TEMPIO DI QUIRINO ( http://atlasofancientrome.com/ ) |
Il Quirinale era quindi solo l’estremità orientale dell’intera collina, proprio dove si trovavano il tempio di Quirino e la porta nelle mura serviane. L’altezza massima del colle (circa 57 metri) si raggiunge presso il quadrivio delle Quattro Fontane dove il suolo attuale è praticamente allo stesso livello di quello antico.
Il culto di Quirino si diffuse in epoca repubblicana e si fuse con quello del fondatore Romolo. Nel 290 a.c., il console Lucio Papirio Cursore, per aver conseguito la vittoria sui Sanniti del ottenne dal Senato di celebrare il suo trionfo, e, per ottemperare al suo voto, fece edificare un tempio dedicato al Dio Quirino, che si presume venne innalzato sui resti della tomba di Quirino che doveva già essere stata sacralizzata con l’erezione di un altare.
Alcuni suppongono vi fosse già un vero e proprio santuario, ma a noi sembra meno probabile, nessuno avrebbe osato distruggere un santuario a meno che le sue condizioni non lo richiedessero per la sua stabilità. Tuttavia essendo semmai il santuario molto antico non è una possibilità da escludere, fatto sta che il tempio venne edificato e dette il nome al colle stesso, già nella fase arcaica durante la quale l’area era occupata da popolazioni sabine. Dopo un incendio fu ricostruito e restaurato da Augusto.
Nella sua prefazione al libro dedicato al "nuovo Quirinale" Godart racconta che tra il 1998 e il 1999 dagli scavi per la posa di impianti tecnologici emersero varie strutture abitative del I secolo a.c.
Cinque anni dopo un altro scavo condotto nei giardini del Quirinale facesse riaffiorare un complesso termale e una statua femminile.
Disponiamo di un'immagine del tempio arcaico grazie alla raffigurazione su un rilievo in marmo del II sec. rinvenuto a piazza Esedra nel 1901 e oggi conservato nei depositi di Palazzo Massimo alle terme dove è raffigurato come un edificio tuscanico con frontone decorato con la scena di Romolo e Remo che prendono gli auspici per la fondazione di Roma.
RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO DI QUIRINO |
Nel De architectura di Vitruvio, inoltre, troviamo la descrizione del tempio della fine del I a.c., dopo il restauro augusteo compiuto nel 16 a.c., come di un tempio prostilo ottastilo periptero di ordine dorico con doppio ordine di colonne sui lati, circondato da un grande portico ad U.
Ignoriamo invece la sua posizione esatta. Il nome del Dio e del colle, derivavano da "Cures" che era il nome della città dei Sabini, da qui Dio Quirinus, forse divinità unitaria delle Cures ovvero delle città sabine, fino ad arrivare al termine Quirinalis. Comunque Il giorno dell’inaugurazione del tempio, il 29 giugno, divenne la nuova festa di Quirino.
Nel 2007 Andrea Carandini, presentando i risultati delle indagini del georadar condotte nei giardini del Quirinale, collocava la presenza del tempio esattamente sotto il palazzo presidenziale, ma il Prof. Filippo Coarelli, archeologo e studioso di storia romana, sostiene che questi resti siano in realtà parte del palazzo di proprietà di Plauziano, suocero dell’imperatore Caracalla, già in parte emerso negli scavi del traforo sotto il Quirinale compiuti nel 1901 che produssero il rinvenimento dei tubi con iscrizioni del proprietario del palazzo.
Secondo Coarelli invece il tempio del Dio Quirino giacerebbe sotto Palazzo Barberini, ovvero nella zona tra via Barberini e via delle Quattro Fontane, non solo in considerazione del fatto che il mons Quirinalis primitivo non arrivava oltre l’odierna Via delle IV Fontane, ma anche perché durante i lavori dell’ingresso alla galleria d’arte di Palazzo Barberini, sono state riportate alla luce potenti murature, oltre ad ambienti in parte affrescati, identificabili con le sostruzioni del grande podio-platea del tempio che sorgeva sul colle primitivo del Quirinale, mentre sul lato di Via Barberini sono state individuate porzioni delle imponenti fondamenta del tempio.
QUIRINO |
Secondo Coarelli invece il tempio del Dio Quirino giacerebbe sotto Palazzo Barberini, ovvero nella zona tra via Barberini e via delle Quattro Fontane, non solo in considerazione del fatto che il mons Quirinalis primitivo non arrivava oltre l’odierna Via delle IV Fontane, ma anche perché durante i lavori dell’ingresso alla galleria d’arte di Palazzo Barberini, sono state riportate alla luce potenti murature, oltre ad ambienti in parte affrescati, identificabili con le sostruzioni del grande podio-platea del tempio che sorgeva sul colle primitivo del Quirinale, mentre sul lato di Via Barberini sono state individuate porzioni delle imponenti fondamenta del tempio.