Aegyptus fu una provincia Romana, fondata nel 30 a.c. dopo la battaglia di Azio che sconfisse Cleopatra e di Antonio, divenendo l'ultimo dei reami ellenistici conquistato dai Romani con cui prima di allora avevano relazioni amichevoli e commerciali.
Alla morte di Teodosio I, nel 395, l'Egitto entrò definitivamente a far parte dell'Impero romano d'Oriente, cioè Impero Bizantino, fino alla conquista araba del 641.
Nell'80 a.c. divenne sovrano un figlio di Tolomeo IX, Tolomeo XII Neo Dioniso (Aulete) ma l'Egitto era già un protettorato di Roma, che si impadronì della Libia e di Cipro. Nel 58 a.c. Tolomeo XII fuggì a Roma, in seguito a una rivolta della popolazione di Alessandria, ma tre anni più tardi i Romani lo restaurarono al potere. Morì nel 51 a.c., lasciando il potere al piccolo figlio Tolomeo XIII, che regnò insieme alla sorella e moglie Cleopatra VII.
Dopo la guerra civile alessandrina, un conflitto armato combattuto tra i fratelli rivali Tolomeo XIII, Cleopatra e Arsinoe IV, dal 48 al 47 a.c., che portò all'uccisione del giovane Tolomeo XIII, sconfitto in battaglia da Gaio Giulio Cesare nel 47 a.c., fu nominato collega e marito di Cleopatra suo fratello Tolomeo XIV.
In seguito Cleopatra si alleò con Marco Antonio, e con la Donazione di Alessandria, Antonio cedette all'Egitto numerosi territori orientali romani, Le donazioni comprendevano:
- Alessandro Elio. figlio maggiore di Cleopatra e Marco Antonio, fu nominato re d'Armenia, Media e Partia;
- la sua gemella Cleopatra Selene II ricevette la Cirenaica e la Libia;
- il giovane Tolomeo Filadelfo, terzogenito di Cleopatra e marco Antonio, fu messo a capo di Siria e Cilicia;
- Cleopatra fu proclamata regina dei re e delle regine d'Egitto, ed avrebbe regnato con Cesarione (Tolomeo XV, figlio di Giulio Cesare);
- Cesarione fu nominato, essendo figlio del deificato Giulio Cesare (figlio del dio), Re dei Re e re dell'Egitto, anche se Cesare stesso nel suo testamento letto pubblicamente in Senato aveva adottato in segreto il giovane pronipote diciottenne Ottaviano nominandolo suo erede e lasciandogli in eredità i tre quarti dei suoi beni.
Così fu guerra tra Roma e l'Egitto ma l'esercito egizio e la flotta tolemaica di Cleopatra, appoggiati dall'esercito di Antonio, subirono la sconfitta con Ottaviano nella battaglia di Azio del 31 a.c.. Cleopatra scappò in Egitto con 60 navi, e qui si uccise, dopo che Ottaviano aveva ormai conquistato il paese.
Il potere dell'imperatore romano ricalcava le prerogative e i poteri dei Tolomei; peraltro esistevano a Roma rivalità tra le comunità dei Greci e dei Giudei per il monopolio amministrativo ed economico del potere centrale, che i romani tentavano costantemente di tenere in equilibrio. L'importanza dell' Egitto era soprattutto economica, poiché esso era una delle maggiori sorgenti produttive del mondo romano, sia di grano, sia di papiri, di marmo e di stoffe.
L'amministrazione romana della provincia d'Egitto si stabilì ad Alessandria, sede del praefectus Alexandreae et Aegypti, che rappresentava l'imperatore, coadiuvato da due alti funzionari, uno per l'amministrazione della giustizia (iuridicus) l'altro per le finanze (idiologus), oltre all'ausilio di numerosi procuratores.
Roma introdusse nuovi funzionari, soprattutto della classe equestre, nuove forme di tassazione, abolì i titoli di corte tolemaici e l'autonomia della capitale. I Greci continuarono a lavorare nella maggior parte degli uffici amministrativi; come tutto l'Oriente ellenistico, si parlava greco, ma in ambito militare restò il latino. Anche la cultura e l'educazione rimasero greche durante il periodo romano.
Il paese era diviso in nòmi, governati da strateghi, a cui i romani avevano aggiunto un'epistrategia, che divideva il paese in tre grandi distretti civili: il Delta, l'Eptanomide e Arsinoite, e la Tebaide. L'Egitto perse qualsiasi agitazione dopo la pacificazione augustea, tanto che le forze stanziate si ridussero da tre a una legione.
