Quantcast
Channel: romanoimpero.com
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2280

USURPATORI ROMANI ( I - II - III SECOLO )

$
0
0
PESCENNIO NIGRO


I SECOLO

USURPATORI MINORILUCIO ARRUNZIO CAMILLO SCRIBONIANO  (42)
Nome: Lucius Arruntius Camillus Scribonianus
Nascita: ...
Morte: 42
Padre: Marco Furio Camillo
Console: 32
Regno: 42
contro Claudio
Nome: Lucius Antonius Saturninus
Nascita: ... 
Morte: Vindonissa 89
Avo: Marco Antonio
Console: nell'82
Regno: 88-89
contro Domiziano




II SECOLO

AVIDIO CASSIO(175)
Nome: Gaius Avidius Cassius
Nascita: 130 dopo Cristo, Cirro, Turchia
Morte: luglio 175; Egitto/Siria
Gens: Cassia
Professione: Generale romano
Contro Marco Aurelio, in Siria, ucciso dai propri soldati


PESCENNIO NIGRO (193-194) 
Nome: Pescennio Nigro, Gaius Pescennius Niger  
Nascita: 135/140 Aquino
Morte: 194 Antiochia
Padre: Annio Fusco
Madre: Lampridia
Consolato: 180
Regno: 9 aprile 193 - Maggio 194


CLODIO ALBINO (196 - 197)
Nome: Decimo Clodio Albino, Decimus Clodius Albinus
Nascita:
 Hadrumetum, 25 novembre 145
Morte: Saona, 19 febbraio 197
Padre: Ceionio Postumo
Madre: Aurelia Messalina
Console: 187
Regno: 195-197




III SECOLO

GELLIO MASSIMO (219)
Nome: Gellius Maximus
Nascita: ....
Morte: 219
Padre: Lucio Gellio Massimo
Gens: Gellia
Professione: politico e militare romano
Contro Eliogabalo (218-222) , in Siria, giustiziato


VERO (fine 219)
Nome: Vero, Verus
Nascita: ...
Morte:  219
Vero era un senatore e comandante della Legio III Gallica in Siria. I suoi soldati avevano acclamato imperatore Eliogabalo nel 218, sostenendolo contro l'imperatore Macrino fino alla vittoria, ma furono molto scontenti del governo del giovane sovrano, specialmente per le sue eterodosse idee religiose. Vero decise così, nel 219, di rivendicare il titolo di imperatore romano. Eliogabalo fece giustiziare Vero, sciolse la legione e privò Tiro, città situata lungo la costa del Libano, dove si trovava il quartier generale di Vero, dello status di metropoli.


URANIO (221)
Nome: forse Urabio Antonino
Nascita: ...
Morte: ...
Per lo storico bizantino Zosimo nel 221 un certo Uranio si sarebbe ribellato ed avrebbe assunto la porpora contro uno dei Severi, Eliogabalo o Alessandro, senza successo. Potrebbe però essere stato confuso con Uranio Antonino, altro usurpatore ma nel 253 contro Valeriano.


SELEUCO (dopo il 221)
Nome: forse Giulio Antonio Seleuco, o Marco Flavio Vitellio Seleuco
Nascita: ...
Morte: ...
Secondo la narrazione dello storico del V secolo Polemio Silvio, si ribellò all'imperatore Eliogabalo. L'identità di Seleuco però non è sicura: potrebbe essere Giulio Antonio Seleuco, governatore della Mesia, o Marco Flavio Vitellio Seleuco, console posterior del 221, insieme a Gaio Vettio Grato Sabiniano, il primo consolato del regno di Elagabalo in cui egli non assunse il consolato; forse un gesto di condiscendenza per il Senato. Forse Seleuco era siriano e pertanto favorito da Giulia Soemia, siriana e madre dell'imperatore.


Nome: Lucio Seio Erennio Sallustio, Lucius Seius Herennius Sallustius
Nascita: ...
Morte: ...
Figlia: Orbiana
Professione: prefetto del pretorio 
Lucio Seio Sallustio, padre di Orbiana sposa di Alessandro Severo, era prefetto del pretorio di Alessandro, del quale aveva la completa fiducia. Seio fu così elevato al rango di cesare, probabilmente quando la figlia Sallustia Orbiana fu data in sposa all'imperatore. Sallustio, irritato dai raggiri e e la malevolenza di Iulia Mamea madre di Alessandro, aveva deciso di ritirarsi presso il campo dei Pretoriani, dove sua figlia, per sfuggire alla crudeltà della suocera, lo raggiunse.
Qui Sallustio chiese alla guardia pretoriana di proteggere sua figlia, ma per questo fu accusato da Mamea di complotto contro l'imperatore, facendolo arrestare e mettere a morte. Pur senza accuse, ma per il solo fatto di essere figlia di un traditore, Sallustia venne privata del titolo di Augusta, suo marito dovette divorziare da lei e venne esiliata sulla costa africana. In realtà Sallustio non solo non attentò all'imperatore ma no ne usurpò mai il trono, per cui a torto viene a volte considerato usurpatore.


TAURINO (232)
Nome: Taurino, Taurinus
Nascita: ...
Morte: 232
Usurpatore contro l'imperatore Alessandro Severo. Dalle fonti si sa che si fece acclamare augusto, che l'imperatore gli aveva inviato contro il generale Giunio Palmato che riportò la pace in Armeniama. e che poi si affogò volontariamente nell'Eufrate per timore di Alessandro. Probabilmente tentò di fuggire ma non gli riuscì e affogò.


QUARTINO (235)
Nome: Quartino, Quartinus
Nascita: ...
Morte: 235
Come narra lo storico Erodiano, dopo la morte di Alessandro Severo e la presa di potere da parte di Massimino Trace, una compagnia di arcieri dell'Osroene, in Mesopotamia, proclamò Quartino, amico di Alessandro Severo ed ex governatore di provincia, imperatore, probabilmente contro la sua stessa volontà. 
Gli arcieri, comandati da un certo Macedo, erano animati da spirito di vendetta per la morte di Alessandro Severo. Quartino stesso era stato estromesso dall'esercito da Massimino dopo la morte di Alessandro. In seguito tuttavia, Macedo tradì Quartino, lo uccise e ne portò la testa a Massimino. Nonostante questo, Massimino fece giustiziare anche Macedo.


