Nome: Annia Galeria Faustina Minor
Nascita: 130
Morte: Monte Tauro 175
Padre: Antonino Pio
Madre: Faustina Maggiore
Marito: Marco Aurelio
Figli: Commodo, Tito Elio Aurelio, Marco Annio Vero Cesare, Tito Elio Antonino, Annia Aurelia Galeria Lucilla, Cornificia, Domizia Faustina, Vibia Aurelia Sabina, Annia Aurelia Galeria Faustina, Adriano, Gemellus Lucillae, Tito Aurelio Fulvio Antonino, Fadilla.
Dinastia: Antoniana
I giudizi sulle donne attive e potenti come le Auguste del II secolo d.c. furono spesso malevoli e tutt'altro che veritieri, perchè la società romana mentre gradiva la donna solerte madre e moglie, non gradiva che si immischiasse negli affari dello stato. La società romana era piuttosto misogina, e non solo non permetteva cariche pubbliche alle donne, ma non consentiva neppure che si occupassero dello stato. La chiesa cristiana, più misogina della società romana, fece il resto demonizzando ogni donna di potere.
Annia Galeria Faustina, ovvero Faustina minore (130 circa – 175), fu imperatrice romana della dinastia degli Antonini, in quanto figlia dell'imperatore Antonino Pio e di Faustina maggiore; moglie dell'imperatore Marco Aurelio nonchè madre dell'imperatore Commodo.
Veramente Faustina era promessa a Lucio Vero, fratello adottivo di Marco Aurelio (Antonino li aveva adottati entrambi designandoli suoi successori), uomo però alquanto irresponsabile e dissoluto. L'aveva deciso per lei l'imperatore Adriano, ma nel 139 (a nove anni di età) fu data in fidanzamento al proprio cugino Marco Aurelio. Questi a sua volta aveva rotto il suo precedente fidanzamento per obbedire al volere di Antonino e poter diventare suo successore, cosa che avvenne nel 161. Ma anche il precedente fidanzamento era voluto dal genitore perchè al tempo solo gli orfani potevano scegliere i propri coniugi.
RICOSTRUZIONE DEL VOLTO |
La tarda e inaffidabile Historia Augusta racconta di sue relazioni con marinai e gladiatori ospitati spesso nella sua splendida villa di Gaeta, per cui Commodo sarebbe stato figlio di un gladiatore e per questo avrebbe amato l'arena (come se i gusti fossero ereditabili), o addirittura che Faustina l'avesse concepito da Marco Aurelio dopo aver fatto il bagno nel sangue di un gladiatore giustiziato.
La storia di Marco Aurelio sembrerebbe secondo alcuni scritta da Eutropio, quindi alla fine del IV secolo, secondo Theodor Mommsen invece l'opera venne inquinata da vari interpolatori che avrebbero modificato, nel V secolo, mentre la prima redazione dell'opera, risalirebbe, a suo avviso, al 330. Di certo è piena di falsi storici e di pregiudizi. Nella biografia dell’imperatore scritta da Giulio Capitolino, uno degli autori della “Storia Augusta” è Marco Aurelio stesso ad affermare che la fanciulla gli “aveva portato in dote l’Impero”.
Comunque Faustina dette al marito ben 13 figli (di cui solo un maschio e cinque femmine sopravvissero ai genitori), e immaginare una vita di libidine con 13 anni di gravidanza resta un po' difficile, anche perchè nel migliore dei modi occorre almeno un anno per riprendere il fisico dal parto, sia come forze che come aspetto.
I figli furono:
- Annia Aurelia Galeria Faustina, una delle mogli di Eliogabalo- Gemellus Lucillae, fratello gemello di Lucilla
- Annia Aurelia Galeria Lucilla, sposa di Lucio Vero, co-imperatore di Marco Aurelio
- Tito Elio Antonino
- Adriano
- Tito Elio Aurelio
- Domizia Faustina
- Fadilla
- Cornificia
- Tito Aurelio Fulvio Antonino, fratello gemello di Commodo (morto a 4 anni)
- Commodo (31 agosto 161-192), imperatore
- Marco Annio Vero Cesare
- Vibia Aurelia Sabina
Cinque femmine raggiunsero l’età adulta, dei maschi sopravvisse soltanto Commodo, il futuro imperatore (il suo gemello era morto all’età di quattro anni).