Contemporaneamente nel I sec. si fortificò la frontiera meridionale dell'Egitto, il Dodecaschoenus che locava al suo centro, Hierasycaminus, il punto più meridionale stabilmente occupato dai Romani nell'Impero, usato sia come stazione militare quanto tappa di transito del commercio con la Nubia e l'Etiopia, ma pure con le Indie.
La comunità greca in Egitto fu a lungo preminente, poichè il possesso della cittadinanza di Alessandria facilitava molto nell'acquisizione della cittadinanza romana ed inoltre beneficiava di privilegi fiscali rispetto al resto del paese. La comunità giudaica non era affatto assuefatta alla dominazione romana e lo dimostrò con numerose ribellioni, soprattutto sotto Claudio e Traiano.
I confini dell'Egitto restarono, con Augusto, quelli che erano con i Tolomei, il Gatabathmus maior (Golfo di Sollum, Khalig es-Salum) a occidente, e le porte del Sinai, con la città di Pelusium (presso Tell Faramà), a oriente. Nella prima metà del II sec., dopo l'insurrezione giudaica domata da Traiano, il confine occidentale fu esteso a comprendere la Marmarica, tolta alla Cirenaica, sino alle porte di Darnis (Derna) e quello orientale si estese sulla costa settentrionale del Sinai, nel territorio dei Catabani, sino a Rhinocolura (el-Arish).
La riforma tetrarchica divise l'Egitto, attribuito alla diocesis Orientis, in quattro province: una a occidente, col nome di Libya sicca o inferior; il Delta fu diviso in due province, cui fu lasciato il nome di Aegyptus, con l'attributo di Iovia per quella sita ad occidente, e di Herculia per l'altra; il Medio e Alto Egito costituirono la provincia Thebais, dalla quale Arcadio staccò la parte settentrionale, creando una quinta circoscrizione dal suo nome (Arcadia).
Alla morte di Teodosio I, nel 395, l'Egitto entrò definitivamente a far parte dell'Impero romano d'Oriente, cioè Impero Bizantino, fino alla conquista araba del 641.
I TOLOMEI
Dopo la guerra civile alessandrina, un conflitto armato combattuto tra i fratelli rivali Tolomeo XIII, Cleopatra e Arsinoe IV, dal 48 al 47 a.c., che portò all'uccisione del giovane Tolomeo XIII, sconfitto in battaglia da Gaio Giulio Cesare nel 47 a.c., fu nominato collega e marito di Cleopatra suo fratello Tolomeo XIV.
ALLEANZA TRA CLEOPATRA E MARCO ANTONIO
In seguito Cleopatra si alleò con Marco Antonio, e con la Donazione di Alessandria, Antonio cedette all'Egitto numerosi territori orientali romani, Le donazioni comprendevano:
- Alessandro Elio. figlio maggiore di Cleopatra e Marco Antonio, fu nominato re d'Armenia, Media e Partia;
- la sua gemella Cleopatra Selene II ricevette la Cirenaica e la Libia;
- il giovane Tolomeo Filadelfo, terzogenito di Cleopatra e marco Antonio, fu messo a capo di Siria e Cilicia;
- Cleopatra fu proclamata regina dei re e delle regine d'Egitto, ed avrebbe regnato con Cesarione (Tolomeo XV, figlio di Giulio Cesare);
- Cesarione fu nominato, essendo figlio del deificato Giulio Cesare (figlio del dio), Re dei Re e re dell'Egitto, anche se Cesare stesso nel suo testamento letto pubblicamente in Senato aveva adottato in segreto il giovane pronipote diciottenne Ottaviano nominandolo suo erede e lasciandogli in eredità i tre quarti dei suoi beni.
TEMPIO DO ABIDOS |
LA VITTORIA DI AZIO
Il potere dell'imperatore romano ricalcava le prerogative e i poteri dei Tolomei; peraltro esistevano a Roma rivalità tra le comunità dei Greci e dei Giudei per il monopolio amministrativo ed economico del potere centrale, che i romani tentavano costantemente di tenere in equilibrio. L'importanza dell' Egitto era soprattutto economica, poiché esso era una delle maggiori sorgenti produttive del mondo romano, sia di grano, sia di papiri, di marmo e di stoffe.