MAGNO (235)
Nome: Magno, Magnus
Nascita: ...
Morte: 235
E' stato un usurpatore contro l'imperatore  Massimino Trace (235-238).
Senatore di rango consolare, morto l'imperatore Alessandro Severo condivise col resto del Senato il malumore per l'elezione di Massimino Trace. Assieme ad un gruppo di ufficiali e senatori, Magno cospirò per la deposizione di Massimino, progettando di far distruggere a dei soldati il ponte sul Reno attraverso cui sarebbe passato l'imperatore in occasione della sua campagna contro i Germani: Massimino sarebbe rimasto bloccato in territorio ostile, alla mercé dei nemici. Il complotto fu però scoperto, e Magno, con i suoi compagni, fu giustiziato.


SABINIANO (240)
Nome: Sabiniano, Sabinianus
Nascita: ...
Morte: fine III secolo
Sabiniano è stato un proconsole che si pose a capo di una ribellione contro Gordiano III in Africa autoproclamandosi imperatore, ma non ottenne sostegno dalle altre parti dell'impero. Dopo la sua sconfitta ad opera del governatore della Mauretania, i suoi sostenitori a Cartagine lo consegnarono alle autorità imperiali che lo giustiziarono.


SPONSIANO (244 circa)
in Mesia, esistenza dubbia, contro Filippo l'Arabo (244-249) la sua esistenza si basa su alcuni aurei trovati in Transilvania nel 1713, che testimonierebbero una sua rivolta contro Filippo, forse una resistenza della classe senatoriale, ma sembra che tali monete siano falsi moderni.


SILBANNACO (249 o 253)
Nome: Mario Silbannaco, Marius Silbannacus
Nascita: ...
Morte: metà del III secolo
Regno: tra il 244 e il 249, o nel 253
E' una figura misteriosa, nota solo da due antoniniani, contro Filippo l'Arabo (244-249). o contro Valeriano (200- 260)
Il dritto della prima moneta porta il ritratto dell'usurpatore con la corona radiata solare, un drappeggio e la corazza, e intorno la scritta IMP MAR SILBANNACVS AVG; 
il rovescio mostra Mercurio che regge una Vittoria e un caduceo, con la legenda VICTORIA AVG.
Per il luogo di ritrovamento, lo stile della moneta, e il nome 'Silbannacus' di origine celtica, si è ritenuto che Silbannacus fosse un comandante militare in Germania Superior, probabilmente rivoltatosi contro Filippo l'Arabo e soppresso da Decio, in quanto Eutropio riferisce di una guerra civile soppressa in Gallia da quest'ultimo.
Ma un secondo antoniniano è stato pubblicato nel 1996, e riporta la legenda, accorciata in maniera scorretta, MARTI PROPVGT. In base allo stile la moneta fu coniata a Roma, è di Emiliano del 253, per cui si pensò che Silbannaco si fosse ribellato in quell'anno, e che abbia tenuto il potere durante la marcia dell'imperatore Valeriano fino alla capitale. E' possibile che Silbannaco fosse un ufficiale lasciato da Emiliano a guardia della città, mentre l'imperatore si mosse incontro a Valeriano, acclamato imperatore dalle truppe. Dopo la sconfitta e la morte di Emiliano nel settembre 253, Silbannaco si sarebbe proclamato imperatore, col sostegno delle truppe rimaste a Roma il che gli permise di coniare monete a suo nome, prima che Valeriano lo giustiziasse.


IOTAPIANO (249)
Nome: Marco Fulvio Rufio Iotapiano, in lat. Marius Fulvius Rufius Iotapianus 
Nascita: ...
Morte: 249
Iotapiano apparteneva alla locale aristocrazia mediorientale romanizzata; il suo nome, che ricorda quello delle regine Giulia Iotapa I e Giulia Iotapa II, ipotizza un legame con i reali armeno- ellenistici di Commagene (Turchia sud-orientale), sottomessa ai Romani dall'imperatore Vespasiano, che la incluse nella provincia della Siria.
Aurelio Vittore riferisce che Iotapiano vantasse la discendenza da Alessandro Magno; secondo alcuni discendeva da Alessandro Severo, ma è pur vero che re Antioco I di Commagene affermava di discendere da Alessandro Magno. La ribellione iniziò in Siria, verso la fine del regno di Filippo l'Arabo, nel 248 o 249, come reazione all'aumento fiscale ordinata dal rector Orientis Gaio Giulio Prisco, fratello di Filippo.
La rivolta iniziò ad Antiochia, capitale della Siria, ma le monete provenivano fa zecche minori, quindi una ribellione di poca importanza e di breve durata. Iotapiano fu ucciso dai propri soldati, probabilmente all'inizio del regno di Decio, il quale aveva correttamente predetto a Filippo la caduta per mano di Iotapiano e Pacaziano.


PACAZIANO (249)
Nome: Tiberio Claudio Marino Pacaziano, in latino: Tiberius Claudius Marinus Pacatianus
Nascita: ... 
Morte: 248/249
Padre: Solemnius Pacazianus
Madre: Cornelia Optata Flavia
Sorella: Pacata
Gens: Claudia
Professione: militare


TITO GIULIO PRISCO (249-252)
Nome: Tito Giulio Prisco, latino: Titus Julius Priscus
Nascita: .. – ...
Morte: 251
è stato un governatore romano e brevemente usurpatore. Tra il 250 e il 251 i Goti traversarono il Danubio fino a Filippopoli, dove si trovava il governatore di Tracia e Macedonia Prisco, e l'assediarono. Un secondo gruppo di Goti mosse verso ovest ma, bloccati dall'esercito di Treboniano Gallo a Novae; si diressero verso Nicopoli, dove vennero sconfitti dall'imperatore Decio. I Goti di Cniva si mossero per ricongiungersi all'esercito, Decio li inseguì, ma venne sconfitto a Beroea. Prisco, ancora sotto assedio a Filippopoli chiese la pace a Cniva; in seguito accettò di essere proclamato imperatore (251). Ma il suo regno di durò poco: i Goti saccheggiarono Filippopoli, uccidendo un gran numero di abitanti tra i quali sicuramente Prisco.


