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CULTO DI CAMULUS

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MARS CAMULUS

Camalus era un Dio celtico conosciuto attraverso delle iscrizioni e delle rappresentazioni (C. VI 46) col Mars romano: BRh. 164 = 0. 1977, di Rindem presso Olivia:

"MARTI CAMULO SACRUM PRO SALUTE TIBERI CLAUDI CAESARIS AUGUSTI GERMANICI IMPERATORIS CIVES REMI QUI TEMPLUM EOMSTITUERUNT;

C. VI 46: ARDUINNE, CAMULO lOVI, MERCURIO, HERCULIS MARCUS QUARTIANUS MARCI FILIUS CIVES SAHINUS REMUS MILES COHORTIS"

Nella mitologia celtica, Camulo (in latino Camulus o Camulos) era la divinità della guerra dei Remi, una tribù celtica, britannica e gallica che abitava nell'area dell'attuale Belgio. Tracce di questo culto sono ritrovate anche in Gran Bretagna. Germania, Croazia, Italia, Francia, Romania, Scozia e Inghilterra.. Cesare narra che i Remi furono fedeli alleati dei romani e offrirono ostaggi e vettovaglie per il suo esercito. (De bello Gallico, II, 3.)

È più spesso equiparato al Marte romano ed è la divinità patrona di Camulodunum (Colchester). La città di Camulodunum, antica fortezza legionaria della provincia romana della Britannia, che corrisponde all'odierna città britannica di Colchester, e poi al centro romano di Colonia Claudia Victricensis. Era posizionata nel territorio dell'antica tribù celtico-belgica dei Trinovanti. Potrebbe anche essere stato patrono dei campioni, soprattutto nei giochi gladiatori.

Camulos è noto grazie alle epigrafi rinvenute in tutta Europa: a Magonza e Rindern, in Germania, dove è equiparato a Marte; a Solin, in Croazia, dove è equiparato a Marte e associato a Giove ed Epona; a Roma, associato ad Arduinna, Giove, Mercurio ed Ercole e a Reims, in Francia. La pietra di Rindern è decorata con un albero su entrambi i lati e un contorno di foglie di quercia. 

Ma le molte iscrizioni in Belgio, nelle regioni di Arlon e Kruishoutern, fanno supporre che Camulos fosse una divinità importante per i Remi, una tribù belga della regione, dai quali era denominato Camulos della Spada Invincibile. Il suo nome deriva dal celtico"Camuloduon", che significa "La Rocca di Camulo" dove Camulo rapprersentava il corrispettivo celtico di Marte, il Dio romano della guerra. 

Il suo nome fu alla base della città leggendaria di Camelot col suo castello d'oro e d'argento. I tolleranti Romani identificato Camulo con Marte e ne accolsero il culto, ma quando subentrò l'intransigente cristianesimo, gli Dei celtici vennero demoliti e i loro templi distrutti come tutti gli altri Dei.
Nelle immagini successive è stato talvolta raffigurato con le corna di un ariete e un invincibile con la  spada. 

CAMULUS RIPRESO DA UNA MONETA CELTICA

Vari reperti riguardanti la divinità sono stati rinvenuti: 
- a Reims (Durocortorum - Gallia Belgica), 
- Arlon (Orolaunum - Gallia Belgica), 
- Kruishoutem e Rindern (Harenatium nella Germania inferiore), 
- Mainz (Mogontiacum nel Germania Superior), 
- Kilsyth/ Bar Hill presso il Vallo Antonino in Scozia, 
- Sarmizegetusa (Colonia Ulpia Traiana Augusta Dacica Sarmizegetusa nella Dacia)  
- Southwark, Londra. 

Queste iscrizioni menzionano Marte Camulo. Si fa spesso riferimento a una pietra votiva a Roma, eretta da Marco Quartinio di Reims che prestò servizio con la guardia pretoriana, dove Camulo sarebbe menzionato senza il collegamento con Marte, ma questo non dimostra nulla. 

- Un'iscrizione trovata a Bar Hill, nel Dunbartonshire, sul muro di Antoine, recita Deo Marti Camulo.      -  Una seconda iscrizione che recita Marti Camulo è stata trovata a Croy Hill.                                            Per il resto, le prove provengono dai nomi dei luoghi:                                                                                  - Camulodunum (Forte di Camulo) oggi Colchester,                                                                                     - Essex e Camulodunum oggi Almondbury, Yorkshire.                                                                                - Anche il toponimo Camulosessa Præsidium (sede di Camulos), identificato come Castle Greg, nel West Lothian, in Scozia, sembra associato a questa divinità,                                                                                  - e la vicina Camilty, che, come Cameltree (XVIII secolo), potrebbe derivare dal brittico Camulos Tref, che significa "villaggio di Camulos".

La recente scoperta di una targa con una nuova iscrizione dedicata a Camulos a Londra recita:                  NVM AVGG DEO MARTI CAMVLO TIBERINIVS CELERIANVS C BELL MORITIX LONDINIENSIVM MVS                                                                                                                         (Per gli spiriti degli imperatori e per il dio Martius Camulos, Tiberinius Celerianus, custode dei guerrieri, Moritex del popolo di Londinium, [offre] questo memoriale in adempimento di un voto).        Moritex, il dedicatario dell'iscrizione, si descrive come custode dei guerrieri, probabilmente coinvolto con i gladiatori di Londra.     
                                                                                                                                                                  Data la possibile etimologia del nome Camulos come "Il Campione" (dalla stessa radice del cimbro camwr [campione] e campwr uno che compie imprese), si può associare Camulos ai gladiatori londinesi. L'interpretazione di Camulos come "campione" può anche alludere alla preferenza dei Celti per i conflitti individuali dei campioni piuttosto che la guerra.