FORTEZZA ROMANA DEL IV SECOLO AD AIN UMM DABADIB |
L'AMMINISTRAZIONE
Roma introdusse nuovi funzionari, soprattutto della classe equestre, nuove forme di tassazione, abolì i titoli di corte tolemaici e l'autonomia della capitale. I Greci continuarono a lavorare nella maggior parte degli uffici amministrativi; come tutto l'Oriente ellenistico, si parlava greco, ma in ambito militare restò il latino. Anche la cultura e l'educazione rimasero greche durante il periodo romano.
Il paese era diviso in nòmi, governati da strateghi, a cui i romani avevano aggiunto un'epistrategia, che divideva il paese in tre grandi distretti civili: il Delta, l'Eptanomide e Arsinoite, e la Tebaide. L'Egitto perse qualsiasi agitazione dopo la pacificazione augustea, tanto che le forze stanziate si ridussero da tre a una legione.
Contemporaneamente nel I sec. si fortificò la frontiera meridionale dell'Egitto, il Dodecaschoenus che locava al suo centro, Hierasycaminus, il punto più meridionale stabilmente occupato dai Romani nell'Impero, usato sia come stazione militare quanto tappa di transito del commercio con la Nubia e l'Etiopia, ma pure con le Indie.
Le vie più importanti seguivano il Nilo o la costa del Mar Rosso, del Mediterraneo, verso la Palestina e verso la Cirenaica. Strade carovaniere attraversavano la penisola del Sinai dirette a Petra, e il deserto libico per raggiungere l'oasi di Ammonium.
La comunità greca in Egitto fu a lungo preminente, poichè il possesso della cittadinanza di Alessandria facilitava molto nell'acquisizione della cittadinanza romana ed inoltre beneficiava di privilegi fiscali rispetto al resto del paese. La comunità giudaica non era affatto assuefatta alla dominazione romana e lo dimostrò con numerose ribellioni, soprattutto sotto Claudio e Traiano.
I confini dell'Egitto restarono, con Augusto, quelli che erano con i Tolomei, il Gatabathmus maior (Golfo di Sollum, Khalig es-Salum) a occidente, e le porte del Sinai, con la città di Pelusium (presso Tell Faramà), a oriente. Nella prima metà del II sec., dopo l'insurrezione giudaica domata da Traiano, il confine occidentale fu esteso a comprendere la Marmarica, tolta alla Cirenaica, sino alle porte di Darnis (Derna) e quello orientale si estese sulla costa settentrionale del Sinai, nel territorio dei Catabani, sino a Rhinocolura (el-Arish).
La riforma tetrarchica divise l'Egitto, attribuito alla diocesis Orientis, in quattro province: una a occidente, col nome di Libya sicca o inferior; il Delta fu diviso in due province, cui fu lasciato il nome di Aegyptus, con l'attributo di Iovia per quella sita ad occidente, e di Herculia per l'altra; il Medio e Alto Egito costituirono la provincia Thebais, dalla quale Arcadio staccò la parte settentrionale, creando una quinta circoscrizione dal suo nome (Arcadia).
I nòmi furono sostituiti dai pagi, e ai praesides spettarono i sommi poteri provinciali, sin che Teodosio li sottopose a un praefectus Augustali che governava la diocesis Aegypti. Sostanzialmente l'ordinamento di Diocleziano perdurò nell'età bizantina, con dispute, lotte religiose ed eresie in seno al Cristianesimo, il tutto finì con la conquista araba, completata alla metà del VII secolo.
BIBLIO
- Strabo - Geographica - XVII -
- G. Lombroso - Amministrazione romana - L'Egitto al tempo dei Greci e dei Romani - Roma - 1895 -
- J. Maspéro - Organisation militaire de l'Égypte byzantine - Parigi - 1912 -
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- J. Maspéro - Organisation militaire de l'Égypte byzantine - Parigi - 1912 -
- G. Rouillard - L'administration civile de l'Égypte byzantine - Parigi - 1928 -
- A. C. Johnson - Egypt and the Roman Empire - Baltimora - 1951 -
- S. Daris - Note per la storia dell'esercito romano in Egitto - 1956 -
- A. H. M. Jones -The Later Roman Empire 284-602; a social, economic and administrative survey - Oxoniae - Blackwell - 1964 -
- A. H. M. Jones -The Later Roman Empire 284-602; a social, economic and administrative survey - Oxoniae - Blackwell - 1964 -
- J. Lesquier - L'armée romaine d'Egypte d'Auguste à Diocletien - Mem. Inst. Fr. Caire - Il Cairo - 1918 -