GIULIO VALENTE LICINIANO (250)
Nome: Giulio Valente Liciniano, Iulius Valens Licinianus
Nascita: ...
Morte: 250
fu usurpatore contro l'imperatore romano Decio nel 250. In qualità di senatore, aveva il supporto del Senato romano e di parte della popolazione quando scatenò una rivolta contro l'imperatore che stava combattendo contro i Goti. Comunque, Valeriano, cui Decio aveva affidato i poteri su Roma in sua assenza, soffocò rapidamente la ribellione e Giulio Valente venne giustiziato.


URANIO ANTONINO (251)
Nome: Lucio Giulio Aurelio Sulpicio Severo Uranio Antonino, in latino: Lucius Iulius Aurelius Sulpicius Severus Uranius Antoninus;
Nascita: ...
Morte: 253-254
Usurpatore contro gli imperatori Valeriano e Gallieno, ribellatosi nelle province orientali nel 253/254. L'Uranio di cui parla Zosimo, ribellato nel 221 contro Eliogabalo o Alessandro Severo potrebbe essere un errore dello storico. In Siria, Uranio Antonino coniò delle monete con legende greche che lo proclamano imperatore, e datate al 253/254 in base alle ere seleucidi, seguite da altre monete di toni più più blandi.
Trattasi piuttosto del sacerdote Sampsigeramus, citato dallo storico siriano Giovanni Malala come il capo dei soldati armati di fionde che sconfissero il re sasanide Sapore I durante la sua terza invasione del territorio romano. Uranio sarebbe allora diventato imperatore per sopperire alla latitanza del potere centrale. Con l'avvicinarsi di Valeriano, Uranio avrebbe rinunciato all'usurpazione accordandosi con l'imperatore.


CIRIADE (260)
Nome: Cyriades, Mariades, Mareades
Nascita: ...
Morte: ...
Regno: 259-260


INGENUO  (m. 260)
Nome: Ingenuo, Ingenuus,
Nascita: ...
Morte:  ...
fu usurpatore contro l'imperatore Gallieno. Non vi sono monete coniate a suo nome per cui dovette avere un regno breve, su un territorio poi privo di zecche. La Historia Augusta lo elenca tra i Trenta Tiranni. Governatore della Pannonia o della Mesia, gli fu affidata l'educazione militare del figlio di Gallieno, Cornelio Valeriano, ma il ragazzo morì nel 258. 
Quando l'imperatore Valeriano fu catturato dai Sasanidi, mentre Gallieno era impegnato a tenere assieme il suo impero contro diversi usurpatori Ingenuo si proclamò imperatore. Gallieno richiamò le truppe dalla Gallia, e gli dette battaglia nei pressi di Mursa o Sirmio, l'usurpatore o venne ucciso in battaglia, o, le versioni sono diverse, si tolse la vita per evitare la cattura.


REGALIANO (260)
Nome: Publio Caio Regaliano, P. C. Regalianus
Nascita: ...
Morte: 260
Un usurpatore contro l'imperatore Gallieno. L'Historia Augusta lo elenca fra i Trenta Tiranni, ma pure Eutropio, che lo chiama Trebelliano, ed Aurelio Vittore nell'Epitome, dove lo chiama Regillianus. Secondo la Historia, discendeva dal re Decebalo; ma la sua famiglia era di ordine senatoriale, dato che sua moglie Sulpicia Dryantilla era di alto lignaggio. Fu, non si può negarlo, un uomo sempre apprezzato nell'ambiente militare, ma posto sotto osservazione da Gallieno, poiché appariva degno di ricevere l'Impero. 
Il futuro imperatore Claudio il Gotico ringraziò Regaliano per la riconquista dell'Illirico e per aver respinto orde di barbari presso Scupi, dove vinse nel 258-259. Dopo la cattura di Valeriano da parte dei Sasanidi, vi furono ondate di invasioni con diverse rivolte, come quella di Ingenuo, sconfitto da Gallieno. Nel 260 Regaliano venne eletto perché il suo nome implicava una dignità regale. Condusse molte operazioni militari contro i Sarmati, ma su istigazione dei Roxolani, e anche per i suoi soldati e i provinciali che temevano le reazioni di Gallieno, fu ucciso dai suoi stessi uomini. Le monete dicono che la rivolta fu breve e solo a Carnuntum. 
Per la Historia Augusta venne eletto dalle truppe di Mesia, forse per l'allontanamento di Gallieno, occupato con gli Alemanni in Italia. Nominò augusta sua moglie Sulpicia Dryantilla, coniando monete in suo nome. La morte di Regaliano lasciò parte delle province danubiane senza protezione, essendo Gallieno lontano. Quando giunse la rivolta dei Macriani, queste province la sostennero, nella speranza di porre fine alle devastazioni delle tribù di oltre confine.


TREBELLIANO (260)
Nome: Trebelliano, Trebellianus
Nascita: ...
Morte: 260
Fu un usurpatore dell'Impero romano contro l'imperatore Gallieno, incluso nella lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta, ma gli storici moderni sospettano sia un personaggio inventato. Fu un predone che regnò sui Cilici e chiamava la sua fortezza, sulle montagne dell'Isauria, "Palatium", come il palazzo imperiale sul Palatino a Roma e avrebbe pure creato una zecca.
Quando però lasciò la fortezza e raggiunse la pianura, fu sfidato ed ucciso dall'egiziano Causisoleo, generale di Gallieno, fratello di quell'Aurelio Teodoto che aveva sconfitto Mussio Emiliano. Gli Isauri immediatamente si arresero a Gallieno. Trebelliano è citato da Eutropio, ma sembrerebbe un'interpolazione successiva, o una confusione con Regaliano.


