A Roma c'erano molti templi, sorti per volere del popolo ma soprattutto dai generali combattenti, che quando temevano le sorti di una battaglia, facevano voto di erigere un tempio dedicato al Dio invocato che gli avrebbe procurato la vittoria. Spesso tale voto veniva fatto prima di una battaglia e in tal caso il generale lo faceva pubblicamente di fronte all'esercito, affinchè i suoi uomini lo sapessero.
Ciò aveva delle ragioni, perchè i legionari, sapendo che il loro generale aveva promesso un tempio ad una determinata divinità, soprattutto a Minerva, o Marte, o Giove o Fortuna, ma anche altri, avevano ragione di pensare che la divinità in causa intervenisse a loro favore avendo l'interesse ad avere un tempio a lei/lui dedicato. Ciò dava maggiore speranza nella battaglia di vincere e di portare a casa un buon bottino. Se non si trattava di un tempio si trattava di un santuario o di un'ara, a seconda della situazione.
La fede dei Romani negli Dei era molto sentita, ma richiedeva un tempo molto limitato e moderati doveri nei confronti degli Dei. I compiti erano soprattutto affidati ai sacerdoti, i laici assistevano e pregavano solo in caso di necessità. Gli Dei non chiedevano nè amore nè timore, ma cerimonie e sacrifici in certe festività. Gli Dei andavano dunque onorati ma senza genuflessioni o fanatismi.
Il generale a cui aveva arriso la vittoria per merito di una divinità chiedeva al Senato o all'Imperatore, il permesso di edificare il tempio con una dedicatio da lui scelta, mentre il senato o l'imperatore ne decideva la costruzione e il modello. Talvolta un ricco cittadino si offriva di pagarlo, tutto o in parte, per ottemperare a un suo personale voto, o per farsi pubblicità, oppure donava delle statue o degli ornamenti.
Il generale, in mancanza di offerenti esterni, pagava tutto di sua tasca, anche perchè i generali che avessero vinto delle battaglie erano diventati ricchissimi attraverso i bottini e il governo delle province. Il tempio era un edificio importante per la forte pubblicità che faceva al suo dedicante, in quanto la Dedicatio ricorreva ogni anno, come un compleanno del tempio. Se al vittoria era però stata eclatante, si da procurare un trionfo al suo generale, in genere lo stato si accollava l'onere, almeno in larga parte.
Pertanto, inaugurazione a parte, la dedicatio del tempio veniva rievocata ogni anno con un rito speciale, e se il tempio era importante prevedeva una festa nazionale con astensione dal lavoro, donazioni dello stato agli indigenti, spettacoli pubblici, ludi e fiere di mercato.
Nell'anniversario del tempio si citava la Dedicatio, chi l'aveva fatta e chi l'aveva fatta costruire, all'occorrenza chi l'aveva terminata o chi l'aveva offerta. Si citava inoltre la situazione, in genere una vittoria riportata sul nemico, che aveva determinato la volontà di erigere il tempio, e se la vittoria era stata importante a volte pagava lo stato, e anche questo veniva citato.
Nell'anniversario del tempio si citava la Dedicatio, chi l'aveva fatta e chi l'aveva fatta costruire, all'occorrenza chi l'aveva terminata o chi l'aveva offerta. Si citava inoltre la situazione, in genere una vittoria riportata sul nemico, che aveva determinato la volontà di erigere il tempio, e se la vittoria era stata importante a volte pagava lo stato, e anche questo veniva citato.
Era pertanto una commemorazione a tutti gli effetti, organizzata dagli appositi magistrati, e il vincitore, se in vita, partecipava alla festa rievocando la sua vittoria, facendosi così ulteriore pubblicità e accrescendo il suo lustro, a sè e alla sua gens.
Anche se i templi erano molto antichi si citava la leggenda tramandata e il nome di coloro che avevano di volta in volta restaurato o abbellito il tempio, chiamando in causa, se possibile, i discendenti dei dedicanti o dei generosi restauratori.
LA FESTA NEL TEMPIO |
LA REALIZZAZIONE DEL TEMPIO
avveniva in cinque fasi:
- votum - la promessa della costruzione del tempio ad un Dio, generalmente per supplica o ringraziamento in occasione soprattutto di battaglie, talvolta per lotte interne o calamità naturali;
- locatio - la scelta del luogo della costruzione del tempio;
- inauguratio - prima della costruzione il luogo prescelto veniva delimitato e sacralizzato dagli Auguri;
- consecratio - terminata la costruzione, i Pontefici consacravano il tempio alla divinità;
- dedicatio - finalmente la dedica ufficiale al Dio, che in quel giorno (dies natalis) veniva celebrato con cerimonie che si ripetevano annualmente.
Tra i templi dedicati per grazia ricevuta in battaglia ricordiamo le feste del:
I gennaio - IOVIS - In onore di Giove Capitolino al Campidoglio.
Il tempio fu inaugurato il 13 settembre del 509 a.c. da Marco Orazio Pulvillo, console repubblicano,
nel I anno della Repubblica. La sua festa infatti si celebrò da allora anche il 15 settembre, in cui si ricordava la dedicatio del tempio.
Arrivato ai piedi del Tempio di Giove, il trionfatore romano scendeva dal carro e saliva la scalinata del tempio di Giove Capitolino.
Poi si toglieva la corona dal capo e la depositava sull'ara del Dio, a significare che il merito della vittoria era soprattutto dovuto alla benevolenza del Dio.
27 gennaio - CASTORIS ET POLLUXIS -
in onore dei divini gemelli. Si rievocava la dedicatio al tempio: dedicatio aedis castrorum. che si trovava nel Foro romano. Il culto dei Dioscuri fu inoltre particolarmente legato alla classe degli equites e probabilmente dal loro tempio partiva la tradizionale parata degli equites (transvectio equitum), istituita da Quinto Fabio Massimo Rulliano nel 304 a.c. e che si teneva ogni anno il 15 luglio, anniversario della battaglia.
