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AUGUSTALIA ( 2-12 Ottobre )

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Le Feste Augustalia andavano dal 2 al 12 di ottobre di ogni anno, in onore di Augusto. Il 2 era il I giorno di festa dell'imperatore. Vennero stabilite a ricordo del ritorno trionfale dell'imperatore Augusto dall'Oriente il 12 ottobre del 19 a.c. Ebbero anche il nome di Ludi Divi Augusti et Fortunae Reducis. Li organizzava il praetor peregrinus. I Ludi, detti anche Augustales (Giochi di Boville) erano l'insieme delle celebrazioni volute da Tiberio per onorare la memoria del padre adottivo Augusto e celebrare la Gens Iulia.

Il luogo simbolico, in cui si officiavano le celebrazioni, era infatti la città di Bovillae, identificata con la frazione di Frattocchie del comune di Marino nei Castelli Romani, località alla quale era ascritta l'origine della Gens Iulia.

- 2 ottobre - Augustalia -
Era il I giorno di festa dell'imperatore. Ebbero anche il nome di "Ludi Divi Augusti et Fortunae Reducis" giochi pubblici di corse di carri, di cavalli, di gare di atleti, di danze e canti. Il I giorno comunque era la festa inaugurale aperta soprattutto dai sacerdoti che immolavano la vittima sacrificale per onorare gli Dei a cui venivano rivolte diverse preghiere a salvaguardia del popolo romano e del suo imperatore.

- 3 ottobre - Augustalia -
I giorni andavano dal 2 al 12 di ottobre in onore di Augusto. Era il II giorno di festa dell'imperatore. i politici e soprattutto gli oratori si mostravano alla folla e tenevano discorsi, i politici per venire eletti dal popolo a qualche carica e gli oratori per venire assunti in qualità di avvocati per difendere o accusare qualcuno, in questo caso mostravano le loro capacità oratorie per farsi pubblicità.

- 4 ottobre - Ieiunium Cereris - 
- ( o Mundus Cereris) in onore di Cerere.  Venne istituita nel 191 a.c. (566 a.u.c.) su indicazione dei Libri Sibillini. " Anno a.c. CXCI libri Sibylini iusserunt quinto quoque anno in honorem Cereris ieiunium fieri. Nemini eo die aliquid edere licebat. " In questo giorno s'interrompeva la festa dell'imperatore perchè non si poteva confondere il mondo dei vivi col mondo dei morti, quindi non si festeggiavano insieme i vivi e i morti, perchè si rischiava di creare passaggi proibiti con conseguenti sconfinamenti tra i due mondi creando una insanabile rottura degli equilibri.

- 4 ottobre - Augustalia -
- dal 2 al 12. in onore di Augusto, era il III giorno di festa dell'imperatore. Iniziavano le gare e le scommesse dei romani, Nei circhi passavano i venditori di focacce, di carne secca, di olive, di lupini (di cui i romani erano ghiotti), di datteri, di biscotti, e di bottiglie di birra.

I LUDI

- 5 ottobre - Mundus  Patens  -
- Uno dei tre giorni in cui era aperto il Mundus Cereris. Era la  seconda festa degli Dei inferi. Le feste delle Augustalia venivano sospese, come qualsiasi altra festa, ma i templi e la città rimanevano addobbati per la festa di Augusto, inoltre la città pullulava di stranieri e di bancarelle che vendevano di tutto, dal cibo agli scialli, alle borse e ai cappelli per il sole.

- 5 ottobre - Augustalia -
Era il IV giorno di festa dell'imperatore, in genere prima delle corse dei cavalli si esibivano danzatori e soprattutto danzatrici vestiti di veli e poco più tra i fischi e le ardite parole gridate ai giovani di entrambi i sessi. I romani non si vergognavano dei loro istinti omosessuali. 

- 6 ottobre - Dies Ater, Manibus Sacer -
Ancora un giorno triste, ma sacro, perchè sacro Ai Mani. Venivano offerti cibi ai morti che potevano mettesi in comunicazione coi vivi, magari mandando presagi. Le feste delle Augustalia venivano sospese, come qualsiasi altra festa, ma i templi e la città rimanevano addobbati per la festa di Augusto. I parenti si invitavano reciprocamente ai banchetti e nelle domus venivano lasciati aperti i cancelli perchè i vicini o altri potessero ammirare il sontuoso banchetto e le ricche portate, tanto che poi fu proibita tale ostentazione

- 7 - 8 - ottobre - Augustalia -
Era il V e il VI giorno di festa dell'imperatore; le gare, o Ludi, continuavano e la gente vi si recava anche per incontrare altra gente, tutti si riversavano nelle strade e nei circhi, chiacchierando e scambiandosi inviti, i romani lavoravano poco e metà dell'anno era vacanza, per cui si socializzava molto, nelle terme, per le strade ma soprattutto durante queste feste dedicate solo al divertimento.