Nome: Tito Fulvio Macriano, detto Macriano Maggiore, latino Titus Fulvius Macrianus 
Nascita: ...
Morte: 260
Figli: Macriano Minore, Quieto
Moglie: Giunia
Professione: militare, procurator arcae et praepositus annonae in expeditione Persica
Regno: 260
I Macriani furono tre usurpatori che si ribellarono contro l'autorità dell'imperatore romano Gallieno, dopo che il padre e collega di questi, Valeriano, fu sconfitto e ucciso dai Sasanidi (260). Essi furono Macriano Maggiore e i suoi due figli, Macriano Minore e Quieto.


Nome: Tito Fulvio Macriano, detto Macriano Minore, latino Titus Fulvius Macrianus 
Nascita: ....
Morte: Emesa 261
Padre: Macriano maggiore
Madre: Giunia
Fratello: Quieto
Professione: tribuno militare
I Macriani furono tre usurpatori che si ribellarono contro l'autorità dell'imperatore romano Gallieno, dopo che il padre e collega di questi, Valeriano, fu sconfitto e ucciso dai Sasanidi (260). Essi furono Macriano Maggiore e i suoi due figli, Macriano Minore e Quieto. 


QUIETO (261)
Nome: Tito Fulvio Giunio Quieto, in latino Titus Fulvius Iunius Quietus
Nascita: ,,,
Morte: Emesa 261
Padre: Fulvio Macriano
Madre: Giunia
Regno: 260 – 261 con Macriano Minore
I Macriani furono tre usurpatori che si ribellarono contro l'autorità dell'imperatore romano Gallieno, dopo che il padre e collega di questi, Valeriano, fu sconfitto e ucciso dai Sasanidi (260). Essi furono Macriano Maggiore e i suoi due figli, Macriano Minore e Quieto.


LUCIO CALPURNIO PISONE FRUGI (261)
Nome: Lucio Calpurnio Pisone Frugi, Lucius Calpurnius Piso Frugi
Nascita: ...
Morte: 261
fu un usurpatore contro l'imperatore Gallieno, la cui storicità è in discussione, essendo la dubbia lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta l'unica fonte. La Historia afferma che Pisone discendeva dalla gens Calpurnia e che ricevette il titolo Frugi per i morigerati costumi; è anche possibile che abbia avuto il titolo Thessalicus.
Dopo la sconfitta e cattura dell'imperatore Valeriano per mano dei Sasanidi (260), il suo collega e successore, il figlio Gallieno, inviò Valente Tessalonico a sopprimere la ribellione dei Macriani, che si erano messi alla testa dell'esercito d'oriente. Secondo la Historia, Pisone fu inviato da Macriano (non si sa padre o figlio) in Achaea (Grecia), per uccidere Valente. Invece Pisone si diresse in Tessaglia, ove si proclamò imperatore, ma venne ucciso dai soldati di Valente.


VALENTE SENIOR (261)
Nome: Valente Tessalonico. o Valente Senior
Nascita: ...
Morte: Acaia, 261 circa
Valente Tessalonico è stato un usurpatore contro l'imperatore Gallieno. L'Historia Augusta lo annovera tra i Trenta Tiranni che usurparono il trono di Valeriano catturato a Edessa, nel 258 o 260. Valente avrebbe avuto un breve regno nella provincia romana di Achaea, di cui era Proconsole sotto Gallieno, nel 261, forse obbligato dai suoi soldati. 
Si oppose alla ribellione dei Macriani, i quali gli mandarono contro Pisone per metterlo a morte, ma Valente lo sconfisse e lo uccise, per essere ucciso a sua volta dai propri soldati. Secondo alcuni storici moderni, Valente possa essere identificato con Giulio Valente Liciniano o con Giulio Prisco, entrambi usurpatori contro l'imperatore Decio nel 250. Questo giustificherebbe l'assenza di attestazioni storiche riguardanti Valente Senior.


BALLISTA (261)
Nome: Ballista, o Balista, chiamato in alcune fonti Callistus
Nascita: ...
Morte: 261
Professione: militare, prefetto del pretorio
Un generale romano che sostenne la rivolta dei Macriani contro l'imperatore romano Gallieno. La Historia Augusta lo elenca tra i Trenta Tiranni. Ballista accompagnò l'imperatore Valeriano in Oriente per la campagna contro i Sasanidi, come prefetto del pretorio (260-261). 
Quando Valeriano fu sconfitto e catturato a Edessa, i Sasanidi penetrarono per tutta l'Asia minore per saccheggiare. Ballista, in accordo con Macriano, "praepositus annonae expeditionalis e procurator arcae expeditionis" (responsabile dell'amministrazione e dell'alloggiamento della campagna contro i sasanidi), trasportò le sue truppe in Cilicia, dove sconfisse più volte i nemici e tolse l'assedio sasanide alla città di Pompeiopoli, riprendendo grandi quantità di bottino. Inoltre intercettò i bagagli e le concubine del gran re, Sapore I, che decise di ritirarsi.
Svanito il pericolo sasanide, essendo Gallieno (figlio e collega di Valeriano), lontano in Occidente, Ballista decise di sostenere Macriano Maggiore, che controllava il tesoro dell'esercito, e acconsentì alla nomina di augusti dei suoi figli, Macriano Minore e Quieto, che gli confermarono il titolo di prefetto del pretorio.
Nel 261, Ballista rimase in Oriente con Quieto mentre i due Macriani, padre e figlio, vennero sconfitti dai generali di Gallieno nell'Illirico e uccisi dai propri soldati. Ballista fece uccidere Quieto, ma non riuscendo a mantenere la posizione, si ritirò a Emesa, dove fu attaccato da Odenato, alleato di Gallieno, che, lo sconfisse e trucidò Ballista.


MEMORE (262)
Nome: Memore, Memor
Nascita: ...
Morte: 262
Originario dell'Africa del nord, era responsabile della fornitura di grano per Roma. Dopo aver sedato la rivolta dei Macriani, Gallieno inviò Aurelio Teodoto (Aurelius Theodotus) in Egitto a debellare la rivolta di Mussio Emiliano ma i soldati di Teodoto uccisero anche Memore. Non essendoci la certezza che si sia proclamato imperatore o che avesse intenzione di farlo, è stato suggerito che Memore fosse stato giustiziato per il suo sostegno all'usurpazione dei Macriani.


