(Giuseppe Flavio, Guerra giudaica, III)
Il più vecchio nome celtico dato ad un insediamento vicino a Ratisbona era Radasbona, un sito dove fu costruito un forte romano intorno al 90 d.c.. Nel 179, un nuovo grande forte romano, chiamato Castra Regina ("fortezza presso il fiume Regen"). Attorno alla fortezza legionaria si sviluppò come in altre sedi legionarie anche il centro civile, alcuni santuari e cimiteri.
RESTI DELLA TORRE ROMANA |
Castra Regina era un importante accampamento nel punto più a nord del Danubio; corrisponde a quello che oggi è il nucleo della città vecchia di Ratisbona o Altstadt a est della Obere e Untere Bachgasse e a ovest della Schwanenplatz. Essa era posizionata al termine orientale del limes germanico-retico e fu fortezza legionaria della legio III Italica a partire dal 179 al termine del regno dell'imperatore Marco Aurelio.
Sotto Caracalla si ebbero le prime invasioni degli Alemanni (dal 213), i quali continuarono a guerreggiare con i successori, da Alessandro Severo a Massimino il Trace, fino a Gallieno, tanto che quest'ultimo decise il definitivo abbandono ed evacuazione di tutti i territori ad est del Reno ed a nord del Danubio, nel 260, a causa delle continue invasioni delle tribù germaniche limitrofe degli Alemanni.
Dopo il 275 ci fu un timido tentativo di recupero della zona del Taunus da parte dell'imperatore Probo, ma nulla di più. Le terre al di là di Reno e Danubio erano andate ormai perdute per sempre.
PORTA PRETORIA CON TORRE |
GLI SCAVI
Il primo centro civile romano (vicus) del Limes Romano Norico risale al I secolo e sembra avesse dimensioni notevoli. Gli scavi archeologici hanno evidenziato alcune strutture in legno dell'abitato. Più a sud, in località Kumpfmühl sono state trovate tracce di un importante forte ausiliario, distrutto probabilmente nel corso delle invasioni da parte dei Catti, durante le guerre marcomanniche (o Bellum Germanicum) attorno agli anni 170-179,
Qui fu costruita l'importante fortezza legionaria della legio III Italica, che misurava 540 x 450 metri, pari a circa 24,5 ha. Il campo era stato costruito fin da principio in muratura e davanti ad esso si trovava un fossato largo 6-7 m e profondo 2,5-3 metri. Il campo era costituito da quattro porte turrite, tra cui la Porta Praetoria (sul lato Nord) di cui sono ancora ben conservate le sue vestigia.
All'interno del campo sono stati effettuati numerosi scavi che hanno evidenziato tutta una serie di alloggiamenti per circa 100 uomini ciascuno. Al centro del campo sono stati trovati i resti di vari edifici pubblici: due terme, il Pretorio ed alcune fabbriche artigianali, con semplici pitture murali decorate.
RICOSTRUZIONE DELLA PORTA PRETORIA |
Ancora una nuova invasione barbarica ad opera degli Iutungi nel 357, portò così grave devastazione al campo militare ed al centro civile, che si suppone possa essere stato abbandonato dalla legio III Italica Il centro civile (Canabae).
Ad ovest del campo sorse rapidamente un centro civile (canabae), grande quanto lo era il campo militare.
Diversi scavi hanno messo in luce come doveva essere in linea di massima il tracciato cittadino di questo centro dove erano per lo più alloggiate le famiglie dei legionari.
E sembra che i mattoni usati nella costruzione del centro abitato provengano dalle vicine fucine della legione stanziata a Ratisbona e, inoltre, che questo centro fiorì soprattutto nella prima metà del III secolo, anche se non ci è noto il suo status giuridico.
BIBLIO
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- Erodiano - Storia dell'impero dopo Marco Aurelio - VI -
- E.Luttwak - La grande strategia dell'Impero romano - Milano - 1981 -
- S.Rinaldi Tufi -Archeologia delle province romane - Roma - 2007 -
- I ricordi - Marco Aurelio - Einaudi - 2015 -