneider - 2013 -
- Eugenio Moscetti e Alessandro La Porta - Nomentum - Storia e archeologia, in Salvatore G. Vicario (a cura di) - Nomentum, Lamentana, Mentana - Roma - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato -1999
- Eugenio Moscetti (a cura di) - Perduti o dimenticati I reperti archeologici di Nomentum, Monterotondo - Tipografia Balzanelli - 2007 -
- Paolo Togninelli (a cura di) - Tra Eretum, Nomentum e Crustumerium: Antiche modalità insediative nel territorio di Monterotondo - Roma - L'Erma di Bretschneider - 2013 -