MUSSIO EMILIANO (262)
Nome: Mussio Emiliano. Mussius Aemilianus 
Nascita: 211 
Morte: Egitto, primavera 262
Professione: militare
Di origine italica e di rango equestre, divenne sotto gli imperatori Filippo l'Arabo (244-249), Valeriano (253-260) e Gallieno, prima "praefectus vehiculorum trium provinciarum Galliarum", poi "procurator Alexandreae Pelusi Paraetoni", poi "procurator portus utriusque Ostiae" nel 247, viceprefetto della provincia di Aegyptus a fine anno 250, e infine prefetto d'Aegyptus dal 256 al 261. 
È ricordato da Eusebio di Cesarea come l'esecutore delle disposizioni di Valeriano contro i cristiani. Emiliano sostenne la ribellione dei Macriani nelle province orientali contro Gallieno, in occasione della cattura da parte dei Sasanidi di Valeriano (260). 
Sconfitti i Macriani, Emiliano dovette ribellarsi, forse assumendo la porpora. Il controllo dell'Egitto era fondamentale come granaio di Roma e dell'impero, e la Historia Augusta riferisce che Emiliano attaccò i granai imperiali, portando alla fame molte città. 
Gallieno inviò in Oriente il generale Aurelio Teodoto, che sconfisse Emiliano prima del 30 marzo 262 e lo fece giustiziare. Memor, forse sostenitore di Emiliano, tentò una resistenza, ma fu immediatamente ucciso.


CELSO (265)
Nome: Tito Cornelio Celso, Titus Cornelius Celsus
Nascita: ...
Morte: 265
Fu per breve tempo un usurpatore contro l'imperatore Gallieno. È incluso nella lista dei trenta tiranni della Historia Augusta. Celso fu un tribuno militare di riconosciuta onestà che viveva nella provincia d'Africa. Nel 265, mentre già diversi usurpatori rivendicavano l'impero, il proconsole della provincia Vibio Passieno e il generale del limes tripolitanus Fabio Pomponiano lo proclamarono imperatore d'improvviso, si che, non avendo pronte le vesti imperiali, dovette indossare le vesti prese dalla statua della Dea Caelestis.
Solo sette giorni dopo, Celso venne ucciso da Galliena, cugina dell'imperatore, e il suo corpo dato in pasto ai cani. Per la propria devozione a Gallieno, gli abitanti di Sicca Veneria ne issarono la testa su una croce, danzandole intorno.


MEONIO (266)
Nome: Meonio o Maconio, Meonius o Maconius
Nascita: ...
Morte: 266
Fu per breve tempo un usurpatore dell'Impero di Valeriano e Gallieno. Narra la Historia Augusta che Maeonio uccise Settimio Odenato, il generale che aveva ripreso il controllo delle province orientali per la cattura di Valeriano nel 260, di cui era cugino o nipote, e uccise pure suo figlio Hairan (chiamato Erode nella Historia)
Sembra venisse istigato da Zenobia, moglie di Odenato, che voleva far succedere al marito i propri figli; ma che avesse motivi personali per un breve esilio di Meonio, ordinato da Odenato per avergli mancato di rispetto. Come narra Giovanni Zonara, Meonio si proclamò imperatore, ma venne subito ucciso per ordine di Zenobia, che prese così il potere.


Nome: Postumo il Giovane, Postumus Iunior
Nascita: ...
Morte: 268
Regno268


AUREOLO (268)  
Nome: Manio Acilio Aureolo, Manius Acilius Aureolus
Nascita; Dacia, ...
Morte: 268
Professione: militare romano
Gens: Acilia


LELIANO (269)
Nome: Gaio Ulpio Cornelio Leliano, o Lolliano, Ulpius Cornelius Laelianus
Nascita: ... 
Morte:  269
Titolo: Usurpatore di Postumo Imperatore delle Gallie
Successore: Marco Aurelio Mario.
Regno: 269


POSTUMO (269)
Nome: Marcus Cassianius Latinius Postumus
Nascita: ...
Morte: 269
Regno: 260-269


MARCO AURELIO MARIO  (269)
Nome: Marco Aurelio Mario, Marcus Aurelius Marius
Nascita: ...
Morte: 269
Fu brevemente imperatore dell'Impero delle Gallie (269). È elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta. Secondo una tradizione tarda, era un fabbro che fece rapida carriera nell'esercito romano  diventando ufficiale. Secondo una tradizione popo la morte di Postumo, ottenne il potere forse per due o tre giorni, prima di essere ucciso da una spada di sua stessa fabbricazione.
Ma la storia è poco attendibile perchè dal numero di monete che coniò, dovette regnare almeno per dodici mesi. Sembra che Mario sia stato eletto dai soldati che avevano ucciso il suo predecessore Postumo perché questi non aveva loro permesso di saccheggiare la città di Magontiacum (Magonza) appena conquistata. Sembra che fosse stato scelto dai soldati a causa del suo nome augurale "Omen Nomen"
Mario permise ai soldati di fare bottino a Moguntiacum, poi trasferì la capitale ad Augusta Treverorum (Treviri) come testimoniano delle zecche attive, come quella di Moguntiacum probabilmente spostata a Colonia. Dopo qualche mese di regno venne assassinato, non si sa per quali motivi


CENSORINO (270)
Nome: Censorino, Censorinus
Nascita: ...
Morte: 270
Fu un usurpatore contro l'imperatore Claudio II il Gotico, attestato solo dalla Historia Augusta, che lo include nella lista dei Trenta Tiranni. Veterano della campagna persiana di Valeriano, Censorino si proclamò imperatore nel 269-270, e subito dopo venne ucciso dai propri uomini, a causa della sua disciplina troppo rigida. 
Sarebbe poi stato seppellito a Bologna. Sebbene gli venga attribuito un notevole cursus honorum con due consolati, due prefetture del pretorio e quattro proconsolati, non vi è traccia storica di lui.


