I SARDI (Nemici di Roma)

Gli è stato intitolato lo stadio di Cagliari, a un uomo contadino e latifondista che odiava i romani, che era molto coraggioso, ma pure feroce e crudele e che provò a ribellarsi a Roma circa 220 anni a.c. Sulla base delle fonti, Ampsicora o Amsicora (in latino: Hampsicora; nato nel III secolo a.C., morto a Cornus nel 215 a.c.) fu un militare e latifondista sardo-punico, guida della rivolta antiromana del 215 a.c.

Sembra fosse il più ricco tra i proprietari terrieri della Sardegna dove si ergevano città-Stato alleate di Cartagine sulla costa meridionale con aree collinari e la vasta pianura campidanese. Nelle aree interne più montuose e nel nord, c'erano invece le tribù nuragiche che, tolleranti nei confronti dei Sardo-punici, erano anch'esse ostili ai Romani.

Con le vittorie di Annibale, Ampsicora, insieme ad Annone di Tharros, organizzò la rivolta delle città costiere della Sardegna contro i romani del 215 a.c., con l’appoggio dei Sardi Pelliti. I senatori di Cornus, la città in cui Ampsicora era il magistrato supremo, inviarono ambasciatori a Cartagine perché soccorressero i sardi contro Roma. 

Cartagine inviò allora Asdrubale il Calvo, con un’armata di circa diecimila soldati, ma le navi cartaginesi, giunte in vista di Cornus, furono spinte dai venti verso le Baleari. Il console romano Tito Manlio Torquato radunò a Cagliari due legioni e si avviò verso Cornus sorprendendo le poche truppe guidate da Josto, figlio di Amsicora, che fu sconfitto.

Ma l’arrivo di Asdrubale a Tharros con i rinforzi costrinse Manlio Torquato a ritornare nel sud dell’Isola. Ampsicora e Asdrubale unirono le loro truppe e marciarono anch’essi verso Caralis per tagliare i rifornimenti alle città della costa occidentale in mano romana.

La battaglia decisiva si svolse nei pressi di Decimomannu, a poche miglia da Cagliari e vide la sconfitta degli insorti, la cattura di Asdrubale e la morte di Josto. Ampsicora si rifugiò presso le tribù dell’interno ma, per la morte del figlio Josto e per non cadere nelle mani dei romani, si tolse la vita.

CORNUS