E' lo stesso marco aurelio a definire sua moglie (nei suoi scritti "Pensieri") “Dolce, amorevole, semplice” tanto più che la volle al suo fianco anche durante le battaglie, di certo lei non avrebbe potuto seguirlo se egli non avesse voluto.
Fu in occasione della nascita della primogenita che a Faustina fu riconosciuto il titolo di“Augusta”, che non le attribuiva un ruolo politico, ma tuttavia un onore di grande prestigio. La sua fecondità fu poi da tutti lodata e ammirata. Il matrimonio di Marco Aurelio con Faustina, così come quello di Antonino Pio con la madre di lei, fu lungo e solido.
Faustina per aver accompagnato il marito in campagne di guerra, ricevette il titolo di “mater castrorum”, cioè “madre degli accampamenti militari”, con il quale compare su iscrizioni e monete, titolo che rappresentava un ruolo pubblico accanto all’imperatore, anche se Marco Aurelio lodò sempre le sue qualità domestiche.
Il ruolo di materna protettrice dei luoghi militari, ruolo che ben era compatibile con la sua immagine di madre perenne in quanto perennemente incinta, dava ai soldati un impegno ulteriore alla loro lealtà nella protezione delle frontiere dell’Impero. Ella era la Madre Terra che non si può tradire e per cui si può dare anche la vita.
Marco Aurelio, uomo saggio e riflessivo, divise il potere, come stabilito dal padre, con il fratello adottivo Lucio Vero che, piuttosto dissoluto, durante la guerra contro i Parti si abbandonò a una vita di divertimenti mentre i suoi luogotenenti si occupavano della guerra. Marco Aurelio tollerava le leggerezze del fratello, ma quando questi morì, nel 169, egli poté governare liberamente senza dover nascondere le nefandezze del fratello. Sebbene amasse la pace fu costretto a sostenere molte guerre: contro i Parti, contro i Quadi e i Marcomanni, popolazioni germaniche che abitavano a nord del Danubio, viaggi in cui fu accompagnato dalla moglie.
Gli scrittori della “Storia Augusta”, la accusarono però di dissolutezza e di fedeltà coniugale.
Edward Gibbon, storico inglese del XVIII secolo, scrive di lei:
“Faustina non è meno famosa per le sue disonestà che per la sua bellezza. La grave semplicità di quel Principe filosofo non era capace di fermare la licenziosa incostanza di lei, o di frenare quella sfrenata passione che le faceva spesso trovare un merito personale nel più vile degli uomini. Marco Aurelio pareva o insensibile ai disordini di Faustina, o il solo in tutto l’Impero che l’ignorasse. Ciò gli procurò disonore. Egli promosse molti degli amanti di lei a cariche onorevoli e lucrose, ma per trent’anni continui le diede prove invariabili della più tenera confidenza e di un rispetto che non terminò se non con la di lei vita.”
Edward Gibbon, storico inglese del XVIII secolo, scrive di lei:
“Faustina non è meno famosa per le sue disonestà che per la sua bellezza. La grave semplicità di quel Principe filosofo non era capace di fermare la licenziosa incostanza di lei, o di frenare quella sfrenata passione che le faceva spesso trovare un merito personale nel più vile degli uomini. Marco Aurelio pareva o insensibile ai disordini di Faustina, o il solo in tutto l’Impero che l’ignorasse. Ciò gli procurò disonore. Egli promosse molti degli amanti di lei a cariche onorevoli e lucrose, ma per trent’anni continui le diede prove invariabili della più tenera confidenza e di un rispetto che non terminò se non con la di lei vita.”
Secondo Cassio Dione Faustina era coinvolta nell’usurpazione del 175 di Avidio Cassio. un generale di origine siriana, che aveva combattuto contro i Parti.