DOMIZIANO II (271)
Nome: Domixiano II, Domitianus II
Nascita: ...
Morte: 271
Professione: militare
Fu comandante militare e usurpatore dell'Impero delle Gallie, governando sulla Gallia e la Britannia Romana per un breve periodo nell'anno 271. Zosimo lo descrive arrestato e punito da Aureliano per tradimento, ma la Historia Augusta, che lo ritiene comandante di Aureolo, nonché vincitore di Macriano Maggiore, non lo definisce usurpatore. Esistono però due monete che lo citano, una scoperta in Loira, Francia, nel 1900 e ritenuta inizialmente un falso, e una scoperta in un vaso di 5000 monete del 250-275 in Oxfordshire, Inghilterra, nel 2003,
Si pensa che il regno di Domiziano sia durato pochi giorni: iniziato come reazione a una invasione di Iutungi, sembra sia stato fatto uccidere da Aureliano per tradimento, forse per aver coniato le monete, per mano di Giulio Placidiano, comandante delle truppe del basso Rodano.


VITTORIA (271)
Nome: Victoria
Nascita: ...
Morte: ...
Figlio: Marco Piavonio Vittorino
Nipote: Vittorino Junior
Regno271 (?)


FELICISSIMO  (271)
Nome: Felicissimo - Felicissimus
Nascita: ...
Morte: 271
Professione: responsabile del sistema monetario della Zecca


MARCO PAVONIO VITTORINO (271)
Nome: Marco Piavonio Vittorino, Marcus Piavonius Victorinus
Nascita: ... 
Morte:  270/inizio 271
Fu usurpatore dell'Impero delle Gallie (268-270/271), le province dell'Europa settentrionale secessioniste dall'Impero romano. Vittorino nacque da una famiglia molto ricca e fu soldato sotto Postumo, governatore sul secessionista Impero delle Gallie: divenne  tribunus praetorianorum (tribuno dei pretoriani) nel 266/267 e console delle Gallie con Postumo, nel 267. Secondo la Historia Augusta fu associato al potere da Postumo, probabilmente dal 267. 
Alla morte dell'imperatore delle Gallie Marco Aurelio Mario, Vittorino fu eletto imperatore al posto dell'imperatore Claudio il Gotico dalle truppe di Augusta Treverorum (Treviri, Germania), riconosciuto dalle province di Gallia e Britannia, ma non dalla Hispania, che tornò all'Impero romano. Vittorino fu assassinato nel 270 o all'inizio del 271 da uno dei suoi ufficiali, Attitianus, la cui moglie era stata forse sedotta da Vittorino. 
La madre di Vittorino, Vittoria (o Vitruvia), fece deificare il figlio e, con un grosso donativo alle truppe, nominò governatore dell'Aquitania, Tetrico, come suo successore e nuovo usurpatore. Vittorino è elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta che cita pure Vittorino iunior, figlio di Vittorino eletto imperatore dalla propria famiglia il giorno dell'assassinio del padre, immediatamente ucciso dalle truppe.


SETTIMIO (271)
Nome: Settimio o Settimino Settimius o Settiminius
Nascita:  ...
Morte: 271/272
Fu un usurpatore che si proclamò imperatore romano nel 271 o nel 272, in Dalmazia (Dalmatia) la regione che si estendeva sulla costa orientale del mare Adriatico, durante il regno di Aureliano. Ciò avvenne quando i Goti minacciarono un'invasione, cessata la minaccia terminò la rivolta e Settimio fu ucciso dalle sue stesse truppe.


URBANO  (271)
Nome: Urbano, Urbanus
Nascita: ... 
Morte: 271/272
Fu un usurpatore contro l'imperatore romano Aureliano, che venne ucciso subito dopo la sua ribellione. Alcuni storici dubitano della sua esistenza.


VITTORINO IUNIOR (271)
Nome: Vittorino il Giovane, Victorinus iunior
Nascita: ...
Morte: Colonia Agrippina, 271 
Viene riportato nella lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta come un imperatore delle Gallie, usurpatore contro l'imperatore Aureliano, ma la sua figura non è altrove attestata. Secondo l'Historia Augusta, Vittorino senior, usurpatore nelle Gallie, ebbe un figlio, anch'egli chiamato Vittorino, che fu elevato al rango di cesare dalla nonna Vittoria, poco prima che il padre fosse ucciso a Colonia Agrippina in una ribellione, nel cui ambito subito dopo venne ucciso anche Vittorino iunior.


TETRICO (271-274)
Nome: Gaio Pio Esuvio Tetrico, Gaius Esuvius Tetricus 
Nascita:   ...
Morte: 271-274  Gallia


ZENOBIA (272)
Nome: Zenobia, Zenobia Settimia o Julia Aurelia Zenobia
Nascita: Palmira 242
Morte: presso Tivoli dopo il 275
Marito: Odenato
Figlio: Vaballato
Professione:  regina
Dopo la morte di Odenato, sua moglie Zenobia (242 - 275) prese la corona di Palmira in nome del figlio minorenne Vaballato, ribellandosi Roma e si autoproclamò Augusta nominando Augusto suo figlio Vaballato, divenendo così usurpatrice.


FIRMO (273)
Nome: Firmo, Firmus
Nascita: ...
Morte: 273
Professione: commerciante
Fu un usurpatore che si rivoltò contro l'imperatore Aureliano nella provincia d'Egitto, un uomo d'affari di Seleucia, con interessi economici dall'Egitto all'India e con Zenobia, regina dell'Impero di Palmira. Dopo che l'imperatore Aureliano sconfisse i Palmireni, riacquistandone i territori, Firmo si ribellò in Alessandria d'Egitto, interrompendo la fornitura di grano per Roma. Aureliano dovette quindi affrontarlo in battaglia e ucciderlo. In realtà Firmo non si proclamò imperatore, ma collaborò all'opposizione contro Aureliano dopo la sconfitta di Zenobia.
Un papiro egiziano dell'epoca testimonia di un certo Claudio Firmo (Claudius Firmus), un corrector; forse il generale inviato da Aureliano a sopprimere la rivolta, e l'autore della Historia, unica fonte per questo Firmo, potrebbe avere inventato questo usurpatore basandosi su un vero Firmo, ribellatosi in Africa nel IV secolo, contro Valentiniano I, confondendolo con l'ufficiale inviato a sopprimere la rivolta. La Historia Augusta riporta Firmo come molto ricco, forte e grasso, con una casa rivestita di pannelli di vetro e una grande biblioteca. Egli commerciava con l'India, con i Saraceni e i Blemmi. Anche qui interruppe della fornitura di grano dell'Egitto per Roma.