Colonia Victricensis, o semplicemente Colonia, fu la prima delle tre colonie che i Romani fondarono in Britannia (C. in Essex), posta in un oppidum (forte) conosciuto come Camulodunum che significa “luogo fortificato di Camulus”, il dio celtico della guerra. Camulodunum era l’insediamento principale dei Trinovantes e comprendeva il più vasto complesso di terrapieni difensivi esistenti allora in Britannia. 


Dal 10 al 40, fu la sede di Cunobelinus, il più potente tra i re della Britannia. Nel 43 l'imperatore Claudio entrò a Camulodunum, quindi tornò a Roma per celebrarvi il trionfo. Vi fu costruita una fortezza per la legio XX. Nel 49  la legione fu ritirata e fu creata la colonia. La maggior parte delle vie venne conservata e molte caserme furono trasformate in case. 

Le difese legionarie furono rase al suolo e nella parte orientale, al posto degli abitati, vennero costruiti alcuni edifici pubblici. Tra essi vi erano un teatro e un grande tempio dedicato a Claudio. Nel 60/1 i Trinovantes si unirono alla vicina tribù degli Iceni e, guidati dalla regina Boudicca, incendiarono gli insediamenti romani di Camulus, Londinium (Londra) e Verulamium (St. Albans). 

Trent’anni più tardi la colonia di Camulus fu ricostituita e munita di un muro difensivo e di un fossato. Il tempio di Claudio fu restaurato e vi fu ristabilito il culto imperiale, benché sia possibile che nel frattempo Londinium fosse già divenuta più importante di Camulus

Dalla metà del II al III sec. si ebbe un periodo di relativa prosperità. Le abitazioni divennero più grandi e meglio costruite, molte dotate di un cortile o di padiglioni laterali, con pavimenti a mosaico. Vennero edificati diversi templi celtico-romani, il più importante si trovava a Gosbecks, dove era stato costruito un santuario sopra l’oppidum. Intorno al 275 vennero rinforzate le difese della città allargando il fossato e chiudendo tre porte cittadine per ostacolare le incursioni sulla costa orientale. I sobborghi si ridussero fin quasi a scomparire e gli abitanti diminuirono sempre più. 

Una chiesa costruita nel 330 presso un vasto cimitero cristiano dimostra che verso la metà del IV secolo vi doveva essere una notevole comunità cristiana nella colonia. Intorno alla metà del V secolo gli abitanti romano-britanni vennero assorbiti dalla cultura sassone straniera. All’interno delle mura comparvero capanne sparse mentre nelle antiche zone cimiteriali romane si trovano cremazioni sassoni con scudi e armi.



MITOLOGIA

Amando la bellissima Muirné, ma suo padre il druido Tagd è contrario, Cumhal deve rapirla. Allora il druido, per punire il figlio disobbediente, fa entrare il re d' Irlanda , Conn Cetchathach (Conn "alle cento battaglie"), che uccide il rapitore. 

Nella mitologia celtica irlandese , Cumhal (o Cumaill ) è un Dio guerriero molto temuto. È figlio del re dei Tuatha Dé Danann Nuada , marito di Muirné e padre di Finn Mac Cumaill , chiamato Deimne quando era bambino. Cumhal, come il Dio gallico noto come Camulos o Camulus , è stato paragonato a Marte , il Dio romano della guerra.



CAMULUS E MARTE

In Gallia, c'è un Dio Camulos, che i romani assoceranno a Marte. Questo nome è vicino a Cumhal per cui l'eroe "Cumhal" sarebbe solo una figura del Dio della guerra "Camulos" ma non è certo,
I Camulos sono cognomines relativi al Dio romano della guerra Marte, è possibile che Cumhal fosse in definitiva solo un eroico doppio di suo padre, il re degli dei Nuada



I REMI

I Remi, il cui nome significa "i primi" erano un popolo della Gallia Belgica meridionale, posti nella Piccardia francese. La loro capitale fu prima Vieux Reims, a Variscourt, e poi Durocortorum, oggi Reims. Cesare cita l'oppidum remo di Bibrax, presso cui, nel 57 a.c., ottenne un'importante vittoria contro i ribelli della Gallia Belgica. Menzionati più volte da Cesare nel suo De bello Gallico, di cui rimasero sempre fedeli alleati durante tutto il periodo della sua conquista della Gallia .

Dunque Cesare in soli dodici giorni allestisce uomini animali e salmerie, e in soli 15 giorni di marcia serrata raggiunge il territorio, il che fa tremare i Remi, gli abitanti dell'attuale territorio di Reimsche che gli inviano come ambasciatori Iccio ed Andecumborio, capi della nazione, a dire che si rimettono al popolo romano, "che loro non s'erano accordati con gli altri Belgi né si erano alleati contro il popolo romano, che erano pronti a dare ostaggi, obbedire agli ordini, accoglierli nelle città e aiutarli con frumento ed altri beni"



BIBLIO
 
- Un Dizionario di mitologia celtica - Oxford University Press - 2004 -
- Cesare - De bello Gallico -
- N. Crummy, Ph. Crummy,C. Crossan - Excavations of Roman and Later Cemeteries, Churches and Monastic Sites in Colchester - 1871-88 - Colchester - 1993 -
Ph. Crummy et al. - Camulodunum - Colchester - 1995 -

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