Poiché Marco Aurelio era gravemente malato, Faustina avrebbe indotto segretamente Avidio Cassio a prepararsi per l’usurpazione sposandola alla morte del marito.
Diffusasi la falsa notizia della morte di Marco, Avidio Cassio si era proclamato imperatore. Quando si scoprì che la notizia era falsa questi fu ucciso dai suoi stessi soldati.
Si dice che Marco Aurelio si fosse rifiutato di leggere i documenti che avrebbero dimostrato la colpevolezza della moglie, ma non era gravemente malato? Cassio Dione riporta la notizia che Faustina poteva essere morta anche a causa del suo coinvolgimento nell’usurpazione del 175 d.c. e che si fosse suicidata.
Ma la complicità di Faustina nella rivolta di Avidio Cassio per gli studiosi moderni non è credibile, come non lo è la presunta relazione con il genero Lucio Vero e che lo avesse poi avvelenato per vendicarsi di lui che aveva rivelato la loro relazione alla moglie Lucilla. Anche nelle lettere scambiate tra Frontone, scrittore e oratore, e Marco Aurelio, Faustina appare essere stata una buona madre, premurosa e attenta alla salute dei figli e una buona e virtuosa moglie di un imperatore filosofo.
Ma la complicità di Faustina nella rivolta di Avidio Cassio per gli studiosi moderni non è credibile, come non lo è la presunta relazione con il genero Lucio Vero e che lo avesse poi avvelenato per vendicarsi di lui che aveva rivelato la loro relazione alla moglie Lucilla. Anche nelle lettere scambiate tra Frontone, scrittore e oratore, e Marco Aurelio, Faustina appare essere stata una buona madre, premurosa e attenta alla salute dei figli e una buona e virtuosa moglie di un imperatore filosofo.
Ettore Paratore, illustre studioso della latinità così la difende: “Le accuse di dissolutezza appaiono assurde fino al ridicolo e all’irriverenza dinanzi alla romana fecondità di questa imperatrice che sembra in ciò rinnovare le matrone degli antichi templi.” ricordando inoltre un medaglione in cui Faustina è rappresentata con due suoi figlioli e un terzo sulle ginocchia.
Sul retro è inciso “Fecunditas Augustae” alludendo alla prolificità dell’Augusta Faustina. Ma Faustina compare pure su un’antica moneta raffigurante la “Concordia”, ed è la prima volta che, in luogo di due uomini, vengono raffigurati un uomo e una donna (Faustina) che si stringono la mano.
Faustina seguì infatti Marco Aurelio nella sua campagna nel nord (170 - 174) come pure nel viaggio in Oriente a seguito della usurpazione di Avidio Cassio (120 – 175), durante il quale morì, all'età di 56 anni, per malattia, lungo una sosta in Cilicia (Asia Minore), alla fine del 175. Faustina morì ad Halala, ai piedi della catena del Monte Tauro, che sarà ribattezzata Faustinopoli in suo onore.
Marco Aurelio fu molto provato dalla sua morte. Il Senato la dichiarò Dea, la sua immagine fu rappresentata nei templi a lei dedicati con gli attributi di Giunone, di Venere e di Cerere, e fu decretato che i giovani sposi andassero nel giorno nuziale a porgere voti dinanzi all’altare della “diva Faustina”, protettrice delle nozze che si auspicavano prolifiche come quelle di lei. Non solo fu divinizzata, ma in suo onore furono istituite dal senato sacerdotesse per il suo culto.
Nel luogo della morte, come è stato confermato dagli scavi, l'imperatore istituì la nuova colonia di Faustinopolis. Marco Aurelio così facendo la divinizzò, e in suo onore fu costruito un tempio a Roma e fondato un nuovo alimenta o sussidio per fanciulle bisognose, il secondo Puellae Faustinae dopo quello dedicato da Antonino Pio a Faustina maggiore. I Bagni di Faustina a Mileto vennero dedicati a lei. Il che dimostra quanto fosse4 amata dall'imperatore, dal senato e dal popolo, dimostrando inventate tutte le accuse contro di lei.