TETRICO JUNIOR (274 circa)
Nome: Gaio Pio Esuvio Tetrico iunior, Gaius Pius Esuvius Tetricus
Nascita: ...
Morte: dopo 274
Fu il figlio di Tetrico, imperatore dell'Impero delle Gallie (270-274). Nel 273 fu elevato dal padre al rango di Caesar, ricevendo anche il titolo di princeps iuventutis. Nel gennaio 274 entrò nella capitale di Augusta Treverorum (Treviri), per iniziare il suo primo consolato assieme al padre, ma nell'autunno dello stesso anno il padre fu deposto dall'imperatore Aureliano, e Tetrico iunior apparve nel trionfo del vincitore, pur avendo la vita risparmiata. Secondo alcune fonti, dopo la deposizione Aureliano gli permise di mantenere il rango senatoriale.


FAUSTINO (274)
Nome: Faustino, Faustinus
Nascita: ...
Morte: 274
Professione: Procuratore
Fu un usurpatore contro l'imperatore delle Gallie Tetrico. Già Praeses (procuratore) della Gallia Belgica, Faustino istigò le truppe di stanza ad Augusta Treverorum (Treviri) a ribellarsi contro Tetrico, probabilmente in primavera o estate 274. Dopo aver sconfitto Tetrico, l'imperatore Aureliano dovette sedare una seconda rivolta in Gallia, quella di Faustino. Per giustificare l'assenza di monete coniate da questo usurpatore si è ipotizzato che in realtà Faustino non si fosse ribellato contro Tetrico, ma ne sarebbe stato il successore.


BONOSO (280)
Nome: Gaio Quinto Bonoso, Gaius Quintus Bonosus
Nascita; ...
Morte: 281
Professione: Militare
Bonoso fu un militare romano, usurpatore nelle province settentrionali contro l'imperatore Probo. Nacque in Hispania da padre britannico che perse molto presto e da madre gallica, che gli dette una buona educazione. 
Bonoso ebbe una carriera militare eccellente, fino a che, trovandosi sul confine del Reno con la classis germanica, questa non gli bruciò la flotta al suo comando. Temendone le conseguenze, si fece acclamare imperatore (c. 281) a Colonia Agrippina (oggi Colonia), in Germania Inferior, assieme a Tito Ilio Proculo. 
Probo cercò di sopprimere la rivolta, ma vi riuscì dopo lungo tempo e con gravi perdite finchè Bonoso non si suicidò impiccandosi. Lasciò una moglie di origine gota, e due figli che furono trattati con onore da Probo.


PROCULO (280)
Nome: Tito Elio Proculo, Titus Aelius Proculus
Nascita: Albenga ...
Morte:  281 circa
Professione: tribuno militare
Moglie: Vituriga
Figlio: Erenneiano
Usurpatore dell'imperatore Probo, nelle province occidentali intorno al 280. Il nome Titus Aelius Proculus non è autentico, viene dalle false monete descritte nel 1579 dall'Hubert Goltz e ripetuto dalle numismatiche successive. Venne citato dalla Historia Augusta, dallo pseudo Aurelio Vittore nell'Epitome e da Eutropio nel Breviarium.
Nacque ad Albingaunum (Albenga) da una famiglia nobile arricchita col brigantaggio. Ebbe come moglie Vituriga, detta Sansone per la sua mascolinità, e un figlio di quattro anni, Erenniano. Seguì la carriera militare, diventando tribuno militare di alcune legioni. La Historia narra che Proculo radunò un esercito di duemila schiavi nella sua rivolta.
Nel 280 accettò il trono dalla popolazione di Lugdunum (Lione) contro Probo, e si associò l'altro usurpatore Bonoso. Proculo, che era un buon comandante, riuscì a sconfiggere gli Alamanni, mentre l'imperatore Probo era in Siria a combattere i Sasanidi. Al suo ritorno, l'imperatore obbligò Proculo a ritirarsi al nord ma questi chiese aiuto ai Franchi, forse suoi parenti, che però lo consegnarono a Probo che mise a morte l'usurpatore, ma risparmiò la sua famiglia e i suoi beni.


GIULIO SATURNINO (281)  
Nome: Caius Iulius Saturninus
Nascita:
 ... - ...
Morte: Apamea 281
 
Fu un usurpatore contro l'imperatore romano Marco Aurelio Probo.
Di probabile origine africana; lo storico Zonara sostiene fosse un moro e la Historia Augusta che fosse di origine gallica. Era amico dell'imperatore Marco Aurelio Probo.
Nel 279 circa era governatore della Siria; nel 270 Probo decise di abbandonare l'Oriente e a tornare in Occidente. 
Nel 281 Saturnino si ribellò all'imperatore, forse risentito di essere stato abbandonato, e si proclamò imperatore. Ma furono gli stessi soldati a uccidere Saturnino, probabilmente ad Apamea.
Secondo la Historia Augusta, fu l'imperatore Aureliano a porre Saturnino a capo delle province orientali, ordinandogli però di stare lontano dalla provincia egiziana. 
Saturnino ci sarebbe andato comunque e i cittadini l'avrebbero acclamato imperatore, ma il generale, temendo le conseguenze, sarebbe tornato in Palestina, dove però cambiò idea, assumendo la porpora. Probo avrebbe mandato una lettera a Saturnino, promettendogli il perdono se si fosse sottomesso, ma i soldati di Saturnino lo convinsero a diffidare. Saturnino sarebbe stato catturato mentre si rifugiava in una roccaforte e ucciso da soldati mandati da Probo, ma contro il desiderio di Probo.