- 9 ottobre -Templum Apollinis Palatini - 
- Era il VII giorno di festa dell'Imperatore, ma pure la Festa in onore di Apollo, ricorrenza della dedicatio del tempio di Apollo sul Palatinus avvenuta nel 28 a.c.. La costruzione del tempio era stata promessa dall'imperatore Augustus nel 36 a.c. durante la campagna contro Sextus Pompeius. 
Festeggiandosi la dedicatio si festeggiava pertanto anche il dedicante, cioè Augusto, nonchè il Dio Apollo che era la divinità prediletta di Augusto, la festa ben si accordava con gli Augustalia che si festeggiava in contemporanea. VIII giorno di festa dell'imperatore.


- 9 ottobre - Felicitas - 
Contemporaneamente alla Festa Templum Apollinis Palatini ricorreva anche la Festa in onore della Dea Felicità. Essendo la "Felicitas Augusta" la giusta conseguenza dei tempi di pace e prosperità portati dall'Imperatore Ottaviano, la sua festa si univa a quella della Felicitas che ne aumentava il gaudio. 

- 9 ottobre - Veneris Dies -
- Si celebrava la festa di Venere come apportatrice di fertilità e gioia. Ma non solo la Dea portava prosperità ma era anche la protettrice della Gen Iulia, la gens di Cesare e pertanto di Augusto e pertanto di Tiberio suo figlio adottivo e successore. Non a caso veniva anche aperto il Tempio di Venere e Roma con la statua del divo Cesare. 

- 10 ottobre - Augustalia -
Ancora gare di atleti e di cavalli in onore di Augusto, da cui il nome Augustalia. Era il IX giorno di festa per L'Imperatore, si stringevano nuove amicizie e nascevano nuovi amori, ma pure  incontri utilitaristici con persone influenti o con nuovi clienti da cui farsi votare. 
La gente sfoggia abiti e gioielli. Orazio non vede di buon occhio gli uomini che si fanno bordare d'oro la clamide o che indossino anelli d'oro, e Plinio, andando poi di moda le stoffe leggere, non poco si scandalizza perchè le donne appaiono nude tanto le stoffe sono trasparenti. Insomma la festa è una passerella per farsi ammirare e fare nuovi incontri.

- 11 ottobre - Meditrinalia - 
Festa in onore di Giove. E' una festa dedicata alla lavorazione del vino, non è mai citata una Dea che si chiami Meditrina. Tuttavia si tratta di una festa già in disuso ai tempi di Varrone e nominata poi di nuovo solo ai tempi della riforma di Augusto.
L'antica Dea era infatti Trina, tre Dee in una: la Dea che dà la vita, quella che nutre e quella che dà la morte. Il vino era legato al nutrimento per cui alla Dea centrale della divinità. Pertanto la Festa della Dea Tellus era stata trasformata in festa di Giove, ma sempre al nutrimento alludeva, anche se il vino più che un nutrimento è la consolazione dei mortali ai loro affanni. Era il X giorno di festa dell'imperatore.


-  11 ottobre - Vinalia - 
- Festa con degustazione del mosto. XI giorno di festa dell'imperatore, tutti assaggiano i nuovi vini e degustano i cibi. Le strade si riempiono di gente con non pochi avvinazzati ma gli schiavi fanno attenzione a che nessuno disturbi i propri padroni, ma siccome non tutti hanno gli schiavi scoppiano subbugli e ogni tanto compaiono i vigiles che rimettono a posto rudemente i disturbatori.

- 12 ottobre - Augustalia -
- dal 2 al 12. in onore di Augusto. Giorno di chiusura della festa dell'imperatore. Compaiono gli organizzatori della festa con canti e musica, si eseguono le premiazioni dei vincitori con denaro e ricchi doni. L'imperatore è comparso sul palco del circo per ricevere il plauso della folla che in questo caso non manca perchè la festa con spettacoli e gare è del tutto gratuita e dipende dal volere dell'imperatore. L'ultima invocazione la fanno i sacerdoti agli Dei perchè proteggano Roma e ne amplino il potere nel mondo. 
Al tramonto è tutto finito.


BIBLIO

- H.H. Scullard - Festivals and Ceremonies of the Roman Republic - London - Thames and Hudson - 1981 -
- Adriano La Regina - Circhi e ippodromi. Le corse dei cavalli nel mondo antico - Roma - Cosmopoli - 2007 -
- Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane - II -
- W. Warde Fowler - The Roman Festivals of the Period of the Republic: An Introduction to the Study of the Religion of the Romans - London - Macmillan and Co. - 1899 -
- Columella - De re rustica -
- Plinio il Vecchio - De Naturalis Historia - XII-XIX libro -
- Storia naturale del vino - Ian Tattersall, Rob Desalle -


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