1 - Kalendis Februaris - IUNO SOSPITA MATER REGINA -
Templum Iunonis Sospitae Matris Reginae - Dedicazione del tempio di Giunone Salvatrice Madre e Regina, divinità proveniente da Lanuvio. Era stato promesso da Caius Cornelius Cetegus nel 197 a.c. durante la guerra celtica.
Templum Iunonis Sospitae Matris Reginae - Dedicazione del tempio di Giunone Salvatrice Madre e Regina, divinità proveniente da Lanuvio. Era stato promesso da Caius Cornelius Cetegus nel 197 a.c. durante la guerra celtica.
15 aprile -TEMPLUM IOVIS VICTORIS IN QUIRINALE -
in onore di Iuppiter Victor, Giove che dà la vittoria. Si ricordava la dedicatio del tempio, voluto da Quintus Fabius Rullianus nel 295 a.c. nella guerra sannitica.
23 aprile - TEMPLUM VENERIA ERICINAE APUD PORTAM COLLINAM -
in onore di Venere Ericina in Sicilia. Il tempio, presso Porta Collina, era stato offerto dal consul L. Porcius Licinius nel 184 a.C. durante la guerra coi Liguri.
25 maggio - TEMPLUM FORTUNAE PUBLICAE IN COLLE QUIRINALIS -
in onore della Dea Fortuna Publica Populi Romani. Per la dedicatio del tempio sul Quirinalis da Q. Marcius Ralla nel 194 a.c. Il tempio era stato offerto da P. Sempronius Sophus nel 204 a.c. nella battaglia di Crotone contro Annibale.
1 giugno - TEMPLUM IUNONIS MONETAE IN CAPITOLIO -
in onore di Iuno Moneta, Giunone Ammonitrice. Per la dedicatio del tempio sul Capitolium di Camillus nel 345 a.c.
3 giugno - TEMPLUM BELLONAE AD CIRCUM FLAMINIUM -
in onore di Bellona, Dea della guerra. Dedicatio del tempio fatto costruire nel 296 a.c. presso il Circus Flaminius, in Campus Martius, da Appius Claudius Caecus.
6 - 8 giugno - TEMPLUM DEA MENS -
in onore della Dea Mente. Si ricordava la dedicatio del tempio sul colle Capitolium, costruita, su indicazione dei Libri Sibyllini, nel 217 a.c. ad opera del praetor T. Otacilius Crassus, dopo la sconfitta del Lacus Trasimenus contro Annibale. Il tempio venne consacrato nel 215 a.c.
27 giugno - TEMPLUM IOVIS STATORIS IN VIA SACRA -
in onore di Iuppiter Stator, Giove che impedisce la fuga, che rimane stabile in battaglia. Il tempio venne costruito per voto del console M. Atilius Regulus nel 294 a.c. durante una battaglia con i Sanniti.
15 luglio - HONOR ET VIRTUS -
in onore di Honor et Virtus, Dei Onore e Virtù. Nel 234 a.C. Q. Fabius Maximus Verrucosus dedicò un tempio ad Honor dopo la guerra con i Liguri. Nel 222 M. Claudius Marcellus, dopo la battaglia contro gli Insubri, decise di costruire un tempio dedicato ad Honor et Virtus, modificando il tempio precedente. Il tempio doppio venne consacrato nel 205 a.c. dal figlio di M. Claudius Marcellus.
23 settembre - TEMPLUM APOLLINIS IN CAMPO MARTIO -
in onore di Apollo. Dedicatio del tempio di Apollo in Campus Martius nel 431 ac. dal console Cneus Iulius, decisa nel 433 a.C. a seguito di una epidemia a Roma. Era anche chiamato Apollo Medicus.
26 settembre - TEMPLUM VENERIS GENITRIX -
in onore di Venus Genetrix, Venere Madre. Si ricordava la dedicatio decisa da Iulius Caesar nella battaglia di Farsalo, nel Forum Iulium, nel 46 a.c.; Genetrix per la divina origine della famiglia Iulia.
9 ottobre - TEMPLUM APOLLINIS PALATINI -
in onore di Apollo. Dedicatio del tempio di Apollo sul Palatinus avvenuta nel 28 a.c. La costruzione del tempio era stata promessa dall'imperatore Augustus nel 36 a.c. durante la campagna contro Sextus Pompeius.
25 dicembre - TEMPLUM SOLIS INVICTI -
in onore del Sol Invictus. Si ricordava la dedicatio del tempio nel 273 d.c. da Aureliano, rientrato a Roma dopo la vittoria di Palmyra.
AEDES IUVENTATIS IN CIRCO MAXIMO -
Santuario dedicato alla Dea Iuventas, la Giovinezza, corrispondente alla greca Hebe, nei pressi del Circo Massimo. Nel 207 a.c. M. Livius Salinator lo promise nella battaglia sul Metauro, venne dedicato nel 193 da C. Licinius Lucullus. Bruciò nel 16 a.c. e venne ricostruito dall'imperatore Augusto. Non si conosce il giorno e il mese della Dedica per cui nemmeno della festa.
BIBLIO
- Filippo Coarelli - I templi dell'Italia antica - Milano - 1980 -
- Georges Dumézil - Feste romane - Genova - Il Melangolo - 1989 -
- Howard Hayes Scullard - Festivals and ceremonies of the Roman republic - 1981 -
- William Warde Fowler - The Roman Festivals of the Period of the Republic - Londra - 1908 -
- Vittorio Spinazzola - Gli Augures - Forlì - 2011 -