GIULIANO (283-285)
Nome: Marco Aurelio Sabino Giuliano, o Giuliano di Pannonia, Marcus Aurelius Sabinus Iulianus
Nascita: ...
Morte: 285/286
Regno: 283-285
La sua storia non è chiara, potrebbe essersi rivoltato contro l'imperatore Carino nel 283-285 o contro Massimiano nel 286; sono state avanzate ipotesi dell'esistenza di più usurpatori, ma almeno uno di loro è confermato dall'evidenza numismatica.
Usurpatore in Italia e Pannonia
Giuliano era un corrector (governatore regionale) in Italia settentrionale nel 283/284, che alla morte dell'imperatore Caro (nel 283) o di suo figlio l'imperatore Numeriano (nel 284), entrambi morti sulla frontiera orientale, si rivoltò in Pannonia come dimostrato dalle monete con il suo nome coniate a Siscia che celebrano le province pannoniche. 
L'imperatore Carino, fratello di Numeriano, marciò dalla Britannia per affrontare l'usurpatore, lo sconfisse e uccise all'inizio del 285, in Italia o in Illiria. Oggi si ipotizzano due usurpazioni: la prima di M. Aur. Iulianus, corrector in Italia, che si ribellò alla morte di Caro e controllò la Pannonia prima di essere sconfitto in Illiria; la seconda di Sabino Giuliano, prefetto del pretorio, usurpatore in Italia dopo la morte di Numeriano, sconfitto vicino a Verona.
Usurpatore in Africa
Un ulteriore usurpatore, un certo Giuliano, creò dei problemi rivoltandosi nella provincia d'Africa contro Carino, con il sostegno della tribù dei Quinquegentiani.
Usurpatore contro Massimiano e Diocleziano
Si tramanda la rivolta di un terzo Giuliano, tra la nomina di Massimiano ad Augusto (1º marzo 286) alla nomina a Cesari di Costanzo Cloro e Galerio (1º marzo 293). La rivolta di questo Giuliano ebbe luogo in Italia, e terminò quando, durante un assedio, fu aperta una breccia nelle mura della città in cui era asserragliato e Giuliano si gettò tra le fiamme.

Usurpatori Omonimi
Alcuni studiosi ipotizzano almeno due usurpatori di nome Giuliamo. Un altro sarebbe Marius Aureolus Iulianus, corrector in Italia, che si ribellò dopo la morte di Caro e controllò la Pannonia prima di essere sconfitto in Illiria. 
Un ulteriore usurpatore, chiamato semplicemente Giuliano, si ribellò nella provincia d'Africa contro Carino, con il sostegno della tribù dei Quinquegentiani, berberi del Nord Africa.
Un altro Giuliano, nel periodo che va da Massimiano al rango di Augusto (1º marzo 286) a Costanzo Cloro e Galerio (1º marzo 293) al rango di Cesari. 
La rivolta di questo Giuliano avvenne in Italia, fin quando, durante un assedio, fu aperta una breccia nelle mura della città in cui si era rifugiato e vistosi perduto si gettò tra le fiamme.


Nome: Marco Aurelio Mauseo Carausio, Marcus Aurelius Mausaeus Carausius
Nascita: Galla Bellgica ...
Morte: 293
Professione: militare romano
Tribù: belgica dei Menapi


ALLETTO (296)  
Nome: Alletto. Allectus
Nascita:  ...
Morte: 296
Regno: 293 - 296
Professione: tesoriere


LUCIO DOMIZIO DOMIZIANO (297)
Nome: Lucio Domizio Domiziano, Lucius Domitius Domitianus, o Domiziano III
Nascita: ...
Morte: dicembre 297
Lucio Domizio Domiziano fu un usurpatore romano contro Diocleziano, che prese il potere per un breve periodo in Egitto (296-297) contro il legittimo imperatore Diocleziano (284-305). Non si sa nulla delle origini e della famiglia di Domiziano. Potrebbe aver servito come prefetto d'Egitto prima di proclamarsi imperatore, ma nessun documento esplicita la sua posizione precedente.
Domiziano si ribellò contro Diocleziano nel 297 d.c., ribellione forse innescata da un nuovo editto fiscale che peggiorava la situazione già pesante, comunque le monete e i documenti testimoniano la sua usurpazione. Domiziano morì nel dicembre dello stesso anno, quando Diocleziano andò ad Egitto per sedare la rivolta. 


AURELIUS ACHILLEUS (298)
Nome: Aurelio Achilleo, Aurelius Achilleus
Nascita: ...
Morte: 298 d.c.
Professione: corrector
Il correttore era una carica romana che assegnava il compito di indagare e riformare l'amministrazione nelle province romane, e Aurelius Achilleus era il correttore di  Diocleziano in Egitto a cui tuttavia si ribellò nel 297 d.c. Tutte le fonti letterarie nominano Achilleus come pretendente imperiale e capo della ribellione, ma le prove numismatiche e papirologiche attribuiscono invece il ruolo a Domizio Domiziano. 
Papiri egizi attestano invece Achilleo come correttore sotto Domiziano. Sembra però che sia riuscito a guidare la ribellione dopo la morte di Domiziano nel dicembre 297. Però Achilleo fu infine preso da Diocleziano dopo un assedio di otto mesi ad Alessandria e messo a morte nel 298 d.c.


BIBLIO

- Cassio Dione - Storia romana -
- Ronald Syme - Tacito - ed. it. A. Benedetti - Paideia - Brescia - 1967 -
- Historia Augusta - Triginta tyranni -
- Idazio - Chronicon -
- Zosimo - Storia nuova -
- Santo Mazzarino - L'Impero romano - Laterza, Roma-Bari - 1984 -
- Michael Grant - Gli imperatori romani. Storia e segreti - Roma - Newton Compton - 1984 -
- Peacock, Phoebe B. - "Usurpers under Elagabalus" - De Imperatoribus Romani -
- Steve Pasek - Coniuratio ad principem occidendum faciendumque - München - 2013 -
- O'Flynn, John Michael - Generalissimos of the Western Roman Empire - University of Alberta -1983 -

Viewing all articles
Browse latest Browse all 2280

Trending Articles